trentaquattro

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<<Mi spieghi di che cosa hai paura?>> mi chiede la vocal coach stoppando la base, dopo che (per l'ennesima volta) non sono riuscita a continuare la canzone. <<Va troppo in alto, non riesco, ho troppa paura di steccare>> dico, bevendo in seguito un gran sorso d'acqua dalla bottiglietta. <<Come ti ho detto di fare?>>. <<Devo stare rilassata e semplicemente cantare>>. <<Esatto, se la tua voce non riuscisse a raggiungere la nota non reggerebbe neanche la prima parte e dovremmo praticamente abbassare il tutto su un tono. Invece stai andando bene, ti blocca soltanto la paura di sbagliare>>. <<Sento una grossa responsabilità su questo pezzo e anche tante aspettative da soddisfare>>. <<Perché dici così?>>. <<In primis stiamo comunque parlando di un pezzo di Aretha Franklin, che di certo non è una a caso che ti passa per la strada e ti crea e canta "Think". Poi le aspettative comunque ci sono, da parte di Lorella, da parte di Rudy, ma anche da parte mia. Io voglio svolgere il compito in un certo modo, ma ho paura. Ceh, mi spaventa il prepararlo magari bene qui in sala e alla prove generali, ma fare poi una tremenda figuraccia in puntata>>. <<Guarda che questa paura ce l'hai sempre eh>> ride e anche io sorrido leggermente, perché è effettivamente vero. <<Si, però con questo pezzo è diverso. Il pubblico fondamentalmente mi ha sentita solo in cose un po' più "malinconiche", Lorella ha ragione. Loro non sanno la mia voce fino a dove può arrivare...forse mi spaventa questo? Non lo so, so solo che ho molta paura di questo compito>> mi siedo sullo sgabello. <<Secondo me ti stai facendo delle paranoie inutili. Perché non lo riproviamo? Però devi stare sciolta, non tesa, altrimenti è inutile>>. <<Ok, ritentiamo>>. <<Se ti interrompi ti tiro la bottiglia appresso eh>>.  <<Va bene, va bene>> alzo le mani in segno di resa e poi fa partire la base.

<<"You better think (think)
Think about what you're tryin' to do to me
Think (think-think) let your mind go let yourself be free

Let's go back - let's go back
Let's go way on to way back when
I didn't even know you
You couldn't a been too much more than ten (just a child)">>. <<Perfetto, attenta adesso, mi raccomando>> mi avvisa ed io annuisco, continuando a cantare il brano.

<<"Oh freedom (freedom)
Let's have some freedom (freedom)
Oh freedom
Yeah freedom (yeah)">> raggiungo la prima nota ostica e la vocal applaude  incoraggiandomi.

<<"You got to have freedom (freedom)
Oh freedom (freedom)
You need you some freedom
Oh freedom
Hey! think about it You! think about it>> continuo il pezzo fino alla fine, riuscendo per la prima volta dopo varie a non interrompermi a metà.

<<Già molto meglio Diana, già molto meglio. Più sarai sciolta e più la nota risulterà fattibile. Hai ragione è un pezzo di una grande portata e di certo Lorella è Rudy si aspettano da te una certa performance, ma se se l'aspettano è perché evidentemente credono nelle tue potenzialità e sanno che sei capace di portare a casa un compito del genere. La riproviamo un altro po' e poi ti lascio andare a pranzo?>>. <<Va bene capo. Grazie delle belle parole>>. <<E di che, mica devi ringraziarmi, è solo la verità>>.

Ripeto in sala il brano un altro paio di volte, poi a lezione conclusa mi dirigo in casetta, dove sono già tutti a tavola. Poso frettolosamente le mie cose a tavola e li raggiungo, sedendomi (come sempre) tra Chiara e Gaia.

<<Scusatemi, ho fatto tardi a lezione. Sia io che Agnese abbiamo perso la cognizione del tempo>> spiego, facendomi il piatto. <<L'avevamo intuito, tranquilla. Ci spiace solo aver iniziato a mangiare, ma personalmente stavo morendo>> mi risponde Kumo per tutti. <<No, ma avete fatto bene a incominciare anche senza di me. Ma Mida e Holden? >> chiedo notando la loro assenza. <<Sono andati dalle costumiste, oggi pomeriggio hanno lezione fino a tardi e questo era l'unico buco che coincidesse con gli impegni sia dei ragazzi che delle costumiste stesse>> semplicemente annuisco alla spiegazione di Simone, che ha tra la l'altro la maglia sospesa da Emanuel Lo (suo prof). <<Te ci sei già andata?>> si unisce Angela alla conversazione. <<No, ci devo andare oggi pomeriggio. Sta settimana la situazione è grave, non ho mezza idea>>. <<Ti verrà in mente qualcosa Dia'. Se ce la faccio io, pensa te!>> ridiamo un po' tutti, continuando poi a mangiare e a conversare d'altro.

En e Xanax |Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora