Stop:

1.2K 73 6
                                    

Pov Destiny:
"È qui!" Esclamò Niall impallidendo totalmente.
"Vai ad aprire." Lo incoraggiai dandogli una leggera spinta.

Si diresse alla porta aprendola leggermente per far entrare il padre, suo fratello e la madre.
"Non mi hai detto che ci fosse stata anche lei Niall." Disse l'uomo guardandomi con sufficenza.
"Lei ha un nome, ed è qui perché è la mia mia ragazza." Rispose lui duro avvicinandosi a me con fare protettivo.
"E quale sarebbe?" Chiese il più anziano guardandomi da capo a piedi.

Nel frattempo da dietro il fratello mi ammicava in modo disgustoso e la madre quasi mi compativa.

"Destiny." Rispose il mio ragazzo intrecciando le nostre dita perfettamente l'una all'altra.
Non sopportavo quella situazione; era così scomoda ed imbarazzante, speravo che presto si cambiasse argomento in modo da non essere più al centro dell'attenzione.
"Beh parliamo d'affari." Disse per mia fortuna l'uomo dirigendosi in cucina e sedendosi su uno degli sgabelli neri.
Lo seguimmo tutti aspettando che prendesse la parola.
"Sono venuto qui per informarti che domani sera dobbiamo.." stava per continuare il discorso ma Niall lo interuppe bruscamente:
"No. Sono stufo papà, sono maggiorenne ormai e posso decidere per me stesso, non comandi più sulla mia vita, devi lasciare in pace sia me che Destiny, sennò giuro che metto in mezzo la polizia."
"Non dire cazzate fratello, se metti in mezzo la polizia finirai dentro anche tu." Stavolta fu Greg, mi pare si chiamasse così, a parlare.
"Non mi interessa, preferisco una vita in carcere piuttosto di passare anche un altro solo giorno sotto le vostre regole." Nussuno rispose, ancora troppo scossi dalle parole del biondo tinto.
Le facce dei due uomini erano indecifrabili mentre la donna sorrideva fiera, forse era quello che voleva sentirsi dire dal figlio.
Il padre ci pensò un attimo prima di parlare di nuovo dopo quelli che mi erano sembrati minuti interminabili:
"Va bene Niall, se è questo quello che vuoi, ma non farti più vedere. Sei come morto per noi." Rispose il padre allontanandosi da noi con il fratello un po riluttante che lo seguiva a ruota.
Greg si diede un ultima occhiata alle spalle prima di uscire dalla cucina e rivolgere un piccolo sorriso sghembo a Niall che ricambiò felice, mentre la madre era ancora con noi.
"Sono fiera di te piccolo mio, fatti sentire mi raccomando." Gli disse la donna abbracciandolo stretto.
Alcune lacrime bagnarono le guance di entrambi e quella scena era così bella che stava per commuovere anche me.

***

"Anche io sono fiera di te." Sussurai al mio ragazzo non appena la porta d'ingresso fu finalmente chiusa.
"Che dici vuoi dimostrarmelo in qualche modo?" Sì avvicinò a me sorridendo maliziosamente.
"Uh, che proponi?" Lo stuzzicai con voce il più seducente possibile.
"Ho un piao di idee.." Rispose posando le sue morbide labbra sul mio collo per poi portarle verso la clavicola e mordicchiarla giocosamente.
Appena le sue labbra risalirono fino al mio orecchio automaticamente le mie piccole mani finirono tra i suoi capelli tinti tirandoli leggermente.
"Mi fai impazzire quando fai così." Sussurrò al mio orecchio lasciando spazio ad un'ondata di brividi che corsero per tutta la mia pelle pallida.
Intanto le nostre labbra non si erano toccate, e la cosa non mi piaceva, così feci io la prima mossa e scontrai bisognosamente le nostre bocche.
"Ti voglio." Mi disse a fior di labbra.
"Sono tua."

*Spazio Autrice*
Ei bella gente.
So che nel capitolo precedente ho detto che questo sarebbe stato (forse) l'ultimo capitolo della storia, ma non è così. È probabile che ce ne saranno altri due/tre, più l'epilogo.
Votate e commentate, e voi che mi seguite dai tempo di Secret Love (la mia prima fan fiction) preparatevi psicologicamente perché ne sto scrivendo altre due.
Approfitto anche per chiedervi di leggere pure le mie altre storie (tutte complete).
Grazie come sempre.
Bye :)

Dangerous || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora