Capitolo 8

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Rimango immobile a fissarli. Isabel mi saluta e James non mi stacca gli occhi di dosso.
Guardo Jason. Mi guarda come se fosse dispiaciuto e muovendo solo le labbra mima uno:"Scusa."
"Amber, stai bene?" mi domanda Isabel.
Probabilmente non dovevo essere poi sta gran bellezza. Struccata, avvolta da un accappatoio, obbligata a vedere esseri viventi che non volevo vedere e vulnerabile per la consapevolezza che mio padre é tornato.
"Si... vado a vestirmi..."
Rientro in bagno, mi vesto e mi trucco rapidamente e poi esco. I capelli sono ancora bagnati e le gocce che scendono lungo le mie ciocche mi finiscono sulla maglietta.
Isabel e James sono seduti sul divano e Jason é in piedi davanti a loro.
"Ehi Amber, come mai non sei venuta a scuola oggi?" mi domanda subito Isabel.
"É che... uhm... ecco..."
"Durante la notte non si é sentita bene." interviene Jason e subito annuisco.
"Beh, non si puó dire che anche ora ti abbia una bella cera..." dice James e io inizio a guardarmi i piedi.
"Io... ora é meglio che io vada..." dico in pò imbarazzata.
"Isabel..." inizia Jason ma James lo interrompe dicendo:"Amber non ha tutti i torti, meglio lasciarvi da soli voi due..."
Isabel gli tira una pacca sulla spalla e James ride.
Io esco e lui mi segue.
"James... che vuoi?"
"Mh... non fraintendermi, non voglio stalckerarti, ma volevo passare un pò di tempo con te..."
É più forte di me, non riesco a resistere...:"E i cazzi tuoi?"
Mi tappo subito la bocca con le mani e lui scoppia a ridere:"Hai la lingua velenosa..."
"Mi é venuta dal cuore questa frase." okay, non ho nemmeno provato a trattenermi, non lo sopporto più. É troppo strafottente per i miei gusti!
"Ehi ciao ragazzi!"
Entrambi ci giriamo di scatto, oddio mio é Ingrid...
Ci corre incontro e abbraccia il braccio di James.
Lui cerca di allontanarsi e lei lo stringe ancora di più.
"Ingrid... per favore, puoi..."
"Ma perché? Siete così carini... la puttana e l'impiccione!" esclamo io ridendo e James mi fa il dito medio e a quel punto rido ancora più forte.
Sto. Ridendo.
Non ci posso credere.
"Sono un genio ammettilo! Ti ho fatta ridere!" esclama James fiero di sé.
"Amber, sei solo invidioso perché io e James siamo fidanzati."
James sembra ancora più sorpreso di me.
"Grazie per avermi informato, ma io voglio subito il divorzio."
Scoppio a ridere e lentamente dico:"James, non c'é bisogno del divorzio."
"Sono proprio geniale, ti ho fatto ridere ancora! Comunque, cara tizia di cui non mi ricordo il nome e di cui non mi interessa niente, tra noi é finita anche se io non sapevo nemmeno che fosse cominciata."
Ormai sono piegata in due dalle risate e anche James ride, ma Ingrid piuttosto sembra furiosa e se ne va con passo spedito.
"Vedo che non andate molto d'accordo."
"É solo una stronza approfittatrice." rispondo io con una smorfia.
A quel punto mi dimentico di tutto e di tutti. Siamo solo io e lui ed iniziamo a parlare del più e del meno. Ci raccontiamo l'impossibile e ridiamo. Siamo uniti da un qualcosa a noi sconosciuto.
Parliamo come se non ci fosse un domani, come se non esistesse un passato, come se nessuno esistesse.
Gli sto per raccontare della mia famiglia, ma all'improvviso torno al presente. Mi blocco.
Perché sto dando tutta questa confidenza a James? Perché riesco a fidarmi di lui?
No, devo tenere la mia boccaccia chiusa.
"Amber, va tutto bene?"
"No, non va bene. Devi dimenticare tutto ció che ti ho detto!" gli rispondo io.
Si piazza di fronte a me e con la fronte aggrottata mi domanda:"Perché?"
"Perché devi farti i cazzi tuoi!" gli urlo io.
"Amber, non é questo il punto. Mi stai nascondendo qualcosa."
Inizio ad agitarmi. Sudo freddo e sono nervosa. Lui capisce, lui mi capisce. Ma come fa? Non mi conosce veramente, eppure parla come se mi conoscesse da una vita.
"Amber?"
"James, vaffanculo."
E scappo. Mandare a quel paese la gente é la cosa più facile per me, ma devo ammettere che con lui é stato più difficile. Lui non deve sapere e lui non saprà. Non voglio dare più confidenze a nessuno. Mi é sempre piaciuto starmene nel mio mondo da sola o con Jason, e non voglio che le cose cambino. Più gente sa come sono realmente, più mi sento vulmerabile. Se fosse per me cancellerei a tutte le persone che mi conoscono ogni ricordo di me, forse anche a Jason...
Dopo qualche minuto mi volto, non mi ha seguita.
Smetto di correre e cerco di recuperare il fiato. Sono sudata e i capelli purtroppo non sono più bagnati, quindi muoio di caldo.
Inizio a camminare e mi guardo intorno, non sono un pò lontana dalla casa di Jason, ma tanto ho tempo. Sicuramente starà in compagnia di Isabel e io non voglio disturbare un bel niente.
All'improvviso lo vedo. Sono sicura che é lui, anche se é cambiato. Lo riconoscerei tra mille. Poi, come se avvertisse la mia presenza, si gira verso di me e i suoi occhi castani si posano su di me. Mi squadra e fa un sorrisetto.
La mia mente dice di scappare, ma le mie gambe tremano e non si muovono. Come se non avessero più energie.
Inizia a camminare verso di me.
Merda, merda!
*----*
Cosa ne pensate?❤

È difficile ma non impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora