1: Dynamight

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«Signor Deku, buon pomeriggio»

Le labbra di seta si unirono in un'unica linea curva.
I canini si impiantarono nel labbro inferiore in un sibilo sconfitto.
Il capo delle forze dell'ordine si grattò la folta barba, sospirando, nel osservando il ventenne davanti a sé, crogiolarsi in un rimorso fin troppo evidente.
«È la quarta volta che viene nel mio ufficio in questo mese, suppongo che stia passando un momento difficile... In fondo non ha ancora trovato il proprio partner»

L'ambra uscì da sotto gli occhiali rettangolari, soffermandosi sull'espressione del Hero davanti: le sopracciglia corrugate e gli occhi intrisi di un luccichio quasi impercettibile lo scrutarono nel fitto silenzio che li circondava...
Il quarantenne sospiro giocherellando con il distintivo che portava sulla camicia azzurrina.
«Il Calore è in ritardo, tutto qui.»
«Crede che tutto questo passerà miracolosamente? Ho visto numerosi Hero entrare nel mio ufficio...ma mai nessuno è tornato una seconda volta.»

Izuku fu interrotto dal uomo, che sfogliando alcuni fascicoli arrivò al suo, osservo le lettere di inchiostro nero, che caratterizzano il nome e cognome dell'Hero. Izuku, si torturò le mani incerto sul respirare in quel silenzio che rendeva amplificati i più piccoli respiri.
Tuttavia decise di rispondere a tono.
«Vorrà dire che non ha mai avuto un Omega quì.»
Gli rispose con un tono freddo.

L'uomo alzò il sopracciglio seguendo la risposta di Izuku con un'espressione che dava per le lunghe.
«Non sono una clinica. Il mio compito è quello di darti delle missioni che molti dei miei agenti non possono eseguire, e magari informare un buon medico per la tua situazione. Tuttavia mi è stato detto di fare l'impossibile per aiutarti.
A quanto pare la gente ti adora...»

«Cosa vuol dire? Se la gente mi adora, non significa nulla. Prendo i bloccanti per l'odore ogni mattina! Vuole sapere la mia situazione? Sto bene...non capisco il bisogno di tali visite per un ritardo.»
La mano ruvida passò sui riccioli verdi, tirandoli all'indietro, liberando finalmente i due sottili occhi tondeggianti, dalla patina scura dell'ombra. Il quarantenne sospirò grattandosi dal nervoso il cerotto bianco che copriva la zona in carne poco sopra la clavicola.

«Non si tratta solo di un ritardo, Signor Deku. Finora nessun Omega si è spinto fino ai suoi livelli: ha superato la classifica ed è fra i primi dieci, i miei complimenti, ma vede...nell'agenzia dove lei è il proprietario sono stato informato innumerevoli volte dei suoi crolli emotivi e persino di sbalzi ormonali qua e là.»

Izuku si sentì togliere le parole di bocca. Guardò l'uomo con un espressione colpevole e presa alla sprovvista. Poi sibilò un imprecazione chiudendo le mani a pugno.
«Un Quirk come il suo non potrà mai passare inosservato. Se si fa prendere da certe debolezze, sarà veramente difficile assegnare incarichi prestigiosi.»

«Non sono debolezze.»
«Non sono neanche buone notizie

Il silenzio calò e nessuno dei due si azzardò a parlare. I documenti vennero sfoglianti con una lentezza da far appassire ogni fiore che contornava l'immenso balcone esterno; visibile da dietro le grandi e robuste spalle del quarantenne.
L'uomo si fermò togliendo gli occhiali in un gesto di riflessione.

«Va bene tutto. Consigliatemi più farmaci, dei giorni di riposo e magari qualche sessione di yoga in più..farò tutto.»

Izuku fu il primo ad aprire bocca sparando a raffica parole senza senso, in cerca di una via di fuga in quella situazione così imbarazzante.
Ma il capo delle forze dell'ordine lo interruppe quasi subito.

𝐹𝑖𝑒𝑟𝑦 𝐽𝑜𝑢𝑟𝑛𝑒𝑦 //𝐵𝑎𝑘𝑢𝑑𝑒𝑘𝑢// ~[Omegaverse]~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora