Continuo a camminare alla cieca. É buio, sono spaventatissima, ho freddo e sono stanca.
Mi siedo per terra, appoggio la schiena sul tronco alle mie spalle e stringo le ginocchia al petto.
Voglio dormire, ma ho paura a chiudere gli occhi. Se li chiudo, poi li riapro?
Continuo a sentire dei rumori, e fanno paura in tutto quel silenzio.
Ormai é da ore che sono lì e non ce la faccio più. Ho bisogno di aiuto. Anche se la mattina arriverà, io come faró ad orientarmi e ad uscire dal bosco? Non lo conosco così bene da riuscire a ritrovare la strada.
Non é il momento di deprimersi, devo rannicchiarmi il più possibile per scaldarmi, e domani cercheró di uscire dal bosco. Se vado sempre dritta dovró trovare prima o poi il limotare del bosco. E allora cercheró di orientarmi.
Tremo come una foglia, non ricordo di aver mai avuto così tanto freddo.
All'improvviso sento dei rumori. Sembrano passi, non so se é un animale o una persona, ma il soggetto in questione sta calpestando le foglie secche cadute a terra.
Il rumore é sempre più vicino a me e ho paura che sia qualche animale pericoloso. Mi alzo e con massima cautela inzio a camminare.
Poi sento una voce. Mi immobilizzo.
Magari é la mia mente che mi fa brutti scherzi, ma dopo poco vedo la luce di una torcia.
"Aiuto! Sono qui!" esclamo io con le lacrime agli occhi.
"Amber?"
"James, ti prego aiutami! Sono qui!" ora sto meglio. Non é uno scherzo, mi é venuto a cercare.
"Amber!" esclama James.
Si avvicina rapidamente e io mi metto una mano davanti agli occhi per proteggerli dalla luce accecante della torcia.
Mi stringe in un forte abbraccio e la torcia cade a terra. Lo abbraccio anch'io, e con la testa appoggiata sul suo petto scoppio a piangere.
"Ora ti porto fuori di qui." sussurra con tono rassicurante.
"No." dico io staccondomi dall'abbraccio e cercando di asciugarmi le lacrime, poi aggiungo:"Riportami alla casetta qui nel bosco. Non voglio andarmene con mia zia."
"Ma Amber, adesso tu hai..."
Lo interrompo:"Poi corro il rischio che mia zia mi porti via. E io non voglio allontanarmi da te, Amelia, Isabel e Jason. Anche se magari tu non vuoi più rivedermi..."
"Ma cosa stai dicendo?" poi sospirando dice:"Ne parliamo dopo, ora ti porto al caldo."
Raccoglie la torcia, poi mi cinge le spalle con un braccio e mi attira a se. Iniziamo a camminare e, dopo qualche minuto, arriviamo alla casetta.
Apre la porta cigolante ed entriamo. Il fuoco é acceso e c'é una coperta davanti ad esso. Mi ci accompagna e mi fa sedere.
"Mi hai fatto prendere uno spavento. Sono andato dappertutto a chiedere tue notizie." dice slacciandomi il cappotto e togliendomelo. Poi mi toglie il maglione e rimango solo con la t-shirt. Anche lui si sfila il capotto e la felpa, poi si siede dietro di me e mi avvicina a se. Appoggio la schiena sul suo petto e lui mi copre con la coperta.
"Sei un ghiacciolo." sussurra lui sulla mia testa.
Effettivamente non ha tutti i torti, anch'io mi sento un ghiacciolo.
"James... mi odi?"
"Non potrei odiarti, nemmeno se lo volessi. Io... io ti amo troppo." risponde lui a bassa voce.
*-----*
Piaciuto?❤❤❤
STAI LEGGENDO
È difficile ma non impossibile
De Todo-"Ah, bene. Quindi devo ingelosirmi?" mi domanda con un sopracciglio alzato. "Mh... forse..." rispondo io scherzando. Lui scoppia a ridere e, quando torna serio, dice:"Lotterò per te allora." Io sorrido e gli stampo un bacio sulle labbra. "James, gr...