Cap. 3

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                          Pov. Jungkook


“Ehi Jk!!! Tutto Bene???”
Sobbalzo sullo sgabello e guardo il mio amico annuendo non troppo convinto, lui però non perde il suo sguardo di apprensione “Che cavolo Jungkook! Cos’è sei già troppo ubriaco??? Questo ora dallo a me” mi toglie il bicchiere dalle mani facendo tentennare il ghiaccio ed il liquido rossastro al suo interno, ne annusa il contenuto per poi dargli un sorso, io sposto lo sguardo velocemente da lui al palo, ma il ragazzo misterioso non c’è più.
“Jk, dov’è Nam?!” mi dice aggrottando le sopracciglia per il sapore forte del mio cocktail, io alzo le spalle e mi riprendo il mio bicchiere dalle sue mani finendo in un solo sorso il mio Drink, magari davvero ho iniziato ad avere le visioni per via del troppo alcool, anche se io solitamente lo sopporto bene, magari è stato solo frutto della mia immaginazione quel tipo, in effetti… era troppo in tutto, ma poi io preferisco le donne… si… è così.
Hoseok mi sta ancora guardando spaventato per via del mio stato distaccato, me ne accorgo solo adesso, allora tento di rassicurarlo in qualche modo con un sorriso “Hobi Hyung davvero tutto ok, forse si hai ragione sono leggermente alticcio ma era ciò che volevo”
Lui ride e mi scompiglia i capelli, mi scosto un po’ infastidito da quel suo solito gesto lanciandogli però un sorriso amichevole, si avvicina al mio orecchio per parlare a tono alto per sovrastare la musica “Comunque, invece che stare qui a bere tutto solo non hai ancora trovato nessuno di interessante?” quasi mi strozzo con la saliva al pensiero di quella visione avuta poco prima e mi metto a farfugliare parole sconnesse che fanno di nuovo partire il mio amico in una risata davvero assordante nonostante la forte musica.
“Qualcosa ho visto ma non so se è stato l’alcool” ridiamo di gusto insieme e Hobi scuote la testa per poi trascinarmi giù dallo sgabello che è stato il mio fedele compagno fino a quel momento, mi spinge in un iprovvisato trenino tra me e lui in mezzo alla pista da ballo, ci mettiamo a ballare vicini e forse finalmente posso liberami un po’ dal peso di questa stressante settimana e dalla sensazione pesante che mi si è formata all’altezza del petto dopo quello strano incontro di sguardi che ho avuto o nella mia testa o nella realtà, non lo so davvero, ho ancora la sensazione di avere quegli occhi infiammati addosso infatti provo a guardarmi attorno ma proprio io quel ragazzo non lo vedo da nessuna parte.
[…]
Si è fatto molto tardi mi sento molto alticcio e accaldato smetto di ballare e richiamo l’attenzione dei miei due amici, Nam si è unito a noi dopo un oretta dalla sua scomparsa tra la folla, Hobi è completamente ubriaco e non mi presta molta attenzione, Nam invece è il più sano dei tre, lui è il nostro autista quindi si è trattenuto nel bere, mi viene ancora da ridere al ricordo di come ha vinto questa opportunità mettendo su una smorfia di disappunto proprio perché aveva perso al gioco sasso-carta-forbici, gli chiedo di tornare a casa, ancora dondolando leggermente per la musica mi dà un segnale affermativo alzando il suo pollice verso l’alto questo però viene preso fulmineo da Hobi che cerca di morderglielo, scoppio a ridere per la scena tra i miei amici e Namjoon prontamente lo scansa spingendolo via con il palmo aperto della mano sulla fronte lo allontana così dal suo pollice e lo guarda severo mentre l’altro scoppia a ridergli in faccia .
Dobbiamo trascinare di peso Hobi fuori dal locale usando anche un po’ di forza, è davvero impertinente quando è ubriaco, non che da sobrio cambi molto, una volta fuori l’aria fredda mi colpisce il volto come un pugno, rabbrividisco e mi stringo nella giacchetta di pelle guardandomi in giro annoiato, Nam fruga nelle sue tasche cercando le chiavi della macchina e Hobi saltella di qua e di là girando attorno alla macchina, sorrido nel vederlo, Namjoon un po’ meno “La vuoi piantare?! Non riesco a concentrarmi a cercare la chiavi se continui a saltellare in quel modo e poi c’è ghiaccio a terra puoi scivolare” ecco che salta fuori il lato paterno del nostro amico, io rido “Dai Nam stai tranquillo non ha fatto nulla, per le chiavi prova nella tasca interna” Hobi gli fa una linguaccia alle mie parole e Lui sbuffa sonoramente aggrottando le sopracciglia, “Siete proprio due mocciosi” ridiamo sonoramente nel silenzio della notte mentre il nostro amico continua con disappunto a frugare in tutto il suo giubbotto, ed ecco che improvvisamente sento che torna quella sensazione di oppressione, mi sembra di essere osservato, muovo il mio campo visivo tutto intorno a me e mi scontro con i suoi occhi taglienti, quel ragazzo… è poco distante da noi che mi fissa… non era frutto della mia immaginazione quindi?!

I WANT YOUR BLOOD /Jikook/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora