Daddy:

1.7K 93 4
                                        

Pov Destiny:
"Ei bellezza." Disse Louis abbracciandomi.
Io ricambiai ma non durò molto, perché il finto tossire di Niall servi come avvertimento.
Alzando gli occhi al cielo mi staccai e salutai anche Harry, e Zayn che era giusto qualche passo più indietro.
Dopo che anche Niall salutò i suoi due amici con un "pugno contro pugno" e dopo che lanciò un'occhiata che poteva uccidere verso Louis ci dirigemmo in cucina dove qualcosa friggeva in alcune padelle su dei fornelli a fuoco basso.
"Harry ma i vostri genitori?" Chiesi alludendo al fatto che non fossero mai in casa.
"Lavorano." Disse freddamente.
Ciò mi bastò per chiudere il becco definitivamente.
Neanche il tempo di capire ciò che stava accadendo che fui "trascinata" in una conversazione senza capo ne coda dove Niall sosteneva che l'Irlanda fosse il posto migliore in cui vivere mentre Zayn ed il suo amico riccio smentivano con cenni di testa e risate derisorie.
"Dove ti piacerebbe vivere Dest?" Domandò Louis portando la sua mano sulla mia spalla.
Senza dar troppo conto allo sguardo del biondo accanto a me bruciare sul mio corpo risposi.
"Ho sempre sognato di visitare l'Italia, ma secondo questo punto di vista sono molto patriottica quindi penso che non mi dispiacerebbe avere una vita con la mia futura famiglia qui a Londra." Dissi sorridendo fiera della mia risposta.
"Sei così prevedibile." Sbuffò Niall alzando gli occhi azzurri al cielo.
"Ho solo detto la mia opinione." Sputai con freddezza.
Lui distolse il suo sguardo e continuò a parlare con i suoi amici.
Il pranzo passo molto velocemente tra varie chiacchiere, ed ora ci ritrovavamo sulla veranda a giocare a Monopoly mentre Haz di tanto in tanto faceva battutine, alludendo al fatto che Zayn stesse perdendo. Intanto Niall non staccava lo sguardo dal tabellone sul tavolino in vetro troppo concentrato per sentire cosa gli altri avessero da dire.
Pensai seriamente di preoccuparmi per il fatto che l'Irlandese non sapesse perdere.
A proposito di questo durante il pranzo con grande stupore scoprii che il mio ragazzo fosse appunto irlandese e si fosse trasferito qui a Londra per le medie.
Comunque era sorprendente quanto questi tre ragazzi fossero diversi quando non si trovavano a scuola.
Nell'istituto erano i popolari puttanieri che obbedivano ad ogni ordine di Horan mentre qui a casa lo sfidavano con battutine e prese in giro.

Il pomeriggio non fu male, ma sfortunatamente passò in fretta, infatti senza neanche accorgercene eravamo sulla soglia di casa Styles-Tomlinson con enormi sorrisi salutando tutti i nostri amici, stranamente Niall salutò anche Louis che ricambiò confuso ma contento allo stesso tempo.
Vedevo che comunque il mio ragazzo irlandese ci stesse seriamente provando riguardo a tutta questa merda della gelosia.
***

"Finalmente a casa!" Esclamai levando le Converse bianche e lasciando la borsa proprio davanti alla porta, non curante del fatto che ogni volta Niall mi ricordasse di metterla apposto sull'attaccapanni.
Mentre lui camminava io continuavo a blaterare senza sosta, ma soprattutto senza senso, finché lui non si congelò su i suoi passi.
"Ei!" dissi scuotendo la sua spalla.
Ma lui era fisso con lo sguardo su qualcosa che si trovava all'interno della cucina. Qualcosa che io non riuscivo a vedere perché la sua grande figura copriva totalmente la mia visuale.
Così mi intrufolai sotto il suo braccio e capii all'istante perché si era immobilizzato.
"Uh.. S-Salve." dissi imbarazzata alle tre persone sedute comodamente sugli sgabelli intorno all'isola di marmo bianco della nostra piccola cucina.
"N-Non sapevo ci fosse una riunione oggi." Disse il ragazzo al mio fianco sbiancando completamente in volto.
Ma di cosa diavolo stava parlando?
"Non si usa più salutare il tuo papino Niall? E non vorresti presentarci questa splendida ragazza mora accanto a te?" Disse sorridendo in modo inquietante l'uomo più anziano della stanza seduto proprio nel mezzo della donna bionda e il ragazzo più giovane.
L'uomo a me ancora sconosciuto aveva i capelli biondi perfettamente pettinati all'indietro senza che neanche uno di questi ultimi fosse fuori posto ed era vestito in modo molto elegante. Inoltre aveva gli stessi occhi azzurri del mio ragazzo, quindi non so se per questo piccolo particolare o per il semplice fatto che si fosse definito il "papino" di Niall ma dedussi appunto che fosse suo padre. E di ciò ne fui totalmente spaventata.
"Emh certo.. Destiny loro sono mio padre, mia madre e mio fratello Greg. Famiglia lei e Destiny, la mia ragazza." Disse insicuro prendendomi per la vita e avvicinandomi a se in modo protettivo.
Le farfalle intanto svolazzarono nel mio stomaco per avermi definito la sua ragazza, ma per il momento le ignorai.
Era la prima volta che lo vedevo così agitato e vulnerabile e non ne ero abituata, ma allo stesso tempo era così adorabile che se non ci fosse stata la sua famiglia proprio difronte a noi che ci scrutava con fare curioso lo avrei baciato fino a consumarmi le labbra rosee.
"Piacere." Sussurrai abbozzando un finto sorriso.
La donna bionda che appunto era la madre del mio ragazzo mi sorrise calorosamente mentre i due uomini non mi degnarono più neanche di uno sguardo.
"Beh eravamo qui per discutere sul fatto che i questo ultimo periodo sei distaccato e assente, hai anche saltato l'ultima riunione, ma ora ne capisco il motivo." Disse il padre con le sopracciglia corrugate, portando il suo sguardo su di me e guardandomi quasi con disprezzo.
"Beh sono stato occupato." Disse Niall con fare abbastanza sicuro.
"Lo vedo." Lo derise il fratello che parlò per la prima volta da quando quell'insolito incontro fosse iniziato.
Sembrava uno scontro familiare ed io mi sentivo tremendamente fuori luogo.
"Niall che non succeda mai più una cosa del genere." Lo minacciò il padre prima di alzarsi, seguito dagli altri due, e passarmi bruscamente accanto.
"Spostati ragazzina." Disse in modo impertinente.
Così impertinente che non riuscii a trattenermi.
"Il mio nome è Destiny, e lei è davvero un gran maleducato." Dissi cercando di accumulare più coraggio possibile.
Ero stanca di essere invisibile, per cinque anni di liceo sono sempre stata la ruota di scorta, la nerd della situazione, la sfigata che nessuno vorrebbe, ora basta con l'essere timida e gracile.
Sono davvero stufa!
"Non sfidarmi." Disse con aria superiore guardandomi male.
Stavo per rispondere ma la stretta di Niall sul mio fianco si intensificò, segno che dovevo lasciar perdere.
"Tienila a bada la prossima volta." Continuò l'uomo rivolgendosi a Niall stavolta, parlando di me come se fossi un animale da compagnia.
Poi la donna da dietro mi lanciò uno sguardo di comprensione e i tre senza dire nient'altro andarono via.
"Sei impazzita!" Mi urlò Niall appena il portone d'ingresso si chiuse sbattendo.

Dangerous || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora