È difficile ma non impossibile

Capitolo 23

"Non voglio andare, voglio stare qui con te." dice James.
"Anch'io voglio che tu rimanga, ma devi tornare a casa." rispondo io sbadigliando.
Sono stanca, ma non mi piace l'idea di stare in questa casetta da sola, in mezzo al bosco e di notte.
Do un altro bacio a James e lo saluto mentre si allontana.
Rientro nella casetta e mi sistemo davanti al fuoco. Fa freddo e tremo come una foglia.
Mi stringo nel cappotto e osservo il fuoco.
Non so quanto tempo passa, a me sembra eterno, ma finalmente mi addormento.

Sento dei passi e mi alzo di scatto. Éattina, la luce filtra dai rami deglu alberi e penetra dalle finestre. Il fuoco si é spento e sto gelando.
Mi appoggio con la schiena contro il muro accanto alla porta e aspetto.
La porta si apre cigolando e io chiudo gli occhi. Ho paura.
"Ehi Amber, tutto bene?"
Apro gli occhi e abbraccio James.
"Mi hai fatto prendere un colpo!" dico io.
Lui mi stringe tra le sue braccia e inizia a dondolarsi sulle gambe, cullandomi tra le sue braccia.
"Amber, ti ho portato la colazione." dice con tono dolce.
Ci stacchiamo e io gli prendo dalle mani un sacchetto di carta bianca. Lo apro e dentro trovo due brioches, una al cioccolato e una alla crema, e una bottiglia d'acqua.
"Una per me e una per te, quale vuoi?"
"Quella al cioccolato!" rispondo senza esitazione e la tiro fuori dal sacchetto.
James prende la brioche alla crema e iniziamo a mangiare. Solo ora mi rendo conto di avere parecchia fame.
"Tua zia é venuta a casa di Jason a cercarti. Visto che Jason non l'ha fatta entrare lei é andata dalla polizia, ma la polizia non ha fatto niente. Adesso sta aspettando il momento giusto per entrare e Jason, Isabel e Amelia provvisoriamente sono bloccati lì." mi aggiorna James.
"Quindi? La polizia non mi sta cercando?"
Scuote la testa:"Non si scomodano solo perché una ragazza non vuole uscire dalla casa di un amico."
"Giusto, ma credo che presto scoprirà che non sono a casa di Jason."
James annuisce e, dopo aver finito di mangiare, a malincuore dico:"Dovresti andare a scuola, la tua assenza potrebbe insospettire qualcuno."
James abbassa lo sguardo ed annuisce.
Ci scambiamo un bacio e se ne va.
Cerco di riaccendere il fuoco e poi sento altri passi che si avvicinano. Sento la porta cigolare e sorrido:"James, vorrei che tu restassi, ma ti ho già detto che..."
"Non sono James." mi interrompe.
Mi giro di scatto e mi ritrovo faccia a faccia con Leo.
"Che ci fai qui?!?!?" urlo io, mi ha spaventata.
Alza le spalle con noncuranza e dice:"Sono passato a casa di Jason e non mi ha detto niente e allora ho seguito James. Allora, tutto bene?"
"Ma ti rendi conto che mi hai fatto prendere un infarto! Vattene, va!" esclamo io furiosa.
"Secondo me invece sei felice di vedermi." dice con un sorriso strafottente stampato ib faccia.
"Si, nei tuoi sogni!" ribatto io.
Mi avvicino alla porta e indicando fuori esclamo:"VATTENE!"
"Mmh... fammi pensare... no." risponde allegro.
Gli faccio il dito medio e lui scoppia a ridere.
Torna serio e si avvicina a me.
Io indietreggio, ma lui é più veloce e appoggia le sue mani sui miei fianchi.
Siamo pericolosamente vicini, e io non so che fare.
Si avvicina ancora di più e io appoggio le mani sul suo petto per cercare di allontanarlo.
All'improvviso si sposta bruscamente da me e cade per terra.
Mi volto di scatto e...
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