Capitolo 12

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Quando riapro gli occhi la stanza è illuminata dai raggi del sole che filtrano dalla finestra.
Mi siedo stirando le braccia e mi accorgo di essere ancora tra le braccia di James. Oddio, James.
Lui mi sorride, un sorriso radioso e mozzafiato. Ha i capelli arruffati e gli occhi lucidi, stanchi, le occhiaie regnano sovrane sotto di essi e ha un'espressione intontita, ma nonostante ciò risulta essere ancora una volta meraviglioso.
"Buongiorno bellissima!" mi saluta il ragazzo avvicinandosi.
"Buongiorno..." rispondo io mordendomi il labbro inferiore per evitare che il mio enorme sorriso affiori.
"Hai fame?" mi domanda James ed io lentamente annuisco addolcita dalla sua gentilezza e premura.
"Allora principessa alzati che mentre poltrivi tra le braccia del tuo principe azzurro ti ho fatto la colazione!" scherza Jason e la mia faccia diventa bollente. Probabilmente sono rossissima.
"James, tu vuoi qualcosa da mangiare?" gli domanda Jason mentre io mi alzo in piedi e mi allontano per cercare di cancellare l'imbarazzo che brucia dentro me.
James scuote la testa e sbadigliando dice:"Preferirei dormire... Non ho chiuso occhio..."
"Scusa..." sussurro io chinando il capo.
Lui mi sorride dolcemente:"Fa niente, non importa."
James si stende sul divano e Jason mi afferra la mano trascinandomi in cucina.
"Thé e biscotti, come piace a te." dice spostando la sedia per farmi sedere.
"Ma quanto siamo galanti." dico sedendomi e lui si accomoda davanti a me.
"Ammettilo." mi dice dopo un minutino buono di silenzio.
Appoggio la tazza di thé sul tavolo ed inarcando un sopracciglio domando:"Che cosa dovrei ammettere?"
Jason con sorriso stampato sulle labbra mi fa cenno con la testa verso la stanza accanto dove c'è James che riposa.
"Cosa devo ammettere?" gli domando ancora perplessa.
"Che lo ami." sussurra lui.
Divento tutta rossa e rispondo:"Ti sbagli!"
Perché Jason riesce a capirmi meglio di me?
Non ha tutti i torti, James mi piace, ma non credo fino al punto di amarlo. O forse mu sbaglio.
"Hai stampata in faccia un'espressione da super innamorata. Lo capisco dagli occhi, dal sorriso e dal rossore che stanno prendendo le tue guancie nel parlare di lui." mi dice sorridendo.
"Oh, ma davvero? Pensa a conquistare Isabel al posto che pensare a me."
"Siamo già fidanzati." mi risponde Jason.
"COSA?" urlo io, poi rendendomi conto che James sta dormendo mi tappo la bocca con le mani.
"Scherzi?" gli domando sorpresa.
Lui scuote la testa ridacchiando.
"Quand'é successo? Quando pensavi di dirmelo?" gli domando io sussurrando.
"É successo ieri sera. Non volevo dirtelo subito perché pensavo che fosse solo un sogno..." mi risponde lui con un lieve sorriso.
"Wow..." dico felice, ma poi un pensiero mi fa diventare triste.
"Perché ora non sei con lei?" gli domando sentendomi in colpa.
"Tra poco arriva con Amelia." risponde lui.
Ecco, adesso non é con lei perché vuole stare con me...
"Jason, devi trascorrere più tempo con Isabel."
"Ma... ma non posso lasciarti da sola. Io devo... devo proteggerti."
Scuoto lentamente la testa:"Ora devi proteggere Isabel. Capisco che mi consideri come una sorellina indifesa. Ma ora c'é Isabel con Amelia, e loro due devono essere più importanti di me per te."
"Ma... Amber, se... se tuo padre torna ancora da te?" mi domanda preoccupato.
Gli sorrido dolcemente:"Non ti preoccupare. Non staró più da sola finché mio padre é nelle vicinanze."
"Ma se non ci sono io?" mi domanda Jason.
"C'é James." rispondo senza esitazioni.
Lui sorride:"Ti fidi di James, é una bella notizia."
Annuisco lentamente. Mi sono sempre fidata poco con chi consco da poco, ma James é diverso...
"Allora... vado da Isabel." dice Jason.
"Vai." rispondo io annuendo.
Mentre Jason si alza in piedi il citofono suona.
"Saranno Isabel e Amelia, vado ad aprire."
Annuisco e lui esce dalla stanza.
"COSA? NO..." sento urlare Jason e mi alzo di scatto dalla sedia. Lo raggiungo e lo vedo intento a parlare con chi ha suonato.
"No... ma..." é furioso e subito capisco con chi sta parlando: mio padre.
Mi paralizzo all'istante e spalanco gli occhi. Cosa vuole ancora mio padre?
"D'accordo..." ringhia Jason furioso e apre il portone.
"Amber, nasconditi con James." mi dice Jason senza guardarmi.
Rimango immobile:"AMBER!"
Non l'ho mai visto così arrabbiato e subito corro da James.
Lo scrollo per le spalle e lui socchiude gli occhi.
"James, dobbiamo nasconderci. James!"
"Perché?" mi domanda con voce roca.
"VIENI!" gli afferro la mano e lo faccio alzare.
Ho paura.
Andiamo nella camera dei genitori di Jason e chiudo la porta a chiave. Poi tolgo la chiave dalla serratura e la stringo in mano.
"Cosa c'é?" mi domanda sussurrando James.
"É arrivato mio padre." rispondo io.
"Cosa? E perché Jason lo ha fatto entrare?"
"Non lo so..."
Inizio a tremare. Ho tantissima paura.
James mi afferra il gomito e mi avvivina a lui, poi mi abbraccia forte.
"Amber, ora apri la porta. Vado da Jason..."
Con la testa premuta sul suo petto scuoto la testa:"Jason mi ha detto che dobbiamo nasconderci..."
All'improvviso sento una porta sbattere e sussulto. Mi stacco dall'abbraccio di James e mi avvicino al buco della serratura per poter sbirciare.
"Cosa vedi?" mi domanda sussurrando James.
Vedo mio padre e Jason uno di fronte all'altro e in braccio a mio padre c'é... c'é Amelia che dorme...
Mio padre ha un ghigno stampato in faccia e Jason ha i pugni stretti lungo i fianchi.
Mi siedo a terra e sussurro:"Mio padre ha Amelia in braccio..."
"Cosa? Amelia? E mia sorella allora dov'é?"
Scuoto la testa:"Non lo so."
"Dov'é Isabel?" sentiamo domandare Jason a mio padre.
Subito ritorno al buco della serratura per vedere.
"Mh... perché dovrei dirtelo? Piuttosto facciano uno scambio. Io ti rompo il naso come hai fatto tu a me l'anno scorso e ti restituisco la bambina..." mio padre appoggia Amelia sul divano e tira un pugno in faccia a Jason. Lui indietreggia, ma non risponde.
Il sanguo gli scende dal naso, ma non ha subito gravi danni.
Mio padre si avvicina ancora a Jason e gli sferra velocemente altri due pugni in faccia.
Jason cade a terra. Perde tanto sangue dal naso e ha il labbro superiore spaccato.
"E Isabel?" gli domanda Jason con voce neutrale, anche se so che é furioso e preoccupato. Mi sento in colpa. É tutta colpa mia.
Mio padre appoggia il piede suo polso sinistro di Jason e preme con tutta la sua forza. Jason non fa una piega.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
Sto rovinando la vita a un sacco di persone...
"Amber, che succede?" mi domanda James.
Io non rispondo e continuo ad assistere alla scena.
"Per la ragazza invece dovrai compiere una scelta... La vuoi libera, no?"
Jason annuisce e mio padre aggiunge:"Bene. Io ti diró dov'é solo se mi farai riprendere quella stronza di mia figlia."
"Scordatelo. Chi mi dice che poi non mi dici dov'é Isabel? E poi non voglio che tu prenda Amber."
"A tuo rischio e pericolo." risponde mio padre.
Non ce la faccio più. Isabel, Amelia, Jason e James non meritano tutti questi guai.
Con le lacrime che mi rigano le guance inserisco la chiave nella serratura e la spalanco. Subito Jason e mio padre guardano nella mia direzione.
James é dietro di me e appoggia le mani sulle mie spalle, poi rivolto a mio padre chiede dov'é Isabel.
"Prima datemi Amber." risponde mio padre.
"No, Amber rimane con noi. Ora, dov'é Isabel?" dice James. So che mio padre non parlerà finché non avrà ottenuto ció che vuole.
Mi allontano da James e mi avvicino a mio padre.
"Amber! No!" esclama Jason che intanto si é rialzato. Lo ignoro e lentamente vado avanti.
James mi afferra un polso:"Non fare sciocchezze. Non ci dirà lo stesso dov'é Isabel."
Mio padre velocemente mi prende per la vita e mi strattona. James molla la presa e mio padre mi carica in spalla come fossi un sacco di patate. Corre verso la porta.
Jason lo blocca.
"Jason no! Pensa a Isabel!" esclamo io in lacrime.
"No, io penso a lei, ma anche a te!"
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