Cap. 22

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                                      Pov. Jimin

Lo vedo scomparire improvvisamente dal centro della stanza sotto i miei occhi, si è volatilizzato, deglutisco e mi lascio scivolare lentamente contro la testiera del letto rannicchiandomi su me stesso, mi sento così strano e ho capito che nemmeno lui è umano... ma allora che diavolo è?! 

Mentre faccio questi pensieri osservo ancora il centro della stanza dove Jungkook è scomparso e la porta della mia stanza finisce di spalancarsi rapidamente, vedo entrare a grandi falcate mio fratello Taehyung guardando frenetico in ogni direzione della stanza intercettandomi poi nel mio giaciglio tra gli innumerevoli cuscini del letto, fa un’espressione spaventata e mi corre incontro abbracciandomi << Dio Jimin che hai?! Ti ho sentito urlare...>> io non rispondo, non so cosa dire, sono ancora scioccato e devo metabolizzare davvero tutto quello che è successo e a quanto pare non ero l’unico ad avere un oscuro segreto.

Taehyung vedendo il mio stato si avvicina fulmineo e amorevolmente mi cinge le braccia attorno al corpo cullandomi e accarezzandomi i capelli, poi sento che deglutisce e mi guarda spaventato << Jimin…? >> io alzo lo sguardo e lo osservo silenzioso tra le sue braccia, lui prende il mio viso dal mento tra le sue lunghe dita e lo ruota delicatamente a destra e sinistra poi rompe il silenzio con tono insicuro << Sei biondo… perché sei biondo? E il tuo tatuaggio…>> si porta una mano alla bocca e mi guarda smarrito e spaventato, io in risposta abbasso lo sguardo al pavimento e rimango esterrefatto nel apprendere questo nuovo cambiamento oltre quello del mio tatuaggio
<< Non so cosa dire …Cos’ho fatto… >> dico a bassa voce più a me stesso che a lui, che però mi sente e in risposta di colpo mi guarda severo perdendo la sua dolcezza <<Cos’hai fatto?? Jimin, parla… ora! Non vorrai aggravare la tua situazione>> sospiro, mi sciolgo dal suo abbraccio alzandomi dal letto e mi avvolgo in un abbraccio, faccio qualche passo nel centro della stanza pensieroso, sento ancora una sensazione di elettricità inspiegabile attraversarmi il corpo dalla testa ai piedi << Tae … io… non lo so… lui era qui…>>
Mio fratello si alza in piedi di scatto e mi osserva furibondo puntandomi un dito contro <<Di cosa stai parlando Jimin?? Chi era qui?! Si più preciso per cortesia!>> urla adirato, stridendo con quel modo gentile nella quale ha posto la sua domanda, tremo per il suo tono e in silenzio mi dirigo verso lo specchio ancora avvolto nel mio stesso abbraccio dentro la mia vestaglia antracite, mi osservo minuziosamente allo specchio in effetti i miei capelli sono di un biondo acceso e i miei occhi sono colorati di azzurro, dal tessuto leggero della mia vestaglia si può notare l’inspiegabile bagliore del mio tatuaggio, passo le dita tra gli orecchini che penzolano dai miei lobi continuando a parlare con me stesso <<Ha degli orecchini uguali ai miei… perché?... Yoongi magari sa di più…>> a quelle parole mio fratello si avvicina scuotendomi con forza <<Jimin ma cosa stai dicendo? Smettila subito se non vuoi finire male! Io voglio proteggerti ma tu lo stai rendendo un lavoro difficile >> molla la sua presa indietreggiando infuriato e si volta di spalle per poi sparire velocemente lasciando solo un vento freddo al suo posto.

Sospiro e mi guardo di nuovo nello specchio, faccio scivolare leggermente la vestaglia via dalla mia schiena lasciando vedere nel riflesso del grosso specchio, che possiede una grossa cornice in legno intagliata, il mio tatuaggio che sta scintillando di una luce estremamente brillante, ma poi piano piano smette di brillare per tornare al suo stato originale e i miei capelli insieme ad esso tornano neri, rimango sorpreso e passo una mano tra la mia folta chioma color pece portandomeli indietro lontano dalla fronte <<Curioso, davvero curioso, non mi è mai successo, cosa sei Jungkook… cosa mi fai? ...>> sento una strana sensazione al petto mai provata <<Perché già mi manchi? ... >>
I miei pensieri vengono interrotti dalla porta della mia stanza che viene nuovamente aperta rivelando però questa volta Seokjin, dopo aver incontrato i suoi occhi abbasso il capo senza parlare, lui mi osserva e si avvicina <<Yoongi vuole parlare con te, per favore vestiti >> lascio che una piccola risata affranta abbandoni le mie labbra poi mi volto verso il mio armadio e gli faccio segno di accomodarsi nella scelta << Prego Jin, so che lui avrà già in mente l’outfit che più lo aggrada>> lo dico con un sorriso pieno di rammarico, ormai d’ora in poi non sarò più padrone di me stesso… potrò solo portare a termine il mio compito, ciò per la quale sono stato generato, la mia stessa esistenza è legata a quella stupida profezia, io alla fine so che non conto nulla per nessuno, mi vogliono solo per la leggenda… solo quel ragazzo curioso ha mosso in me qualcosa che non ho mai provato, sensazioni che pensavo di non essere destinato a provare, mi fa sentire importante e desiderato nonostante io sia un essere dannato, sembra che gli interessi davvero di me semplicemente per quello che sono, e non per ambire alla gloria.

Seokjin ha selezionato gli abiti, una camicia rosa antico di seta leggera con una giacchetta del medesimo colore abbellita da disegni che ricordano le venature del marmo in toni più scuri ed un pantalone abbinato, sento che li appoggia delicatamente sul materasso e si ferma a fissarmi in silenzio, io non voglio voltarmi e continuo a giocare con il cordone della mia vestaglia con lo sguardo basso su di esso <<Jimin… ti prego di vestirti e di non far aspettare Yoongi, lo dico per te>> mi volto di scatto e afferro la camicia perfettamente piegata e mi lascio scappare uno sbuffo indispettito, inizio a far scivolare la vestaglia sulle mie spalle poi mi volto a guardare Seokjin <<Che fai, vuoi guardare? Lasciami solo per favore…>> lo vendo un attimo titubante sulla mia richiesta ma io aggiungo con tono spezzato dalle lacrime <<Ti prego… va via>> mi accontenta facendo un piccolo inchino e aggiungendo <<Ti aspetto qui fuori>>.

I WANT YOUR BLOOD /Jikook/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora