[Narratrice]
Lurido pezzo di merda-
Katsuki si alzò dal pavimento tossendo pesantemente, le dita che stritolavano l'angolo di un mobile mentre si faceva leva con le ginocchia per mettersi in piedi. Quanto tempo era passato? La testa gli faceva un male cane e il sangue gli annebbiava la vista, ricadendo sull'occhio sinistro fino al mento. Si sdraiò con il busto sopra quel dannato mobile, prendendosi qualche istante per recuperare l'aria persa. La sua respirazione era pesante e irregolare, ogni respiro un ringhio incontrollato. Il suo corpo tremava violentemente, l'adrenalina pulsava nelle vene come un veleno.
Si toccò poi la fronte, osservando la mano ricoprirsi di sangue. «D-Deku...» ringhiò, sentendo l'odore di Izuku nell'aria. La sua mente era in preda a un frenetico vortice di rabbia e desiderio, un ruggito gutturale risuonava nella sua gola. Il solco lo divorava, amplificando ogni sensazione e rendendo la sua aggressività quasi incontenibile. Deglutì con forza, percependo la nota dei feromoni mischiarsi con un altro odore. Un altro Alpha.
Si voltò bruscamente, inciampando e quasi cadendo di nuovo mentre si incamminava verso il centro del soggiorno, incurante di calpestare la pozza di liquido color cremisi creatasi prima. I feromoni erano così forti che si sentiva dannatamente male. Si strinse il ventre con una mano, graffiando la pelle con le unghie in un tentativo disperato di fermare il tumulto interno, fermandosi verso la rampa delle scale. Un ringhio feroce gli sfuggì dalle labbra. Il suo istinto lo spingeva a controllare cosa fosse successo, se l'Omega stesse bene, e così fece. Con passo pesante raggiunse il piano di sopra fino alla sua camera, ma ciò che trovò fu la porta spalancata.
Si affacciò, ma non vide nessuno. «Deku.» lo chiamò, guardandosi intorno come un animale che si era perso. Fu lì che sentì l'angoscia salire in gola, mugugnò tornando indietro, fermandosi di nuovo al centro del salotto, là dove l'odore di Izuku cambiava sfaccettature.
Ancora quel dannato aroma, quel dannato intruso che si mescolava ai feromoni di Izuku. Ricordò dell'uomo che lo aveva colpito, ma quello non era il suo odore. No, quello stronzo non aveva un odore così... così putrefatto. Si piegò per terra, toccando il terreno e osservando i residui di saliva, lubrificante naturale e dei pezzetti di vetrino.
Spalancò gli occhi, il suo telefono era frantumato per terra, lo schermo distrutto e con esso buona parte della cover era... bruciata? Si avvicinò, toccando l'oggetto e afferrandone una buona parte per esaminarla. Improvvisamente, i suoi occhi si ridussero a fendenti animali, le pupille che si restringevano fino a sembrare lame affilate.
«Dabi...» ruggì schifato, lanciando il pezzo contro il muro con una furia incontrollabile. Quel figlio di puttana. Si avventò contro la porta, buttandola giù con un calcio, afferrando le chiavi della sua auto dalla tasca. La sua visione era ridotta a un tunnel rosso di rabbia, ogni muscolo del suo corpo tremava per l'ira. Arrivò alla vettura e ci salì sopra, mettendo in moto verso l'unica stracazzo di persona che aveva qualche legame con quel dannato bastardo che aveva portato via Izuku da lui.
Katsuki stringeva il volante con tale forza che le nocche gli erano diventate bianche, ogni fibra del suo essere era pronta a esplodere. L'Alpha dentro di lui lo spingeva a premere sull'acceleratore.
E per una volta finalmente lo sconto, non lo bloccò. Anzi gli diede completamente le redini della situazione fregandosene altamente del fatto che stesse sfrecciando a tutta velocità nel centro di Tokyo.
La mente era annebbiata da una furia cieca, i pensieri erano solo frammenti confusi di ciò che avrebbe fatto a Dabi quando lo avrebbe trovato.----------------------------
Dopo numerosi tentativi senza risposta da parte di Bakugo, l'assenza del suo aiuto iniziò a preoccupare il team. Shoto si passò una mano tra i capelli, guardando con frustrazione il telefono ancora silenzioso.
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𝐹𝑖𝑒𝑟𝑦 𝐽𝑜𝑢𝑟𝑛𝑒𝑦 //𝐵𝑎𝑘𝑢𝑑𝑒𝑘𝑢// ~[Omegaverse]~
FanfictionQuando il pensiero si rivolge al fuoco, si evoca immediatamente la passione ardente e il calore che avvolge la pelle, con significati intrinsecamente positivi. Tuttavia, nel contesto di un "viaggio infuocato" - titolo avvincente di questa narrazione...