Cap. 28

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                             Pov. Jimin

Canzone di sottofondo consigliata per la lettura: Only Love Can Hurt Like This - Paloma Faith

Riprendo lentamente i sensi, mi gira la testa e mi trovo legato… è buio… non ricordo assolutamente come sono finito rinchiuso in questo spazio stretto che  sembra una sorta di cassa in legno… ricordo solo che ero rinchiuso nella mia stanza come al solito e aspettavo Tae che venisse a farmi compagnia, non ho un buon presentimento… riesco a sentire i respiri lontani dei miei probabili aguzzini… ciò significa che ho di nuovo i miei poteri, tocco prontamente il collo con le mani legate tra loro e infatti non trovo il gioiello doloroso che portavo… non so se esserne felice, questo vuol dire solo una cosa… se non lo porto più lui molto probabilmente mi ha trovato rilevando la mia magia… provo a liberarmi dalle catene che mi tengono imprigionato ma non riesco a spezzarle, questo fa intensificare la mia angoscia sul mio rapitore… sa di cosa sono capace e per questo è stato previdente perché le catene sono incantate, sospiro, con un calcio però riesco ad aprire il coperchio della cassa dove sono rinchiuso e mi lascio scivolare sul pavimento freddo e sporco di questa cella in cui mi trovo,  osservo meglio la mia condizione, ho i polsi legati insieme e sono già segnati dalla forte stretta del metallo, le catene  proseguono fino ai miei piedi scalzi bloccandomi le caviglie, mi sento anche  debole dovrei bere un po' di sangue, non so per quanto ho perso i sensi... provo a scrutare tutto intorno all’ambiente per rendermi conto di come poter scappare da qui e noto che c’è una finestra con delle grate, flutto fino a lì ma appena appoggio le mani per romperle sento un improvviso dolore alle mani che mi attraversa tutto il corpo violentemente e mi fa cadere di schiena sul quel lurido pavimento in sasso grezzo, rimango un attimo intontito e mi passo i dorsi delle mani sul viso massaggiandomi gli occhi <<Fanculo… hanno elettrificato le grate>> ringhio dolorante cercando di sollevarmi leggermente da terra sui gomiti… se non fossi stato un vampiro penso che sarei già bello fritto da quella potente scarica di elettricità… sospiro di nuovo… e mi accascio a terra sconsolato rannicchiando le mie gambe al petto e abbracciandole… sono in trappola.

Sento dei rumori provenire verso la mia direzione, qualcuno sta arrivando, mi sollevo di colpo mettendomi sulla difensiva pronto a reagire e i miei occhi si colorano di azzurro intenso, la porta sbatte violentemente facendo entrare un forte fascio di luce fastidioso che mi fa portare le braccia davanti agli occhi per ripararmi, sento dei passi e poi il silenzio che viene dopo poco interrotto da una risatina sinistra che mi fa spostare le braccia e sollevare lo sguardo verso il suo proprietario e questa vista mi fa gelare sul posto… le lacrime iniziano a scendermi lungo le guance incontrollate, <<Tae… >> mio fratello è in piedi di fronte a me con un ghigno maligno sul volto e posso sentire il rumore del mio cuore che si spezza in questo momento… non risponde mi guarda con disprezzo <<Tae… cosa significa tutto questo? Liberami…>> gli dico sussurrando tra le lacrime, si avvicina fulmineo e alza improvviso le mani verso di me inchiodandomi al muro con forza stringendo la presa sul mio collo, questo dolore fisico che sento ora non è nulla in confronto a quello che sento dentro la mia anima stracciata in tanti piccoli brandelli <<Taci… cosa credevi? Che eri davvero speciale per qualcuno? Tu servi solo per la leggenda Jimin… a nessuno importa di te>> queste parole mi uccidono dentro… tutti i miei timori, le mie paure, sono diventati realtà e apprendere che anche mio fratello mi ha tradito… questo mi porta ad una consapevolezza, non voler più lottare per la mia liberà.

Forse neanche a Jungkook interessa di me davvero, in fondo sono uno schifoso vampiro lui è un mago, le nostre specie sono sempre state in conflitto… perché ho pensato che poteva cambiare qualcosa.

Taehyung molla la presa su di me soddisfatto del mio stato, poi si volta e prende una carcassa di un animale morto da poco perché è ancora tiepido lo sento perchè me lo lancia addosso con gli occhi privi di emozioni <<mangia… non sarà un granché ma bevi il suo sangue… devi durare almeno fino alla Luna Rossa… poi … potrai fare ciò che vuoi, anche lasciarti morire senza bere più… >> vedo che i suoi occhi iniziano a scintillare per mutare il colore ma lui si volta di scatto dandomi le spalle e uscendo dalla cella.

Se ne va richiudendo la pesante porta alle spalle e una volta che sono solo urlo e mi dispero in ginocchio sulla superfice fredda della pavimentazione di questo schifoso posto, nel dolore mi convinco che nessuno verrà a salvarmi, non mi importa più niente.

I WANT YOUR BLOOD /Jikook/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora