Pov destiny:
Zoe mi aveva truccata e resa il più carina possibile perché continuava a sostenere che il grembiule nero che dovevo indossare per lavorare mi rendeva anti-sesso.
Mi aveva anche fatto i boccoli sulle punte dei capelli, quindi, anche se indossavo un orribile grembiule con un etichetta e delle vans nere molto vissute sotto dei jeans aderenti altrettanto vissuti, avevo un aspetto accettabile.
La mia migliore amica mi accompagnò al pub verso le sette.
Un po mi dispiaceva lasciarla sola dato che i suoi genitori non c'erano per il weekend.
"Grazie, comunque ti conviene lasciarmi la macchina e tornare a casa a piedi, tanto è solo un isolato, perché il mio turno finisce verso le due e non penso avrai voglia di venirmi a riprendere." Le dico lasciandole un bacio veloce sulla guancia.
"Va bene ciao, ma non distruggermi la macchina." Rispose sorridendo e porgendomi le chiavi della sua 500 bianca.
"Ti ricordo che ho preso la patente prima di te, quindi solo perché non ho soldi per comprarmi una macchina non vuol dire che non sappia guidare." La informai facendole la linguaccia.
Lei rise e girò su se stessa per tornare a casa non prima però di avermi salutato una seconda volta.
"Mandami un messaggio appena arrivi a casa." Urlai per farmi sentire.
"Sì mamma." La sentii rispondere per poi ridere di gusto.
Io alzai gli occhi verdi al cielo ed entrai nel pub in cui avrei lavorato per un po da quel giorno.
"Ciao Steve." Lo salutai non appena aprii la porta vedendolo dietro il bancone a leggere alcuni fogli.
"Hey Destiny, pronta per il primo giorno di lavoro?" Domandò alzando la testa verso di me e posando i fogli dentro un cassetto.
Io feci segno di si con la testa e lo raggiunsi vicino alla cassa.
"Allora ti spiego le cose basi." Iniziò il discorso.
"Per cominciare prima di servire un drink devi chiedere la carta di identità e se il cliente è maggiorenne puoi servirlo, questo puoi anche evitarlo quando è schiacciante che il cliente sia un adulto." Disse sedendosi su un piccolo sgabello.
"Fin qui è tutto semplice, comunque, durante le feste i ragazzi chiedono sempre vodka che sarebbe quella li, e tu devi servirla in quei bicchierini." Disse indicando prima delle bottiglie su uno scaffale e subito dopo dei biccoli bicchierini in vetro.
"Se ti capita un cliente che chiede drink con nomi che non conosci dillo a me che me ne occupo io. E se un giorno ti capita di essere qui ma io non ci sono ricorda che sotto al bancone c'è un libro con tutti i drink e i modi per prepararli. Tutto chiaro?" Chiese infine per concludere il discorso.
"Sì." Risposi sorridendo e legando i miei capelli in una crocchia disordinata.
Se Zoe vedesse quello che sto facendo ai miei capelli dopo tutto il tempo che ha impiegato per sistemarli penso mi ucciderebbe.
"Ah, un'ultima cosa, se vuoi fumare una sigaretta o semplicemente prendere una boccata d'aria usa la porta sul retro, se invece vuoi solo fare una pausa vai in dispensa.
E ricorda che non puoi bere alcolici a lavoro." Mi informò indicando una porta verso l'angolo destro del locale.
Dopo di che anche lui infilò un grembiule con sopra stante la sua etichetta di metallo e mi raggiunse.
Intanto mi arrivò via messaggio la conferma che Zoe era arrivata a casa sana e salva."Non lavoravi anche al bar qui vicino?" Chiesi per iniziare la conversazione.
"Sì, ma sono solo un sostituto quindi non sono li spesso, invece qui mi puoi trovare tutte le sere, tranne il mercoledi che al mio posto c'è Julia. Forse un giorno la conoscerai." Rispose portando i gomiti sul bancone.
"Faccio due lavori perché vorrei andare a vivere da solo.
Sai compiuti i 22 anni ho smesso di avere voglia di vivere ancora con i miei genitori. Tu quanti anni hai?" Chiese continuando a parlare.
Mi trattenni dal ridacchiare per il semplice fatto che era un gran chiacchierone e risposi dicendo la mia età, ovvero 19 anni.
Dopo di che la gente iniziò ad entrare nel pub e più il tempo passava più era impossibile conversare con Steve per via della gran confusione.
***
È circa l'una e cinquanta di notte e vedere i ragazzi divertirsi mi fa venir voglia di levarmi il grembiule e andare a ballare con loro, ma devo lavorare.
Tra la folla riesco anche a riconoscere alcune facce che vedo in giro per i corridoi durante i giorni di scuola, tra cui Taylor che è seduta sulle gambe di un tizio dai capelli rossi.
"Bambolina da quanto lavori qua?" chiese sbucando dalla folla Liam.
"Ei, ti hanno dimesso, ti trovo in gran forma, comunque da oggi." Risposi blaterando al moro davanti a me.
Dopo un veloce abbraccio si allontanò.
"C'è Niall in giro e mi sono rotto di andare all'ospedale per colpa sua, quindi se non ti dispiace dammi una vodka e ci sentiamo un altro giorno Dest." Disse diventando serio all'improvviso.
Senza chiedergli la carta d'identità, sapendo che aveva 19 anni, gli porsi il suo bicchierino e lo salutai prima di vederlo scomparire tra i corpi sudati dei ragazzi che ballavano.Solo ora mi rendo conto di quello che ha effettivamente detto: "C'è Niall in giro."
Non posso credere di non averlo visto per tutta la notte, per fortuna il mio turno è quasi finito.Però non potevo smettere di cercarlo con lo sguardo.
Mi sentii infatti sollevata, ma allo stesso tempo demoralizzata quando lo vidi seduto tra Zayn ed Harry su un divano in pelle nera.
Anche lui mi aveva notata.
Mi stava fissando con uno sguardo cupo.
Distolsi gli occhi e servii il cliente dall'altro lato del bancone, già ubriaco fradicio, che richiedeva la sua vodka."Dest il tuo turno è finito." Mi informò Steve lasciandomi una bacio sulla guancia.
"Oh, okay, ciao." Risposi prendendo la mia giacca e la mia borsa dall'appendiabiti per il personale ed uscii dal locale londinese cercando di non incontrare gli occhi blu di Niall.Anche se, però, sentivo il suo sguardo bruciare sul mio corpo in continuazione.
***
Finalmente ero arrivata nella mia momentanea casa.
Le luci del piano di sotto erano tutte spente e regnava il silenzio così senza fare rumore tolsi il grembiule nero, sciolsi i capelli a lavai i denti.
Stavo andando nella camera degli ospiti dove dormivo in questi giorni per prendere il mio pigiama quando notai la luce accesa provenire dall'interno.
Ero abbastanza sicura di averla spenta prima di uscire, ma probabilmente Zoe era entrata per prendere qualcosa mentre io non c'ero e l'aveva dimenticata così.Solo quando entrai nella mia stanza vidi due occhi blu fin troppo conosciuti scrutarmi da capo a piedi.
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Dangerous || Niall Horan
FanfictionÈ sempre vero che gli opposti si attraggono? E se l'acqua e il fuoco si incontrassero siamo davvero sicuri che l'acqua spegnerebbe le fiamme? Ognuno dentro di sé nasconde dei demoni, ma per Niall è diverso, lui stesso è un demone. ... "Lui è pericol...