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Pov Destiny:
"Amore svegliati."
"Forza Destiny."
Sentii una voce e qualcuno scuotermi il braccio delicatamente.
Lentamente aprii le palpebre e la scena davanti a me sembrò quasi finta.
"Niall.." sussurai sorridendo, lui a sua volta alzò leggermente i lati della bocca.
"Pensavo non ti saresti più svegliata." disse lasciandomi un leggero bacio a fior di labbra.
"Dove siamo?" Domandai.
"Nella mia macchina, siamo appena arrivati a casa." Disse slacciandomi la cintura e scendendo dalla macchina.
Io feci lo stesso seguendolo fino alla porta di casa.
"Domani dobbiamo decisamente parlare." Dissi portando le braccia conserte al petto.
Lui non rispose si limitò a guardare per un attimo le poche stelle che erano in cielo prima di infilare la chiave nella serratura e farmi entrare.
"Meglio che ti riposi." Disse solo prima di salire le scale e sbattere la porta della sua camera.

I suoi sbalzi d'umore mi impressionavano, comunque suppongo che per questa notte dovrò dormire da sola nella mia camera.
***
La sveglia era appena suonata, ma questo suono non era lo stesso che faceva il mio cellulare, mi guardai intorno realizzando che ero nella camera di Niall e quest'ultimo era avvinghiato al mio esile corpo.
Strano, non ricordo di essere venuta qui durante la notte..
"Niall" mi lamentai.
"Spostati."
Lui non lo fece, ma apri comunque gli occhi e mi sorrise.
"Buongiorno." Disse con voce ancora impastata dal sonno.
Io gli lasciai un leggero bacio sulla fronte e sgattagliolai via per correre in bagno.
Dovevo assolutamente farmi una doccia, così dopo aver acceso il getto dell'acqua calda ed essermi spogliati chiusi la tenda ed lentamente sciacquai via insieme allo sporco tutte le mie preoccupazioni.
Poco dopo Niall fece irruzione nel bagno senza dire niente, così dopo neanche un minuto mi affacciai dalla tendina.
"Scusami." Dissi retorica con ancora i capelli insaponati.
"Ei dolcezza non è colpa mia, abbiamo solo un bagno e a quest'ora a me serve per piasciare." Disse sorridendo maliziosamente mentre si sistemava i pantaloni della tuta sui fianchi.
"Okay dolcezza ora esci!" Esclamai enfatizzando il nomignolo che ha sempre usato su di me.
Senza dire nient'altro tornai sotto il getto della doccia, ma poco dopo le tendine vennero spostate una seconda volta.
"NIALL!" Urlai cercando di coprirmi il corpo nudo con le mani.
"Che c'è? Devo fare anche io una doccia, e questo è un modo per risparmiare!" Disse entrando nel piccolo spazio e rimettendomi le mani lungo i fianchi per potermi osservare meglio.
Cercai di spostare lo sguardo ovunque tranne che sul suo corpo scolpito così mi concentrai sui saponi e sullo shampoo, lui ci fece caso e scoppiò in una fragorosa risata.
"Dovresti comprare una doccia più grande." Dissi cambiando argomento e alludendo al fatto che i nostri corpi bagnati erano a contatto.
"E tu dovresti chiuderti a chiave quando entri in bagno." Rispose a tono facendomi la linguaccia come una bambino piccolo.
Io sorrisi e feci scontrare le nostre labbra.
All'inizio era una bacio casto, ma pochi secondi dopo diventò una cosa più seria.
"Niall.." Ansimai non appena la mia schiena venne a contatto con le fredde mattonelle della doccia.
"Mi sei mancato." Sussurai riprendendo aria.
"Anche tu." Disse lasciandomi un altro leggero bacio sulle labbra già un po gonfie, prima di girarsi e prendere il bagnoschiuma.
***
Avevo appena finito di prepararmi, indossai una semplice maglietta nera e corta con dei blu-jeans a vita alta e le solite vans nere.
"Ei.." sussurai timidamente entrando nella stanza di Niall.
Lui si mise a sedere sul letto e sospirò pesantemente, come se fosse consapevole che quel momento sarebbe arrivato prima o poi.
"Possiamo parlare?" Domandai avvicinandomi al suo letto.
"Ho altra scelta?" Chiese retorico scrutandomi con quei occhi blu.
Io non risposi facendo sottintendere che la risposta fosse no.
"Appunto.." sussurrò lui.
"Cosa è successo esattamente ieri?" Domandai portando una mano tra i capelli mori e sedendomi intanto sul letto.
"Beh invece di tornare a casa da sola dovevi venire in macchina con me, mi sembra ovvio." Disse infastidito alzando gli occhi al cielo. "Questo lo so anche io, ma.. perché è successo quel che è successo? Di che soldi parlava quel ragazzo?" Dissi cercando di mantenere la calma.
"Ora ti spiegherò una cosa ma tu non devi parlare finché non avrò finito di raccontare, okay?" Chiese stavolta più dolcemente.
Io annuii sorridendo lievemente per rassicurarlo.
"Intanto sappi che mi piaci seriamente Destiny, ed è per questo che voglio spiegarti tutto, e sono consapevole che avrai ragione quando te ne andrai arrabbiata, ma sappi che per te provo qualcosa di diverso." Disse abbassando lo sguardo.
Sembrava quasi che quel discorso fosse stato fatto per rassicurarmi, ma mi stava solamente spaventando.
Vedendomi non rispondere andò avanti.
"Quando ti ho detto che mio padre era morto come il tuo in guerra mentivo, sfortunatamente lui è vivo, praticamente lui e mio fratello sono dei ladri, ma non vanno a rubare cazzate nei tabaccai, ma soldi, di solito nelle banche, ma ogni tanto anche in certe aziende, quel ragazzo che ti aveva rapito si chiama Connor e gestisce un grande giro di droga, inutile dire che mio padre gli ha rubato moltissimi soldi.." Disse.
Il mio cuore perse un battito, cercavo di trattenere le lacrime, ma non avrei resistito ancora per molto.
"E t-tu cosa c-centri?" Domandai balbettando.
"Beh, io e mia madre ci siamo sempre opposti a questa cosa, ma è lui che comanda, quindi spesso ho partecipato a rapine con loro e anche a quella fatta a Connor, però ci ha scoperti e dato che neanche lui fa cose legali non ha potuto rivolgersi alla polizia, però ha pensato bene di rapire te, probabilmente era già da un po che ci spiava, comunque quando ho ripreso i soldi che gli appartenevano non lo detto a mio padre e di certo lui non dovrà venirlo a sapere." Disse cercando di essere più chiaro possibile.
"Niall, non sono arrabbiata con te, forse un po spaventata, ma non è colpa tua, solo non capisco perché tu e tua madre non vi rivolgiate alla polizia." Dissi a bassa voce non staccando il mio sguardo dal suo.
"Ormai ci siamo troppo dentro tutti e due, poi quelle poche volte che lei ha cercato di far ragionare mio padre e stata violentemente picchiata, quindi è meglio così." Rispose con gli occhi lucidi.
Non sapevo cosa dire, non avevo parole, e anche se c'è le avessi il groppo che mi si era formato in gola mi impediva di parlare.
"Comunque devo anche dirti un'altra cosa molto importante del mio racconto.." sussurrò.
"Però ti prego, prima baciami." Continuò.
Feci come mi disse, portando le mie labbra bagnate da qualche lacrima salata sulle sue.
Il bacio non andò oltre ma forse era uno dei più veri e sinceri che ci fosse mai stato tra noi due.
"Grazie" disse sorridendo leggermente prima di continuare la sua storia.
"Beh, ogni tanto mio padre fa rapine anche in supermercati, e qualche giorno fa a ucciso con un'arma da fuoco per la prima volta un ostaggio che aveva cercato di ribellarsi." Disse, avevo già capito di che cosa stesse parlando.
"M-Mia nonna?" Chiesi spaventata per la risposta che potevo avere.
Lui annuì e io mi lasciai andare completamente, le lacrime che fino a poco fa avevo tenuto a bada si fecero largo tra il mio viso e bagnarono sempre di più le mie guance probabilmente arrossate.
"Infondo non è colpa tua.." Singhiozzai io cercando di giustificarlo, perché non potevo crederci.
"In realtà avrei potuto impedire tutto questo, ho solamente pensato che così sarebbe stato più facile per me, l'unica cosa che avevo in mente in quel momento era di stare con te, ed essendo l'egoista che sono ho capito che se lei non ci fosse più stata tu automaticamente saresti venuta da me.." Rispose.
"T-ti prego dimmi che scherzi!" Esclamai spaventata alzandomi dal letto e allontanandomi.
Lui non rispose, così uscii dalla camera lasciandolo lì, piangendo scesi le scale e corsi via fuori da quella casa, non so dove, solamente lontano da lui, da quel demone.

Dangerous || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora