10: Sei un Idiota.

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[Katsuki]

Continuai a ripensare a ciò che Kirishima mi aveva detto ben un'ora fa, mentre mi addentravo nel lungo corridoio che mi avrebbe condotto all'ufficio del Nerd. Era in ritardo e non rispondeva al telefono, come se fosse scomparso nel nulla in un dannato secondo. Accelerai il passo, spintonando un apprendista pur di farmi spazio in quel stretto e puzzolente corridoio. Ogni secondo di attesa mi faceva bollire il sangue. Arrivai alla porta in vetro e la aprii senza neanche bussare. Entrai nell'ufficio e scrutai attorno con circospezione, cercando quel dannato Deku negli oscuri angoli di quell'ufficio stranamente in ordine.

Una voce mi chiamò e non potei fare a meno di sibilare un sospiro snervato.

«Bakugo, non ti aspettavo, non sei neanche sull'agenda di Midoriya.» puntai i miei occhi su Icyhot seduto sulla enorme sedia da ufficio, mentre rovistava tra le scartoffie di Deku. Di fronte a lui sedeva Faccia Tonda, anch'essa sorpresa di vedermi.

Alzai gli occhi al cielo avvicinandomi a loro prima di stravaccarmi su una sedia libera, aggrottando le sopracciglia verso il basso. «Tck, non ho bisogno di una fottuta prenotazione per entrare qui. Dov'è Deku? E perché ci sei tu al suo posto?» lo investii di domande, avvicinandomi con il busto e osservando il suo volto pallido e l'espressione pacata.

«Midoriya ha chiesto una settimana di ferie per motivi personali. Non dovresti, beh, essere già in ronda?» strinsi i pugni, digrignando i denti.

«Non crederti superiore a me, sono qui per Deku, non per sentire le tue ramanzine.» gli puntai il dito contro, con un ghigno divertito, sfidandolo con lo sguardo, mentre lui, con atteggiamento disinvolto, abbassava le scartoffie sospirando profondamente davanti alla mia faccia. Sentii una leggera pressione sulla spalla e mi voltai: Faccia Tonda mi guardava con evidente preoccupazione, porgendomi il suo telefono.

Lo guardai attentamente e mi resi conto solo in quel momento che si trattava di una chat tra lei e il Nerd.

«Izuku mi ha scritto questa mattina. È un messaggio scritto piuttosto male e sicuramente fatto in un momento di panico, non gli ho risposto subito, era troppo presto.» la sua parlantina si fermò con un sospiro e per poi proseguire «Gli ho inviato più di 5 messaggi, ma non risponde. Sono però riuscita a capire la sua richiesta.» mi spiegò, lasciandomi l'apparecchio tra le mani in modo che potessi leggere.

Iniziai a leggere il primissimo messaggio di Deku. "He bjsegnp di une swttimans dj rjjpose. Non mi swnte bene." Era scritto con una grammatica da bambino di terza elementare, ma in ogni parola incomprensibile sentivo qualcosa che mi stringeva la gola come un nodo. Deglutii, squadrando Todoroki e poi passai alla ragazza di fianco a me.

«Non sei andata da lui?» chiesi, vedendo la sua espressione mutarsi in una più seria e professionale.

«Sì che sono andata, appena ho visto che non mi rispondeva più.» iniziò, prima di fermarsi un attimo per guardare quel bastardo che ora ci guardava come ad attendere una conclusione. «Ho bussato... e l'ho chiamato. Non mi ha risposto subito... e poi mi ha scritto questo.»

Allungò lentamente il dito indice sullo schermo del proprio telefono che avevo proprio in mano, andando verso gli ultimi messaggi di circa 20 minuti fa. E lentamente li lessi, anche se lei me li stava riassumendo in sottofondo.

«Mi ha scritto che è in preriscaldamento, non vuole visite da nessuno.» la sentì fermarsi per un istante recuperando con forza aria nei polmoni per poi continuare a tentoni: «Mi... mi ha chiesto le tue maglie intrise dei tuoi ferormoni

Non ero ancora arrivato a quel punto dei vari messaggi che sollevai la testa di netto, potevo solo immaginare in che condizioni ero: molto probabilmente in un misto di confusione e serietà. Le sue parole suscitavano più domande che risposte.
Lei distolse lo sguardo.
«Ha detto che ha bisogno dei tuoi indumenti. Ma vuole che glieli porti io.»

𝐹𝑖𝑒𝑟𝑦 𝐽𝑜𝑢𝑟𝑛𝑒𝑦 //𝐵𝑎𝑘𝑢𝑑𝑒𝑘𝑢// ~[Omegaverse]~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora