Capitolo 10

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Ormai è buio e l'oscurità regna incontrastata. Sono terrorizzata e la paura mi attanaglia le viscere facendomi avvertire un senso di nausea orribile. Continuo a sentire rumori strani intorno a me e continuo a piangere singhiozzando.
Morirò? O qualcuno mi troverà?
Non lo so, ma io non voglio morire. Ho bisogno di godermi la vita e di essere felice, io voglio sorridere sempre.
Spero che Jason mi trovi, lo spero con tutto il cuore...
Sento qualcuno che urla il mio nome. La voce si sente così poco che ho paura di essermelo immaginato.
Sento degli altri rumori tra i cespugli vicini a me, ma li ignoro e cerco di concentrarmi sulla voce.
"Amber!"
Non è una sola voce. Sono due.
"AIUTO! AIUTATEMI!... VI PREGO!" urlo io piangendo.
"AMBER!" le voci si stanno avvicinando.
"SONO QUI! ... VI PREGO, AIUTATEMI! ...." urlo ancora io.
Dopo qualche secondo che a me pare interminabile vedo due torce che mi accecano.
"Oddio Amber..." è Jason.
Mi corre incontro e si inginocchia a fianco a me. Poi si avvicina anche James.
"Ehi, adesso stai tranquilla. Ci siamo qui noi." cerca di rassicuararmi James.
Jason mi slega dall'albero e poi mi toglie le corde dai polsi e dalle caviglie. Le corde erano legate così strette che mi hanno lasciato il segno e non mi sento più le mani e i piedi.
"Ho chiamato la polizia, ci ha aiutato nelle ricerche. Ora principessa, andiamo da loro. Okay?" mi dice Jason.
Annuisco e lui mi prende in braccio in stile sposa.
Gli abbraccio il collo e affondo la testa tra l'incavo del suo collo. Non riesco a smettere di piangere, neanche ora che mi hanno soccorso. Non so come faccia a piangere così tanto, dovrei averle esaurite le lacrime, e invece...
Ma cosa ancora più sorprendente, nonostante tutto quel casino e tutto quel dolore, sono così stanca che mi addormento tra le braccia del mio migliore amico.

Apro di scatto gli occhi e mi ritrovo in una stanza buia.
Ho sognato. Si, é stato solo un sogno...
Mi tolgo le coperte dosso e vedo le bende che mi ricoprono le braccia e le gambe. Non é stato un sogno come speravo.
I miei occhi si abituano al buio e mi guardo intorno. É la camera di Jason.
Lentamente mi alzo. Indosso una t-shirt che mi arriva fino alle coscie. Il profumo é quello di Jason, di sicuro é una sua maglietta.
Apro la porta della camera e lentamente vado in salotto.
Tre paia d'occhi mi squadrano. Seduti sul divano ci sono Jason, Isabel e James.
Isabel dopo qualche istante mi si avvicina e mi abbraccia:"Ero così in pensiero..."
Mi raggiunge anche Jason. Quando io e Isabel ci stacchiamo dall'abbraccio lui afferra la mia mano e mi accompagna al divano.
Io mi siedo vicino a James e Isabel si siede vicino a me. Jason rimane in piedi.
"Amber, non é meglio che torni a letto? Sono solo le 4.30, dovresti riposarti..." mi dice Isabel.
"Si,... ma voi che ci fate qui?" domando un pò confusa.
Isabel sorride dolcemente:"Io e mio fratello eravamo molto preoccupati per te e volevamo avere tue notizie. Quindi volevamo aspettare qui. Sai, durante la chiamata c'ero anch'io. Poi ho chiamato James. Io sono rimasta qui con Amelia e Jason e James sono venuti a cercarti e hanno chiamato la polizia."
"Eri in un posto ben nascosto, se non avessi urlato, magari noi non ti avremmo trovata..." sussurra James.
Jason mi guarda ma distoglie sibito lo sguardo, ha gli occhi lucidi. Si sente in colpa.
Mi alzo e lo abbraccio. Lui mi stringe tra le sue braccia.
"Scusami..."
"Non é colpa tua." rispondo io.
Provo una strana sensazione dentro di me, come se volessi piangere. Ma adesso si che ho esaurito tutte le lacrime, quindi dentro di me rimane solo il dolore.
"Amber dai, vai a dormire..." mi dice Jason.
"Okay." rispondo io. Sono veramente stanca. Ho veramente bisogno di dormire. Ma ho paura. Se mi addormento, quando mi risveglio, saró ancora qui? Ci saranno ancora i miei amici? E mio padre?
Jason mi accompagna in camera sua e io mi stendo a letto. Mi copro e lui mi da un bacio sulla fronte.
"Principessa, d'ora in poi faró più attenzione. Ti proteggeró meglio."
"Grazie Jason."
Mi accarezza una guancia e poi esce dalla stanza.
Rimango distesa sul letto a guardare il soffitto. Gli occhi mo bruciano a causa della stanchezza. Ma ho paura. Ho paura ad addormentarmi.
La porta si apre lentamente e guardo James che entra e che si avvicina a me.
"Ehi, non stai ancora dormendo?" mi domanda.
"No... ho paura..." rispondo con un filo di voce.
Si inginocchia vicino al letto e prende la mia mano tra le sue.
"Non ti lasceró mai più da sola. Sappi, che noi ti vogliamo bene e che ti staremo vicino."
"Grazie..." sussurro io.
Si rialza ma io mi metto a sedere e gli afferro un braccio.
"Rimani qui, per favore."
Non so perché, ma vicino a lui mi sento al sicuro. Mi sento protetta, mi sento felice. Stare con lui per me é come stare in un nuovo bellissimo mondo tutto da esplorare.
Lui si siede per terra vicino al letto e mi afferra di nuovo la mano nella sua.
Io mi stendo di nuovo e, questa volta, mi addormento subito.
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