cinquantasei

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«Raga, è cambiata la programmazione!» urla Holy dal salotto.

Questa mattina la produzione ha imposto una nuova regola: a chi farà ritardo o non si presenterà a lezione verrà di conseguenza cancellata una lezione.

Velocemente mi avvicino alla televisione dove viene condiviso con noi ragazzi tutto il programma della giornata corrente.

«Lezione cancellata a Ayle, Lil e Holden» leggo ad alta voce, facendomi sentire dai primi due. «Vai ad avvisare Holden? Stava fuori nel giardino sul retro con Martina, la nuova» annuisco semplicemente, dirigendomi all'esterno. Quando esco noto i due ridere di gran gusto e non accorgersi neanche della mia presenza.

«Scusate se interrompo. Holden, ti hanno cancellato la lezione con Raffa delle 17: provvedimento disciplinare». «Ma che stai a di'» mi risponde con la sua spiccata cadenza romana. «Sto a di' che devi stare attento a quello che fai, perché ormai non resta impunito» rientro velocemente, senza neanche sapere il perché di quella reazione così brusca da parte mia. L'idea che non abbia la maglia, ma che continui a rischiare allungando la lista delle cose che non vanno bene inizia a spaventarmi sul serio. Ho grandissima fiducia in lui e nelle sue capacità, ciò di cui ho paura e di cui non mi fido sono i continui cambiamenti di regolamento. Iniziamo davvero ad essere messi sotto torchio e non conviene sbagliare se vogliamo rimanere qui dentro a lungo. Faccio per tornare indietro e scusarmi, ma alla fine la mia attenzione viene catturata da Sofia, Gaia e Lucia nella stanza delle ultime due (e chiaramente mia).

«Ciao belle, cosa fate?» domando curiosa, sedendomi accanto a gaia e osservando la nuova ballerina che attacca le sue foto al muro. Ho un dejavu di quando io stessa qualche tempo fa feci la stessa cosa. «Parlavamo un po' di Lucia» mi risponde la napoletana al mio fianco. Annuisco semplicemente, iniziando ad ascoltare la storia di come la italo-americana si sia trasferita dal Nevada a Roma. «Hai una forza di volontà e un coraggio pazzeschi, io probabilmente non avrei mai avuto il coraggio di fare lo stesso» ammetto. «Ora vi devo lasciare, che tra poco ho lezione» lascio un bacio sulla guancia a tutte e tre e torno in salotto. «Dia', mi vuoi dare una mano con sto pezzo per favore?» mi richiama Ayle, seduto sul divano col portatile poggiato sulle gambe.
Controllo l'orario dall'orologio appeso al muro e noto di avere a disposizione ancora circa 15 minuti. «Posso concederti 10 minuti, perché poi devo scappare a lezione» mi siedo accanto a lui, facendomi spiegare che tipo di aiuto gli serva. «Secondo te, se metto il cut qua migliora o peggiora? Non capisco se mi piace o meno, mi serve il tuo parere» mi porge le sue cuffie per poter ascoltare il pezzo. «Ah, proprio il mio» le indosso, facendogli segno di far partire la base. «Mi fido solo del tuo, sentiti onorata» dice, facendo poi partire il pezzo. Lo ascolto attentamente, appuntandomi mentalmente i suggerimenti da fargli. Noto con la coda dell'occhio Holden e Martina rientrare dal giardino, ma non gli do peso e continuo a concentrarmi su ciò che sto ascoltando. Nel frattempo sento la mano del cantante livornese accarezzarmi leggermente il braccio, ma fingo di non accorgermene. «Allora» sfilo le cuffie e prendo parola «il cut mi piace come l'hai messo, non lo cambierei. Puoi cercare di migliorare un po' di più il ritornello, perché rispetto alle strofe è leggermente spento, come se perdesse d'intensità. Poi non so se fosse questo l'effetto che volevi dare eh, ti dico giusto ciò che ho pensato ascoltandolo. Per il resto è tutto ok, mi piace molto come l'hai riarrangiata». «Ok, quindi spingo un po' di più sui ritornelli e lascio il cut invariato. Grazie mille, sei il mio angelo» mi avvicina a sé lasciandomi un bacio sulla guancia. «Di nulla, sono a disposizione quando vuoi, tranne ora che devo assolutamente correre!» noto che è passato più tempo del previsto. Prendo a casaccio le mie cose e mi avvio agli studi, già consapevole che sarei arrivata con circa 5 minuti di ritardo.

Appena mi trovo davanti alla sala 8, entro chiedendo ripetutamente scusa a Lalla, la vocal coach.

«Mi devi perdonare, veramente. Mi sono messa ad aiutare Ayle con un pezzo e ho perso proprio la cognizione del tempo» cacciò dallo zaino gli spartiti e indosso gli occhiali, dato che ultimamente la stanchezza tende a farmi leggere peggio del solito. «Non ti preoccupare, nessun problema, tanto sei la mia ultima lezione. Possiamo anche trattenerci oltre l'orario prestabilito, non mi crea disturbo». «Ti adoro». «Che pezzo vogliamo fare oggi?». «Mi mancano "Rollin' on the river" di Tina Turner e l'inedito nuovo. Gli altri due pezzi li ho già fatti con Raffa e sono in fase di lavorazione» spiego. «Hai già pronto l'inedito nuovo? Sono stupita». «Voglio fare qualche correzione in realtà, al testo più che altro. Dopo la tua lezione la produzione mi ha concesso l'uso della sala di registrazione, in modo da registrarne una bozza e poterla inviare ai vari produttori...speriamo qualcuno sia interessato». «Perfetto allora, speriamo ne esca un buon lavoro. Iniziamo con Tina su, non abbiamo tempo da perdere!».

Ci mettiamo subito all'opera e dopo un'ora e venti minuti di lezione mi dirigo in sala relax per prendere qualcosa da mangiare e poter subito iniziare la registrazione del pezzo. Sul televisore della sala però compare la nuova programmazione:
SALA REGISTRAZIONE, DIANA
—> CANCELLATA.

«No, no, no, no, no, no, no» ripeto continuamente, portandomi le mani sul viso. Questa non ci voleva affatto. Sentendomi, Mida e Holden escono dal bagno. «¿Qué pasa mi amor?» mi chiede il riccio. «Ma che cazzo!» sbuffo, sedendomi in gradinata. «Dovevo incidere in sala registrazione, ma mi hanno annullato il tutto perché ho fatto 5 minuti di ritardo con Lalla. Io devo terminare l'inedito nuovo, come faccio mamma mia». «Se non te mettevi a perde tempo appresso ad Elia magari arrivavi in tempo» commenta piccato Holden. «Ma vaffanculo pure te, Joseph» mi alzo, prendo le mie cose e me ne torno in casetta completamente nera.

En e Xanax |Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora