quarantanove

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«Ma che stai a fare?» mi chiede Nicholas, vedendomi correre sul tapis roulant. Tolgo l'auricolare destro per prestargli più attenzione e non distrarmi con la musica. «Soliti 20 minuti di corsa, mi servono per il fiato» spiego, senza interrompermi. «Dove state andando tutti voi ballerini? Sei il quarto che passa col borsone». «La Celentano ci ha convocati in studio e sono in ritardo, quindi scappo. Non sappiamo manco che vuole». «A dopo!» gli urlo dietro mentre scappa. Indosso di nuovo l'auricolare, mentre uno dei brani che devo portare si fa spazio nelle mie orecchie. Sono ancora indecisa su quale portare.

«"You are the girl that I've been dreaming of
Ever since I was a little girl
You are the girl that I've been dreaming of
Ever since I was a little girl

One, I'm biting my tongue
Two, he's kissin' on you
Three, oh, why can't you see?

The word's on the streets and it's on the news
I'm not gonna teach him how to dance with you
He's got two left feet and he bites my moves
I'm not gonna teach him how to dance, dance, dance, dance"» la canticchio sottovoce.

Quando il brano finisce, segnando gli ultimi minuti dei venti, tolgo gli auricolari e spengo mp3 e tapis roulant.
Asciugo un po' di sudore con l'asciugamano e mi dirigo verso la cucina per recuperare una bottiglia a d'acqua.

«Amo, piadina?» mi propone Sarah. «Come faccio a dirti di no?» entrambe ridiamo e lei inizia a cucinare per entrambe.

Faccio un salto in bagno per darmi una sciacquata ed indossare qualcosa di pulito addosso e poi torno dalla cantante di Lorella.

«Amo, hai saputo di Stella?». «Che cosa? Non ci parlo da tutta la storia della litigata» chiedo essendo allo scuro di qualunque cosa si tratti. «Oggi la Pettinelli l'ha chiamata in sala, le ha detto che non vede miglioramenti in due mesi, che ha solo una bella voce ma nient'altro e che probabilmente vuole sostituirla. Se l'è presa a male giustamente, ha passato il pomeriggio a piangere» mi racconta, passandomi poi la mia piadina pronta. «Non ne avevo idea, sono stata tutto il pomeriggio in casetta oggi. Mi dispiace sinceramente, vedersi voltare le spalle dal proprio prof deve essere tremendo». «Assolutamente, io e Mari abbiamo cercato di spronarla e consolarla, ma alla fine non le si può dire nulla se non le solite cose. Per di più, lei è convinta di star facendo bene, ma con questo atteggiamento si sta buttando la zappa sui piedi da sola». «Non saprei che dirle. Fondamentale ha un piede dentro e uno fuori, è chiaro stia una merda» mi interrompo, notando Holden entrare a passo svelto in casetta senza degnare di uno sguardo nessuno.

«Ehi, giovane!» lo chiamo, ma continua diritto per la sua strada. Sia io che Sarah ci guardiamo stranite: Holden non si è mai comportato così, specie con me. «Scusami un secondo». «Vai vai, tranquilla» poso la piadina nel piatto e mi dirigo verso la stanza blu.

Prima di entrare busso, ma non ottengo risposta.

«Jo... È tutto ok?» domando restando dietro alla porta socchiusa. Ad aprirla è lui stesso, svogliatamente, tornando poi a sedersi sul suo letto. «Che succede?». «Sto storto. Rudy m'ha dato un pezzo di Adele, ma non me riesce: non va bene l'attacco, non va bene il cut, non va bene l'intonazione. Vado a fa na figura de merda in pratica» mi siedo accanto a lui e gli prendo delicatamente la mano mentre si sfoga. «Guarda che è solo il primo giorno che la prepari, ci sta che non sia ancora perfetta. All'inizio è sempre tutto un po' un macello» cerco di tranquillizzarlo. «Ma no, ma io sta canzone non la sento proprio mia. Non è nelle mie corde, non me riesce proprio» gli accarezzo il dorso della mano col pollice. «Mi spiace vederti così. Non ti va una mano? Magari non so, un parere esterno può sempre servire». «Ora come ora ho solo bisogno di una disintossicazione da Adele» rido leggermente. Resto ad osservarlo per un po', lo faccio spesso ultimamente. «Te piace fermarti a guardarmi eh» nota, mettendomi in imbarazzo. «Me ne vado a mangiare la piadina ja» mi alzo, ma mi ritira verso il basso, facendomi sedere sopra di lui. «Dove vai, io voglio un bacio de consolazione». «Sei tremendo...però te lo meriti» gli accarezzo i capelli, avvicinando poi le mie labbra alle sue.
Nel silenzio generale della casetta, a far rumore sono solamente i nostri i baci. O almeno è così fino a quando i ballerini non rientrano.

«Diana!» mi sento richiamare dall'inconfondibile voce di Gaia. Cerco di staccarmi dalle labbra di Holden, ma me lo impedisce. «Dai scemo» provo a fermarlo tra un bacio e l'altro, nonostante costi anche a me. «Eccoti qua!» fa prima a trovarmi la ballerina. «Si, eccomi. Dimmi tutto» mi volto verso di lei. «Amo, Chiara è in sfida» sbarro gli occhi alla notizia. «Ma che dici?» mi alzo dal letto e la raggiungo. «La Celentano ci ha fatti esibire e giudicare fra di noi, dato che ha detto che noi solitamente non siamo d'accordo coi pareri dei giudici esterni. Ovviamente si è creata la media di ognuno di noi e Chiara è risultata ultima, perché Nicholas le ha messo 4, facendole calare tutta la media. La celentano ha chiesto di mettere l'ultimo in classifica in sfida, quindi andrà lei» sbuffo. Non se lo merita o quantomeno non quanto lo meriterebbero altri. «Ma lei ora dov'è?». «Doveva incontrare Emanuel» annuisco semplicemente.

Dopo un po' torno in cucina da Sarah e dalla mia piadina ormai raffreddata, ma di Chiara (anche dopo un'ora) neanche l'ombra.
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100k volte grazie. Grazie grazie grazie grazie grazie. ❤️.

En e Xanax |Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora