Capitolo 16

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Appena arriviamo a scuola cerco subito con lo sguardo James.
Dopo un attimo lo trovo e appiccicata a lui c'é Ingrid.
Mi dirigo verso di loro a passo spedito, sono un pò arrabbiata. Prendo la mano di James cercando di far finta di niente e gli stampo un bacio sulle labbra.
Ingrid assiste alla scena con la bocca spalancata. Le sorrido cercando di sembrare una persona normale e non una pazza isterica e le dico:"Chiudi la bocca, sennó qualcuno se ne approfitta. Non sai mai cosa ti ci possono mettere dentro."
James ride e Ingrid se ne va rossa e infuriata.
"Sei gelosa?" mi domanda James alzando un sopracciglio.
Si, eccome! La gelosia é una cosa stupida, ma viene naturale.
"Io? No. Assolutamente no. Sono solo venuta a salutarti, ma se ti da così fastidio posso anche ignorarti."
Faccio per andarmene ma lui mi prende per mano e dice:"A me va bene, anche perché mi hai liberato da quella seccatura di Ingrid."
Mi da un bacio sulla guancia e io sorrido.
"Allora prego." rispondo io.
Entriamo in classe mano nella mano, per fortuna la professoressa non é già entrata.
Andiamo ai rispettivi posti e io aspetto impaziente la fine della giornata.

"James, io dovrei entrare un attimo in cartoleria, vieni con me o mi aspetti fuori?"
"Aspetto fuori."
Annuisco e stringendomi nella felpa entro in cartoleria. Ho la testa bassa e per sbaglio mi scontro con qualcuno che sta uscendo. Vedo che gli vola il cellulare e glielo raccolgo.
"Mi scusi." dico porgendoglielo.
Alzo la testa e mi ritrovo davanti un ragazzo più alto di me di una decina di centimetri, con i capelli neri e corti e con gli occhi scuri e profondi. Indossa una felpa grigia, un paio di jeans e un piao di Nike.
"Ehi, dovresti stare più attenta." mi dice con calma, poi tendendomi la mano e con un ampio sorriso dice:"Sono Leo, piacere."
Lo fulmino con lo sguardo e brontolo:"Amber..."
"Che bel nome, proprio per una ragazza bella e graziosa come te." dice Leo.
Alle mie spalle sento che si avvicina qualcuno, e capisco che é James.
"Anche il tuo é un bel nome, proprio per un cretino come te." dico sorridendo.
Sento la risata di James alle mie spalle e poi le sue mani calde che si posano sulle mie spalle.
Leo alza le spalle e se ne va.
James abbassa la testa fino a lasciare solo un centimetro dalle sue labbra al mio orecchio destro e sussurra:"Quello geloso qui devo essere io. Ci provano tutti con te."
"Vuol dire che piaccio." rispondo io.
"Eh già... Devo abituarmi al fatto di avere una ragazza praticamente perfetta."
Sento il suo fiato sul mio orecchio che lentamente inizia a baciare. Mi scappa un leggero gemito, poi mi rendo conto che siamo in un luogo pubblico.
Mi giro e gli stampo un bacio sulle labbra.
"Adesso fammi prendere i libri..."
"Okay." risponde con un sorriso.
Dopo aver comprato i libri che mi servono usciamo e ci dirigiamo verso la casa di Jason.
"Tra una settimana fai i diciotto." dice James.
Annuisco felice.
"Sai che Jason e Isabel pensano di andare a vivere insieme?"
"Me ne hanno accennato, é una bellissima notizia."
"Già, e in più richiederebbero l'adozione di Amelia da parte di Jason. Così la bimba avrà sia un padre che una madre."
"É una cosa splendida! Oddio, quindi si dovranno sposare!"
"Esattamente." conferma James.
"Hanno già programmato tutto il loro futuro!"
"Stanno anche cercando lavoro."
Non sembra felice al 200% come dovrebbe essere, forse c'é qualche problema.
"C'é qualcosa che non va?" gli domando io.
"Mi mancherà Amelia coi suoi pianti a qualsiasi ora, coi suoi strilli, coi suoi sorrisi, con le sue risate... e mi mancherà mia sorella."
Ci fermiamo e lo stringo in un forte abbraccio. Non avevo ancora riflettuto sull'ipotesi che Isabel e Jason iniziassero a vivere insieme. Di sicuro io e Jason passeremo meno tempo insieme e mi mancherà, ma l'importante é che sia felice. Lui mi ha sempre aiutata e mi ha sempre fatta sorridere, mi ha sempre voluto bene e mi ha sempre augurato il meglio. Ora sono io ad augurargli il meglio.

"Ehi splendore, hai visite!" esclama Jason.
Esco di corsa di casa. Di sicuro é James, ma che ci fa qui a quest'ora?
Appena apro la porta peró mi ritrovo davanti un ragazzo più alto di me e dai capelli mori. L'ho già visto... é il ragazzo di oggi! Com'é che si chiama? Theo? Leo? Mah, chi se lo ricorda più...
"Ehi ciao!" dice lui sorridendo.
"'Ehi ciao' un tubo! Mi hai seguita? Come fai a sapere che sono qui? Eh? Guarda che ti denuncio!" dico io seccata.
Lui scoppia a ridere e poi dalla tasca tira fuori un cellulare e me lo fa penzolare davanti alla faccia. Lo afferro rapidamente, é il mio.
"Ti ho trovata grazie al cellulare. Dovresti fare più attenzione coi tuoi oggetti..."
Ha un sorriso strafottente e mi irrita, e anche il suo modo di parpare e di fare mi irritano. Non cerco nemmeno di trattenermi. Gli mollo un sonoro schiaffo sul viso. Mi guarda, é sbalordito. Non se l'aspettava.
"Sei molto imprevedibile, interessante..."
Lentamente gli compare un leggero segno rosso sul viso.
"Vattene." dico io guardandolo male.
Mette una mano sulla mia guancia ma io mi allontano.
Lui mi da le spalle e ridendo se ne va.
"Testa di cazzo..." sussurro io rivolta a lui, poi rientro in casa.
*----*
Allora, vi piace?❤❤❤

È difficile ma non impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora