Pov. JiminCammino tra i lunghi corridoi del nostro castello seguendo Seokjin che mi fa strada in religioso silenzio, arriviamo di fronte alla porta della camera da letto di Yoongi, si blocca di colpo, alzo lo sguardo confuso verso il mio accompagnatore <<Non mi aspetta nel suo studio?>> Chiedo con tono incerto, Jin non mi risponde, mi fa cenno di entrare allora abbasso di nuovo lo sguardo e lo faccio.
Entro silenzioso osservando intorno, la porta si chiude delicatamente alle mie spalle, la stanza è in penombra illuminata solo dal fuoco del focolare acceso insieme a qualche candela sparsa qua e la, il letto è perfettamente sistemato come l'enorme libreria maniacalmente ordinata, i miei occhi si fermano improvvisamente su di una figura seduta con il busto semi sdraiato ed immobile sul grosso pianoforte a coda presente nella stanza, vicino a lui a terra vedo qualche spartito sparso qua e la disordinatamente, qualcuno è scarabocchiato, una scena che stona con il resto della stanza, riconosco benissimo quella sagoma e mi avvicino titubante in silenzio evitando di schiacciare i fogli tristemente solitari al suolo, Yoongi mi dà le spalle, schiaccia qualche tasto del pianoforte con le sue lunghe dita affusolate rilascia nel ambiente una melodia malinconica che ascolto in silenzio poi si alza e attizza le calde fiamme che danzano all'interno del camino rilasciando scintille arancioni e rosse sotto ogni suo gesto allo scoppiettare della legna smossa dal attizzatoio, sospiro e mi porto più vicino a lui <<Mi cercavi?>> lo dico in un sussurro tenendo la testa china al pavimento, so che già sa perfettamente che sono all'interno della stanza, si volta di scatto guardandomi, alzo lo sguardo e vedo nella penombra che i suoi occhi mutano colore, mi sorride tirando il più dolcemente possibile le sue sottili labbra rosee e poi sussurra <<Stai davvero bene così Jimin... Sei, si insomma, sei davvero bello...>> inizia ad avanzare nella mia direzione e in una frazione di secondo me lo trovo davanti a pochi millimetri di distanza, rimane in silenzio a fissarmi, sento il suo respiro accarezzarmi la pelle da quanto è vicino, io imbarazzato abbasso lo sguardo al pavimento, sento la sua mano accarezzarmi il viso delicata, deglutisco nuovamente imbarazzato ma immobile, con il suo indice sfiora le mie carnose labbra soffermandosi qualche momento di più e continuando a fissarmi, poi leggero sfiora il mio zigomo giallognolo in via di guarigione, mi ritraggo leggermente a quel contatto e lui in risposta toglie di colpo la mano dalla mia faccia come se fosse stato scottato, il suo visto si fa serio e mi fa segno di accomodarmi accanto al fuoco su una graziosa poltroncina smettendo di fissarmi <<Sappi che non mi piace trattarti male Jimin… ma lo sai… sei una tale peste…>> mi scappa una leggera risata amareggiata e non gli rispondo, lo supero e vado a sedermi sulla morbida poltrona indicata da lui poco prima, accavallo le gambe fissando il fuoco, lui fa lo stesso sedendosi di fronte a me tornando in silenzio ad osservarmi abbandonandosi sullo schienale, questa cosa mi mette nuovamente a disagio e mi sento infastidito tant’è che cerco di tagliare corto per abbreviare la mia permanenza in questa stanza << Puoi smettere di fissarmi? Cosa vuoi Yoongi?>> lui non risponde, fa una piccola risatina silenziosa probabilmente per la mia solita impertinenza, si accende una sigaretta vedo l'accendino scintillare nella penombra, se non fosse un vampiro probabilmente questo vizio lo avrebbe già ucciso da tempo… inizia ad inspirare il velenoso fumo portando il suo sguardo al fuoco , è attratto da questo elemento, in fondo lo caratterizza, bello e affascinante ma tremendamente pericoloso e distruttivo.
Gioco con i miei orecchini imbarazzato da questo silenzio che finalmente interrompe <<Hai presente quando vorresti che una sinfonia fosse tua ma purtroppo appartiene a qualcun'altro?... La puoi ascoltare la puoi riprodurre... Ma non ti apparterrà mai...>> Lancia la sigaretta quasi finita nel fuoco e mi guarda con il suo sguardo tagliente e leggermente malinconico, il mio cervello non vuole comprendere a fondo il significato di queste parole ... lui per me è un fratello... provo a sostenere il suo sguardo ma poi lo distolgo velocemente tornando di nuovo al fuoco della stanza, lui sorride tristemente nella penombra <<Jimin... La congrega voleva vederti… io mi sono rifiutato al momento con delle scuse, il gioiello che porti non gli permette di rintracciarti, per quello è importante che lo indossi…>> parla mentre io contino a non guardarlo... << Jimin… la Luna rossa dovrebbe arrivare presto e Jinho si è fatto avanti per reclamarti…>> a queste parole mollo i miei orecchini con la quale stavo ancora giocando e stringo immediatamente i miei pugni portandoli sulle mie cosce, tremo dentro di me silenzioso, guardo in basso non mi va ancora di guardarlo in faccia perché sento che alcune calde lacrime senza il mio permesso rigano le mie guance << Ti prego… tutti ma non lui…>> dico tra i denti cercando di non far spezzare la mia voce, Yoongi sospira e porta il suo sguardo tagliente di nuovo su di me <<Lui può. Al momento è a capo di tutte le congreghe… è già uno tra i più forti, sai che non aspetta altro che diventare Re Vampiro… e se dovesse trovarti… >> mi alzo di scatto e inizio a sbraitare contro di lui << Sono stufo!!! Io non voglio nessuno di voi… io voglio solo essere libero…>> vedo momentaneamente un po’ di compassione in lui nei miei riguardi ma poi torna di nuovo con il suo sguardo serio e privo di emozioni e io mi ributto sulla poltroncina di peso <<Jimin… io per te sarei l’opzione meno terribile… questo volevo dirti… anche se dovrei disobbedire agli ordini della congrega… io… potrei così tenerti al sicuro… >> mi asciugo le lacrime e il naso con il dorso della mano e non gli rispondo, poi in un momento di coraggio e forse stupidità provo a chiedere di più sulle mie curiosità <<Perché vuoi tenermi lontano da Jungkook? Cos’ha di così speciale? Non credo lui sia umano...>> lo vedo improvvisamente cambiare espressione diventando davvero adirato e con gli occhi neri si alza di scatto e mi spinge con forza sulla poltrona tenendomi per la gola con una mano e stringendo il gioiello al mio collo <<Che Cazzo c'entra lui adesso?? Mi sembra di essere stato chiaro a riguardo!!! Sei diventato per caso Stupido Jimin??!>> cerco di spingerlo lontano da me perché quella pressione mi fa mancare il fiato, sarò forte ma il dolore lo sento comunque, non riesco a spostarlo e mi sembra di star perdendo i sensi, inizia a girarmi la testa e mi sento debole, improvvisamente lascia la presa ringhiando, si allontana velocemente da me dandomi le spalle.
Boccheggio affannato rannicchiandomi con le gambe sulla poltrona guardandolo impaurito, lui non mi dirà mai nulla, infatti cambia discorso << Jinho ti cercherà Jimin… e se dovesse trovarti spero che io e i tuoi fratelli saremo abbastanza per poterti proteggere… lui con te non sarà affatto gentile… >> non dico niente mi rannicchio sempre di più nella poltrona non voglio che quell’essere spregevole mi trovi… e so che alla fine il piano di Yoongi di diventare Re al suo posto per me sarebbe meglio, anche se io non desidero stare con lui… ma probabilmente la sua apprensione per me e i discorsi che ha fatto stasera mi fa pensare che io a lui interesso oltre la profezia… io però gli voglio bene come un fratello... se dovesse diventare tutto troppo pericoloso per Yoongi so che non potrei oppormi a Jinho non voglio che venga fatto del male alla mia famiglia.
Interrompe improvvisamente i miei pensieri angosciati <<Vattene, torna in camera tua Jimin…>> lo dice con voce brusca, so di averlo fatto davvero alterare parlandogli di Jungkook, mi alzo e mi affretto a raggiungere la porta d’uscita ma sento afferrare il mio polso con forza e questo blocca la mia corsa <<Jimin… Non nominare mai più Jungkook o dovrò prendere seri provvedimenti nei suoi riguardi, posso solo dirti che lui ti vuole fare del male e tu devi stargli alla larga>> io annuisco allibito a quelle parole e mi libero dalla sua presa per dileguarmi velocemente fuori da quella stanza.Trovo Jin sull'uscio che mi aspetta e mi riaccompagna alla mia camera, quando arriviamo di fronte ad essa prima di farmi entrare mi abbraccia forte, ricambio l’abbraccio in silenzio e mi chiudo la porta alle spalle, una volta solo mi butto sul letto e lascio che le lacrime date dal nervoso che provo e disperazione escano senza freni, urlo il nome di Jungkook a gran voce tra un singhiozzo e l’altro, non so perché, ma sento che avrei bisogno di lui in questo momento, mi sento in trappola.
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I WANT YOUR BLOOD /Jikook/
FanfictionUn incontro casuale, un'attrazione bramosa... situazioni fuori dall'ordinario e dalla sfera della razionalità, vi ho messo un po' di curiosità? Allora venite a scoprire di più affrontando questo misterioso viaggio nella mia storia, pronto per voi un...