Cap. 6

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Pov. Jungkook


Un timido sole fa capolino dalla finestra della mia stanza, mi rigiro nel letto aprendo gli occhi in due piccole fessure e li stropiccio un po’, non so nemmeno che ore sono, sento solo che ho un gran mal di testa martellante e un leggero pizzicore al collo come una sorta di solletico, mi gratto in quel punto alzando le spalle, mi avrà punto qualche maledetto insetto ce l’hanno sempre con me…
suona improvvisamente il campanello di casa, sbuffo sonoramente nascondendo la testa sotto il cusino cercando di fermare questo suono che rimbomba fastidioso nella mia testa in maniera esagerata, finalmente smette, ma poi sento il mio cellulare incominciare a suonare insistentemente.
Lo cerco a tentoni sul comodino senza neanche guardare mantenendo la mia posizione di prima, lo porto all'orecchio e rispondo solo con un grugnito, mi rendo conto solo dopo che forse è stato fuori luogo non sapendo di chi si tratta.
Sento dall’altra parte dell’apparecchio una piccola risata
“Ehi, Bell’addormentato!!! Vieni ad aprirmi che è da dieci minuti che sono qui fuori a bussare” riconosco il tono del mio amico Nam e muggisco in risposta, provando ad alzarmi dal mio caldo letto a fatica e nel frattempo sento che gli causo una sonora risata, lo immagino anche, starà scuotendo la testa.

Faccio scattare la serratura inserendo il codice d’ingresso del mio appartamento, ma non apro la porta, mi butto direttamente sul divano a peso morto e aspetto che entri da solo, lui sbuca con la testa all’interno guardandosi in giro per poi sgusciare completamente dentro frizionandosi le mani ripetutamente per poi esortare di spalle mentre toglie il cappotto e le scarpe “Fa un freddo oggi fuori!” si gira verso la mia direzione e rimane un attimo in silenzio, sento che mi sta osservando anche se sono con la faccia sprofondata nel cuscino del sofà a pancia in giù, poi aggiunge “Guarda, non mi esprimo sul tuo stato comatoso… ti faccio il rimedio della nonna per la sbronza, ne hai bisogno” io ridacchio avvolgendomi nel mio plaid verde acido del mio divano e gli rispondo
“Oddio per un momento pensavo volessi farmi la colazione, e sappiamo tutti che la cucina non è il tuo forte” lui si ferma sui suoi passi alzando il dito medio nella mia direzione mentre io contino a ridere, so che non è davvero arrabbiato, noi ci punzecchiamo spesso, lui è davvero il migliore.

Torna dopo una decina di minuti con un bicchierone colmo di un liquido dal colore molto discutibile, ha addirittura qualche bollicina bianca sulla superfice, lo guardo implorante ma lui me lo sventola sotto il naso incitandomi a berlo “Meglio che lo bevi in un colpo solo Jk fidati… tolto il dente tolto il dolore vedrai tornerai come un fiore” io sbuffo poco convinto lui prosegue il suo discorso mentre butto giù quell’intruglio maleodorante e ovviamente da un gusto orrendo “Comunque non ti avrei preparato la colazione ma la merenda ormai sono le 15:00” mi sorprende apprendere l’orario ma alla fine ero troppo cotto stanotte dopo l’uscita e dopo quell' incubo che ho avuto che é ancora così vivido nella mia testa… giusto, dovrei parlare con il mio amico.

Mentre io penso e ripongo il grosso bicchiere sul tavolino Namjoon si avvicina e mi sposta la coperta dal collo guardandomi aggrottando le sopracciglia “Ma cosa ti sei fatto qui?” indica il punto dove sento solletico con il suo grosso indice, io alzo le spalle “Non so mi prude mi avrà morso qualche insetto come al solito lo sai che c’è l’hanno con me quei maledetti” lui scuote la testa pensieroso “Mah… sembra più un irritazione” sfrega la mia pelle con le dita “Ha una forma strana ricorda un cuore stilizzato” sorride alla sua affermazione io continuo a guardarlo pensieroso ricoprendo la parte con la mia coperta lui riprende parola distratto “Beh, Sappi che non vinci contro Hobi, è lui ad essere più odiato dagli insetti... lo sai che pensa davvero che siano in combutta contro di lui” ci mettiamo a ridere sonoramente e mi tira una pacca sulla coscia “Vai a farti una doccia ti aspetto qui” annuisco e mi dirigo con il plaid ancora sulle spalle verso il mio bagno e lui si accende la Tv.

Chiudo la porta alle spalle e mi fiondo allo specchio per guardare il collo, ha ragione c’è una sorta di eczema sulla pelle, sembra quasi come se qualcuno ci abbia disegnato… deglutisco… al ricordo del mio sogno… sarà stato un ragno e basta, oppure ho toccato qualcosa di irritante ieri sera, questo è quello che mi dico mentalmente entrando sotto il getto di acqua bollente pieno di dubbi.

֍Angolo autrice֍

 Salve gente ☺️, questo é un breve capitolo di passaggio per far capire le sensazioni e i dubbi che iniziano a minare la razionalità del nostro Jungkook, vedremo cosa succederà in seguito! A prestissimo!!!


I WANT YOUR BLOOD /Jikook/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora