Change:

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Pov Destiny:
Non potevo credere a quello che vedevo.
Niall con le braccia attorno al formoso corpo della ragazza mezza nuda, mentre uscivano sorridendo maliziosamente dal bar sempre stando uno attaccato all'altro.

Il mio cuore perse lentamente battiti.

Zoe mi scrollò le spalle cercando di farmi distogliere lo sguardo ma con scarsi risultati.

I miei occhi verdi sono fissi su i due finché non scompagliono dalla mia visuale ed entrano nella macchina nera del mio ragazzo, o forse dovrei dire ex ragazzo.
Così senza dire nulla esco dal pub, con le lacrime sulle guance arrossate e il cuore in mille frammenti.
"Dest fermati!" Sento urlare Zoe da dietro di me, ma non ho intenzione di fare ciò che mi dice.
So già quel che devo fare, devo seguire l'istinto.
E l'istinto mi dice di farla pagare a Niall.
***
Sono felice della decisione che ho preso.
Ho impacchettato le mie cose un po alla rinfusa e, anche se con il cuore dolorante in mano, sto lasciando la casa del biondo.
Ho intenzione di non esserci quando tornerà, perché non so come potrei reagire una volta riviste le sue due iridi blu ghiaccio.
Zoe mi sta gentilmente ospitando a casa sua, comunque dovrò cercare un lavoro o qualcosa del genere perché devo smetterla di dipendere dalle persone.
Una parte di me vuole sentire quello che lui ha da dire, ma la "me" più razionale ha deciso di scappare.
Già.. sto di nuovo scappando dai problemi, ma per ora è meglio così.
Non voglio neanche dover saltare domani l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie.
Mostrerò alla gente il mio lato forte, perché è ora di cambiare, e finalmente smetteranno di insultare la timida e innocente Destiny.
***
"Grazie Sign. Wilson per l'ospitalità." Dissi cordialmente mentre prendevo lo zaino in spalla aspettando Zoe sulla soglia della loro casa.
"Oh andiamo Destiny, sei una di famiglia, siamo lieti di ospitarti.. e ti prego chiamami Marta." Rispose sempre con il suo classico tono gentile e premuroso.
Finalmente la mia migliore amica mi raggiunge e saliamo nella sua macchina pronte per affrontare l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze invernali.
"Sei sicura di star bene?" Domandò lei per quella che sarà stata la milionesima volta da quando avevo messo piedi in casa sua.
"Ti ho già detto di si Zoe.." risposi scendendo dalla sua vecchia 500 bianca e incamminandomi verso l'edificio.
"Mi preoccupo solo per te, so che ti ha fatto male quello che è successo recentemente e non voglio vederti soffrire di nuovo, anche se ancora non ne abbiamo parlato non vuol dire che non sia importante, so che stai male e semplicemente non voglio vederti "esplodere" perché ti sei tenuta tutto dentro." Spiegò lei calciando dei sassolini grigi.
"Tranquilla." Mormorai prima di salutarla con un dolce bacio casto sulla guancia arrossata per il freddo e prendere il corridoio di destra per andare nella mia aula di matematica.
***
"Destiny." Urlò una vocetta stridula alle mie spalle.
"Taylor.." Mi girai imitandola con finto sguardo interessato.
"Pensavo che tu e Niall stesse insieme.." Disse, so già dove voleva andare a parare e non avevo intenzione di ascoltarla.
"Beh insomma si, lo pensavo fino a quando questa mattina non mi ha sbattuto violentemente nei bagni della palestra." Continuò poi il discorso sorridendo e passandosi le unghie finte tra i capelli cotonati.
Una parte di me non resse il colpo e dovetti lottare con tutta me stessa per trattenere le lacrime, ma non volevo mostrarmi debole così semplicemente non risposi e mi voltai continuando a prendere le cose dal mio armadietto rosso.
"Niente da dire?" Domandò retorica ridacchiando.
"In realtà si.. sei una troia, ma penso che questa già lo sai." Risposi guardandola.
Fino a pochi mesi fa probabilmente non avrei mai detto una cosa del genere ed il fatto che qualcosa in me sia cambiato positivamente mi rende quasi orgogliosa.
Taylor portandosi una mano alla bocca colorata di rosso strabuzzò gli occhi marroni.
Stava per rispondere, probabilmente non in modo molto carino, ma qualcuno alle mie spalle la bloccò.
"Sta' zitta e va via." Le disse una voce roca familiare. Una voce fin troppo incazzata per i miei gusti.
Lei con fare inorridito girò i tacchi e se ne andò sbuffando.
Ed io lentamente mi voltai consapevole di incontrare i freddi occhi di ghiaccio e i biondi tinti capelli del ragazzo più popolare della scuola.
"Dobbiamo parlare." Disse solo prima di chiudere il mio armadietto sbattendolo.

Dangerous || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora