4: Vincoli

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Solo un sospiro sfuggì dalle labbra socchiuse di Izuku. I suoi piedi si trascinarono all'indietro, spingendo la sua schiena fino a aderire completamente all'enorme vetrata. I suoi occhi erano sbarrati e il suo respiro a malapena si sentiva; quell'odore pungente lo fece sentire strano, tutto in quello sguardo lo faceva sentire così. A malapena riuscì a trattenere un affanno nell'incrocio con quegli sottili occhi cremisi che lo scrutavano nella penombra dell'atrio.

La gente passava in mezzo a quella scena avvolta in un denso strato di confusione per Izuku. Il verde si sentì improvvisamente con le gambe deboli, come se il solo percepire di nuovo quell'aroma pungente avesse risvegliato qualcosa in lui ormai dormiente.

I suoi occhi si muovevano sulla imponente corporatura mascolina. Notò la camicia nera aderente simile alla sua, la cravatta indossata in modo al quanto incasinato e i contorni di un perfetto corpo allenato duramente. Non si rese nemmeno conto di star salendo lentamente con lo sguardo.

Passò dal colletto succinto alla clavicola arrossata e sudaticcia, poi salì ancora, fino a soffermarsi sulle labbra sottili, anch'esse socchiuse. Poté osservare quei lineamenti marcati degli zigomi e quei ciuffetti biondi che formavano le, quasi invisibili, fossette. Poi ritornò agli occhi penetranti che esaminavano il suo corpo con lentezza, dal basso all'alto.

Entrambi si esaminavano a vicenda, cercando di trovare qualcosa che fosse cambiato dall'ultima volta che si erano visti, ma tutto sembrava regolare, come se non fosse veramente passato un anno intero.

«No. Non esattamente.» Izuku prese coraggio rispondendo alla domanda ironica che aveva sentito pronunciare prima da colui, che ancora faticava a credere che fosse Katsuki. «Com'è la Russia? Ti sei divertito, immagino.» Izuku guardò in basso, storcendo il naso. Le parole che gli uscivano dalla bocca erano fredde e distaccate, con un tocco di amarezza che non mancava mai.

Incrociò le braccia al petto.

«Tck, come se avessi avuto il tempo per fare un tour.» Izuku vibrò come una foglia; le sue dita strinsero il suo avambraccio non appena le sue orecchie udirono per l'ennesima volta la sua voce. «Sai bene che non sono qui per parlare della Russia, Deku.»

Non ci riusciva. Era certo di farcela, si era preparato a quell'incontro. Si era persino scritto le domande che voleva fare su un foglietto, ma ora era come se tutto stesse bruciando fra le sue mani. Ed esplodeva come il sudore che Katsuki poteva far detonare. Quel nomignolo. Quel nome con cui la gente si rivolgeva a lui, pronunciato da quella voce, gli faceva sempre quello strano effetto. E si morse il labbro inferiore, dando la colpa all'alcol che aveva ingerito. «Ti... va di parlarne? O preferisci rimanere lì a tremare come un ebete?» Istintivamente, gli occhi sbarrati di Izuku si alzarono, e l'istinto di buttare fuori ciò che sentiva di dire gli attraversò tutto l'addome. Spalancò le labbra, ma ciò che ne uscì fu solo un verso strozzato.

«Ah?» grugnì Katsuki, inserendo le mani in tasca e avanzando solo di qualche passo, riducendo di poco la distanza tra di loro.

«Sì. Certo, solo... ti andrebbe di seguirmi altrove?» balbettò a malapena Izuku, allungando il braccio verso un tranquillo soggiorno lussuoso all'angolo dell'atrio. Katsuki non sembrò obiettare a tale idea e, con un cenno di intesa, finì per inseguire il verdognolo fino ai divanetti color fuoco.

Il soggiorno era avvolto da un'atmosfera di eleganza discreta. Le pareti rivestite in tessuti pregiati e i mobili dalle linee raffinate si fondevano armoniosamente. Luci soffuse completavano l'ambiente, creando un'aura accogliente e riservata. Izuku si sistemò su uno dei divanetti, tenendo le gambe unite e i palmi sopra le ginocchia, mentre Katsuki si sedette di fronte a lui su una poltrona. La sua posizione, seppur sgarbata, sembrava adattarsi con disinvolta eleganza all'ambiente circostante: le gambe divaricate, la mano posata sull'interno coscia, il corpo spalmato sullo schienale e la testa appoggiata sul palmo dell'altra mano.

𝐹𝑖𝑒𝑟𝑦 𝐽𝑜𝑢𝑟𝑛𝑒𝑦 //𝐵𝑎𝑘𝑢𝑑𝑒𝑘𝑢// ~[Omegaverse]~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora