Cap. 12

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                          Pov. Jungkook
                           (⚠️Smut⚠️)

Sento qualcosa che mi strattona e mi desta da un sogno molto strano che stavo avendo, provo ad aprire i miei occhi che sembrano di una pesantezza inspiegabile, mi sento confuso ho una spiacevole sensazione di vertigine, abbasso il mio sguardo sfocato e riesco ad inquadrare la mia mano destra, vedo che stringo in essa la bottiglia di Whisky completamente vuota, provo ad osservare l’ambiante attorno a me per cercare di scoprire dove mi trovo, mi rincuora capire che sono dentro la tenda montata dai miei amici, mi trovo nel sacco a pelo, non ricordo assolutamente però come ci sono arrivato, probabilmente sono completamente ubriaco vista la bottiglia vuota nella mia mano, ma improvvisamente ricordo che ero in compagnia di quei due ragazzi della quale non sapevo quasi nulla se non che sembravano due modelli, a questo punto mentre percorro questi pensieri in maniera rallentata vista la mia situazione attuale, noto una mano che non mi appartiene poggiata sul mio addome, una mano piena di anelli argentati a parte uno ornato da una grossa pietra nera, sembra proprio preziosa, faccio scorrere il mio sguardo arrivando al braccio e salendo fino alla spalla per poi essere risucchiato dentro quegli occhi profondi che mi guardano famelici, sembrano quasi azzurri ma non credo di essere pienamente attendibile in questo momento, capisco a chi appartengono e mi viene istantaneo deglutire rumorosamente, provo a parlare ma lui prontamente mette un indice davanti alla mia bocca per zittirmi, si fa più vicino sorridendo con malizia e ricominciando a fare passare la lingua tra i denti e labbra in una danza che mi manda fuori di testa, avvicino la mia mano al suo viso e gli poso una carezza sulla guancia che trovo particolarmente fredda ma molto morbida sotto il mio tocco, lui smette momentaneamente le sue azioni nei miei confronti e mi osserva incuriosito, credo di averlo stupito nuovamente, viene incontro alla mia mano schiacciando di più la sua guancia su di essa e iniziando a fare una sorta di fusa ad occhi chiusi beandosi di questo contatto, inaspettatamente azzera la nostra breve distanza ed incomincia a baciarmi bramoso, giuro che mi è sembrato di sentirlo ringhiare ma sono talmente ubriaco, eccitato e confuso che non sono più pienamente nel controllo delle mie volontà e dei miei pensieri, le nostre lingue si scontrano ed al contatto sembrano scottare come un incendio che divampa famelico, si rincorrono, si cercano e non vogliono darsi un attimo di tregua come se non aspettavano altro che questo momento, non ho mai provato nulla del genere, le sue labbra sono molto morbide ed invitanti e i suoi denti, a volte, li sento pungere sulle mie.
Ribalto le nostre posizioni e lo porto sotto di me, incomincio a sfilargli il maglione, lui mi osserva compiaciuto e sorride soddisfatto, la pelle che lentamente si rivela alla mia vista è candida e bianca come la neve, è perfettamente liscia e morbida ma inaspettatamente fredda proprio come quella precipitazione atmosferica, noto in quel candore il tatuaggio sulla schiena che avevo intravisto il primo giorno e lo faccio voltare incuriosito, sotto i miei occhi si presenta un disegno nero che rappresenta il ciclo lunare, parte dalla base del collo e percorre la spina dorsale fino a metà schiena, mi assale una sensazione di eccitazione incontrollata e faccio passare la mia lingua su tutta quella parte di pelle disegnata senza pensarci troppo, Jimin in automatico inarca la schiena portando indietro la testa ansimando vicino al mio orecchio per poi girarsi e guardarmi con gli occhi più sensuali che io abbia mai visto in vita mia.

Comincio ad esplorare quel corpo ancora sconosciuto alle mie mani, accarezzo la sua pelle e la bacio non avendone mai abbastanza, lui si lasica scoprire guardandomi altezzoso poi sibila tra i denti con un’espressione mista tra il serio e l’eccitato <<Umano ti piace ciò che vedi, Mh? Sei fortunato, perché stasera ti lascio l’opportunità di toccare senza ripercussioni finali>> non presto particolare attenzione alla frase mi perdo solo nel primo pezzo e annuisco sopraffatto dalla sua sovrannaturale bellezza, fa entrare la sua mano all’interno dei miei pantaloni prendendo tra le sue dita il mio membro paurosamente eretto per colpa sua, si lascia scappare una risata mista tra divertita e beffarda <<Mmmmh Jungkookie… sei un esemplare curioso ma abbastanza prevedibile…>> io mi limito ad annuire di nuovo, non comprendo a fondo i suoi sproloqui… forse sa di essere tremendamente bello e quindi conosce l’ascendente che può generare nelle persone, inizia senza preavviso a muovere la sua mano sulla mia erezione facendomi provare un esplosivo ed estremo piacere, mantiene sempre la sua espressione beffarda mentre esegue il suo lavoro, si china sul mio collo e sento di nuovo quel bruciore la sua lingua si è appoggiata alla mia pelle e ne traccia come nel mio sogno un disegno, io mi sento perduto e sopraffatto nel piacere, mi lascio andare arrivandone all’apice.


Jimin si solleva lievemente e mi osserva soddisfatto lasciando la presa sulla mia intimità per poi osservare il segno sul mio collo noto che si fissa in quel punto più del dovuto, ringhiando sopraffatto da un improvviso desiderio a me sconosciuto <<Mmmh bravo Biscottino… ora potrai ricordarti di me per un’po’, adesso tu sei mio, ora, fai il bravo, piccolo ribelle, non opporre resistenza e lasciati andare al mio incanto. Sei fortunato per oggi non ti farò del male>> sono confuso mi sento smarrito, ho l’impressione che i miei muscoli stiano diventando molli e non seguano più le mie volontà, non mi piace questa sensazione, provo a parlare ma le parole mi muoiono in gola, lui affila di più il suo sguardo usando più insistenza nel osservare la profondità dei miei occhi, ho la percezione che riesca a penetrare fino dentro la mia anima e ai suoi anfratti più nascosti, intuisco che ci siamo imbattuti in una immaginaria lotta su chi vuole prevalere sull’altro, e vorrei davvero prevalere per scacciare questa sensazione angusta e provare a reagire di nuovo, ma i suoi occhi sono talmente taglienti che ora sento quasi dolore a tenerli nei miei.
Quando ormai cedo inerme sotto questa pesante pressione mentale sento le forze mancarmi e in questo momento lo percepisco sorridere compiaciuto intuendo la sua vittoria su di me, lascia un leggero bacio a stampo sulla mia fronte mentre sto cadendo in uno stato di oblio, sento un sussurro in lontananza quasi impercettibile della quale non capisco se è solo frutto del mio stato o le mie orecchie stanno captando correttamente queste parole <<Ooooh Jungkookie… sei un osso duro… non hai idea in cosa ti sei cacciato>> poi, solo silenzio e il Buio improvvisamente mi circonda.

I WANT YOUR BLOOD /Jikook/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora