Cap. 7

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                          Pov. Jungkook


Un'altra settimana invernale è passata, siamo stati immersi nel lavoro ed io e i miei amici non ci siamo quasi praticamente visti.
Sono stati dei giorni apparentemente tranquilli però intensi di lavoro, io sono un fotografo, amo immortalare le immagini e farle mie, ne ho la casa piena, mi piace stamparle e appenderle per tutta la casa.
Oggi ho appuntamento con Namjoon e Hoseok, per questo fine settimana ho organizzato un’escursione con campeggio insieme a loro in un monte fuori città, così raccolgo anche qualche foto nella natura.

Parcheggiamo la macchina in uno spiazzo sterrato per poi scendere, faccio un respiro profondo qui l'aria é davvero pulita, spero di passare un sabato rilassante ma con un tocco di avventura insieme ai miei fidati amici di una vita. Prendo la mia attrezzatura dal baule e passo gli zaini ai miei amici così poi ci avviamo verso il sentiro che porta al ingresso del vasto bosco.
Il panorama che ci si presenta davanti è a dir poco mozzafiato, gli alberi svettano sopra le nostre teste maestosi queste eleganti conifere profumano di natura e sono pieni di aghi verde scuro, un po’ di neve non sciolta si può trovare qua e là per la boscaglia, sicuramente più in alto c'è ne sarà molta di più, e nasce in me la consapevolezza che quando saremo più in alto sarà ancora più favoloso ne sono certo e quindi mi sento libero ed elettrizzato. 

Dopo quasi un paio d’ore di cammino in salita e qualche mia sosta per catturare qualche immagine qua e là Hobi ci prega di fermarci per accamparci e mangiare qualcosa, siamo abbastanza in alto perché attraversando l’ultimo tratto di boscaglia mi si apre davanti agli occhi un panorama ampio sulla vallata sottostante e si vede anche la nostra città in lontananza, da qui è davvero uno spettacolo urbano mozzafiato, catturo tra le mani la mia reflex appesa al mio collo e comincio a scattare qualche foto per catturare questa atmosfera speciale immerso nei miei pensieri ed emozioni inizio a sentire prudere di nuovo il mio collo… quel maledetto segno non mi è ancora passato probabilmente è stato proprio qualcosa che mi ha dato allergia, Hobi emette un sonoro sospiro lanciandosi col sedere sul suo zaino per sedersi e riposarsi un momento, mi volto ad ascoltare le sue lamentele
“Ooooh…. Era ora non mi sento più i piedi, montiamo le tende voglio riposare un po’ ” Namjoon ride e gli porge una mano per farlo tornare in piedi
“Dai vieni mettiamoci subito all’opera” Poi fa segno verso di me indicandomi con un gesto del mento
“Jk per un po’ giocherà ancora con la sua macchina fotografica” io sorrido intimidito sentendomi smarcherato nei miei desideri, mi conoscono proprio bene, provo a riporre la macchina per aiutarli ma Hobi posa una mano sulla mia sorridendomi amichevolmente come solo lui sa fare “Tranquillo, vai a scattare le tue foto siamo esperti di tende anche senza di te” ridiamo tutti insieme e senza farmelo ripetere due volte velocemente mi addentro ad esplorare la radura che ci circonda lasciando alle mie spalle i miei chiassosi amici.

Ho trovato un cervo in lontananza mi chino accovacciato sulle mie gambe silenzioso e cerco di catturare più immagini possibili, sorrido soddisfatto guardando velocemente qualche scatto sullo schermo della Reflex, tornerò sicuramente a casa con un sacco di buone immagini su cui poter lavorare, improvvisamente mi pare che si sia fatto un po’ più freddo e rabbrividisco, mi gratto il collo che ha ripreso a prudere, maledetto eczema… impugno la macchina fotografica e inquadro una parete rocciosa con vicino degli enormi alberi che si trova ad una decina di metri dalla mia postazione quando dall’obbiettivo incrocio due splendidi occhi marrone scuro dallo sguardo incandescente, la mia reazione è quella di cadere indietro sul mio sedere dalla mia posizione accovacciata come se fossi stato spinto, mi sento stordito, “Ma che cazz... ho le allucinazioni anche qui nel bosco?” il mio respiro si fa più accelerato e noto due anfibi neri fermi davanti alla mia figura, ho paura a sollevare il mio sguardo ma lo faccio in maniera molto lenta facendo scorrere i miei occhi su tutta quella figura dal basso verso l’alto e sento un saluto bisbigliato in maniera seducente “Ciao”
è lui… non ci posso credere… mi sta salutando in mezzo ad un bosco… quante probabilità potevano esserci di ritrovarlo qui in mezzo al nulla??
dipinge un sorriso sulle labbra e inclina la testa da un lato scrutandomi intensamente, ha uno sguardo furbo e curioso, è la prima volta che sento la sua voce ed è bella come lui, non rispondo subito, sono impalato a fissarlo con la bocca semi aperta, si accovaccia per raggiungere la mia posizione e sorride ancora guardandomi negli occhi con i suoi taglienti, "Sei per caso muto?"
Mi chiede divertito allora provo a rispondere “C-c-ciao” ma perché mi sto comportando così… sembro sicuramente un deficiente… lui sorride mordendo il suo labbro inferiore ma questa volta in maniera tenera, “Scatti foto? Io adoro questo posto non abito molto distante” io annuisco e gli mostro la macchina fotografica, si sto proprio facendo una figura del cavolo, lui si alza e mi tende la mano per invitarmi a fare lo stesso, la osservo, è piccola con delle dita paffutelle la pelle è bianca ed è pieno di anelli preziosi, uno spicca per grandezza e porta una pietra che sembra davvero elegante, agita la mano per farmi capire di afferrarla e finalmente lo faccio, è fredda, certo qui nel bosco nel imbrunire non è caldo, provo come una scossa elettrica quando la tocco vedo che anche lui ha un piccolo sussulto e ho l’impressione che i suoi occhi per un momento scintillino, mi alzo e mi scrollo i pantaloni dal terriccio che è rimasto su di essi, poi provo a rimediare alla mia poca loquacità dimostrata fin ora “Quindi abiti qui non in città… io sono qui con dei miei amici facciamo un campeggio” lui mi guarda momentaneamente serio per poi sfoderare un altro sorriso un po’ tirato questa volta, “Mmh, sì alla mia famiglia non va molto di stare in mezzo al casino preferiamo stare più tranquilli, questi boschi sono nostri” alza lo sguardo e inspira a pieni polmoni l’aria fresca del luogo per poi guardarmi con sguardo intenso e carico di malizia, ed ecco che torna quel demonio della discoteca, batte una volta i suoi denti uno contro l’altro serrandoli sorridendo, poi li riapre leggermente e ci passa a rallentatore la lingua sopra pensieroso, lo guardo un attimo imbarazzato e le mie gambe sembrano diventare di gelatina, bene siamo finiti in una proprietà privata, riprende parola “Piacere comunque io mi chiamo Jimin” mi fa un elegante inchino e io gli sorrido e rispondo impacciato al suo inchino e alla sua presentazione “Io sono Jungkook, m-m-i dispiace essere finito nel vostro bosco se volete ce ne andiamo devo solo raggiun-” mi interrompe con il suo indice ravvicinato alle mie labbra e mi sorride lascivo si avvicina lentamente fasciato nel suo cappotto nero facendomi indietreggiare fino a quando la mia schiena non si appoggia sul tronco di un enorme albero spoglio dalle sue foglie, mi guarda intensamente negli occhi, e si lecca le labbra piene… mi verrebbe voglia di assaggiarle… ma cosa sto pensando?! Scuoto la testa come per cacciare via quei pensieri e gli sorrido poggiandogli una mano sulla spalla giusto per tenere una distanza vitale, è comunque uno sconosciuto per me… lui sembra stupirsi nuovamente ed elettrizzarsi ai miei movimenti sorride ampiamente e osserva la mia mano poggiata sulla sua spalla per poi parlare con tono basso e sensuale “Sei un essere interessante Jungkook…” io deglutisco e gli sorrido “Anche tu sei particolare Jimin…” ma cosa sto dicendo… lui in risposta ride di gusto lasciando cadere la testa indietro e portandosi una delle sue piccole mani alla bocca, noto in questo movimento alle sue orecchie degli splendidi orecchini a forma di cerchio con attaccata una piccola luna crescente, il materiale sembra davvero prezioso, mi guarda con un’espressione più tenera “Io mi definisco più singolare” poi prosegue “Godetevi la natura nel nostro bosco” fa una breve pausa pensieroso e poi riprende parola “Mmh, posso unirmi a voi? Mi stavo giusto annoiando” deglutisco e annuisco alla sua richiesta, non credo ci siano problemi per i miei amici, dopo tutto è il proprietario del terreno in cui ci troviamo non posso rifiutare e a dire la verità non voglio neanche, nota che gli guardo gli orecchini ammaliato allora li prende leggermente tra le dita delle mani giocandoci un po’ e facendo un’espressione scherzosa “Mh che c’è Jungkook vuoi derubarmi?” io abbasso lo guardo imbarazzato, forse lo stavo fissando con troppa insistenza, “Oh scusa, è che sono molto belli e sembrano davvero preziosi” lui sorride e mi guarda un attimo in silenzio studiandomi intensamente, poi schioccando la lingua sull’palato mi risponde “Mmmh in effetti non ti sbagli, sono molto preziosi… sono fatti di Rodio, questo metallo è considerato così prezioso perché è estremamente raro, è un gioiello che mi è sempre appartenuto” io lo guardo incantato, in effetti anche il suo proprietario sembra estremamente raro come quei magnifici gioielli.

                     ֍Angolo autrice֎

Questo é il mio pensiero per voi un nuovo capitolo Buona Vigilia a tutti!!!

Finalmente si sono parlati... Chissà cosa accadrà ora che passeranno del tempo insieme

I WANT YOUR BLOOD /Jikook/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora