Capitolo 17

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"Ragazzi! Ho trovato un lavoro!" esclama Isabel correndo incontro a me, Jason e James.
A breve suonerà la campanella di inizio lezione, ma la notizia ci fa svegliare tutti e tre.
"Che lavoro?" domanda Jason raggiante.
"Segretaria, si guadagna bene." risponde Isabel abbracciandolo.
Sorrido e James mi cinge le spalle con un braccio.
Isabel e Jason si allontanano abbracciati mentre chiacchierano felici.
Sorrido e stringo la mano di James.
"Anche James ha trovato lavoro..." dico io.
"Credo che i loro progetti si avvereranno presto."
"Che bello, sono così felice per loro..." dico io, ed é vero.
"Ehi James!"
Oh no, questa voce stridula mi é molto familiare. Forse anche troppo...
"Ciao Ingrid." risponde James con tono neutro e intanto mi accarezza il viso.
Ingrid mi guarda per un attimo male e poi rivolgendosi a James con un sorriso dice:"Ho parlato con la prof di storia, ha detto che io e te dobbiamo fare una ricerca insieme."
"Che bella notizia." risponde James con tono ironico e io scoppio a ridere.
"Perché diamine ridi?" mi domanda Ingrid infuriata.
"Mah, non saprei." rispondo io cercando di essere seria.
"James, questo pomeriggio in biblioteca alle 16.00." dice Ingrid a denti stretti e capisco che vorrebbe prendermi a pugni ma che si sta trattenendo.
Mi guarda male un ultima volta e poi se ne va.
"Tu vieni con me, non la posso sopportare da solo!" esclama James con aria disperata.
Io ridendo annuisco e mentre suona la campanella ci scambiamo un bacio.

"Ciao James!!!" dice Ingrid avvicinandosi a noi.
Alle sue spalle vedo che c'é anche un ragazzo che ho già visto e che ho già preso a schiaffi.
"James, lui é Leo e ci darà una mano per la ricerca. É mio cugino." dice raggiante Ingrid.
"Oddio, ecco perché avete entrambi un carattete di merda..." dico io, e purtroppo mi sentono tutti.
James scoppia a ridere, e anche Leo, ma Ingrid diventa rossa dalla rabbia.
"E tu che ci fai qui?" mi domanda con aria di superiorità.
"Sono venuta a controllare che tu tenga gli ormoni al loro posto." rispondo imitando la sua voce.
James é ormai piegato in due dalle risate e Leo ha le lacrime agli occhi e ride come un demente.
"Eddai Ingrid, ridi anche tu! La vita é una e ci si deve divertire!" rispondo ridacchiando.
Forse sono stata troppo stronza, ma io in media tratto le persone a seconda di come si comportano nei miei confronti.
"Entriamo in biblioteca così facciamo questa cavolo di ricerca?" sbotta Ingrid spalancando la porta della biblioteca.
Entriamo uno a uno e ci accomodiamo ad un tavolo vicino allo scaffale coi libri di storia.
"Amber, potresti andartene? Sei solo d'impiccio." dice Ingrid a denti stretti.
"Scusa, ma Leo puó rimanere e io no?"
"E poi l'ho invitata qui io, se non vuoi che lei stia qui me ne vado." aggiunge James cingendomi le spalle con un braccio. Appoggio la testa sulla sua spalla e mi sento come in paradiso. Mi dimentico di Leo e di Ingrid. Ora sono tra le braccia di James e sto benissimo. Mi sento protetta e felice. Ma la voce stridula di Ingrid mi riporta alla realtà:"Va bene! Leo, va via con Amber!"
"Cosa? No! Amber rimane con me!" esclama James stringendomi a sé.
"Che c'é? Non ti fidi della tua ragazza? Hai paura che ti tradisca?" domanda Ingrid con tono di sfida.
"Di Amber mi fido, é di tuo cugino che non mi fido..." risponde James guardando male Leo.
Leo si alza dalla sedia e mi porge la mano:"Madame, vuole venire con me?"
"Eddai James, rischiamo di prendere un'insufficenza! Io non riesco a concentrarmi se intanto devo litigare con... la tua ragazza."
Dice "la tua ragazza" con tono sprezzante e ció mi fa un pò arrabbiare.
Okay, vuole stare da sola con James? D'accordo, accontentiamola! Io sonp superiore a certi atteggiamenti, anche se la gelosia si fa sentire.
Afferro la mano di Leo e mi alzo. James spalanca la bocca e mi guarda confuso.
"Buona ricerca!" dico uscendo dalla biblioteca seguita da Leo.
"Sei arrabbiata?" mi domanda cercando di starmi al passo.
Aumento ancora di più la velocità, ma lui continua a seguirmi. Dopo poco mi fermo di botto e si ferma anche lui.
"Sentimi, non ti sopporto, comprendi?" gli domando io arrabbiata.
"Ah sì?" mi domanda lui alzando un sopracciglio.
"SI!" sbotto io.
"Ma... chi disprezza compra." dice con un'espressione maliziosa.
Gli sto per tirare uno schiaffo ma lui mi blocca il polso mezz'aria. Con un ghigno aggiunge:"Sei troppo prevedibile."
Mi cinge la vita con il braccio libero e mi avvicina a sé. Gli tiro un calcio sullo stinco e lui si allontana.
"Che bel caratterino!" esclama Leo.
Mi afferra le spalle e si avvicina a me.
"Come mai mi detesti così tanto?" mi domanda Leo a pochi centimetri dal mio viso. Sento il suo respiro sulla mia pelle che mi fa venire i brividi.
"Perché non sei stato molto educato nei miei confronti tutte le volte che ci siamo visti." rispondo.
"Bene... posso rimediare?" mi domanda sussurrando.
"Forse." rispondo io vaga.
Sorride e poi si allontana, mi tende la mano e con un enorme sorriso dice:"Piacere, sono Leo Cameron."
Con un pò di esitazione gli stringo la mano e dico:"Piacere, Amber Douglas."
*----*
Allora, é di vostro gradimento?❤❤

È difficile ma non impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora