Il rumore della folla era assordante. Cittadini e giornalisti si accalcavano fuori dall'edificio, telecamere puntate e microfoni alzati come lance pronte a colpire. Katsuki uscì dal palazzo con passo sicuro, le spalle tese, ma il volto stranamente sereno. Il suo sguardo era fisso in avanti, oltre il mare di facce ansiose, oltre le voci insistenti che cercavano di catturare la sua attenzione.
Non c’era traccia di irritazione sul suo volto, nessun accenno di fastidio. Sembrava immerso in un mondo parallelo, distante da quella folla frenetica che ora pendeva dalle sue labbra. I flash delle fotocamere esplodevano come fuochi d’artificio, ma lui non li notava. Le guardie di sicurezza si muovevano attorno a lui, respingendo i giornalisti troppo invadenti, ma Katsuki non rallentava. Ogni passo era deciso, svelto, come se avesse una meta precisa, anche se a tutti gli altri sembrava vagare senza scopo.
Le grida dei giornalisti si mescolavano in un coro confuso: «Dynamight, può dirci qualcosa riguardo le sue ultime dichiarazioni?!» — «Sta per fare una confessione?» — Ma Bakugo non dava loro nemmeno uno sguardo. Era come se il mondo esterno non esistesse o non meritasse la sua attenzione.
Più lontano, accanto alla barricata di sicurezza, Todoroki Shoto e Kirishima Eijiro firmavano autografi. La folla di fan attorno a loro era numerosa, ma meno rumorosa rispetto a quella che seguiva Bakugo. L’attenzione era ormai tutta concentrata su Dynamight, così tanto che persino gli altri Pro Hero erano ridotti a figure di contorno. Kirishima, sorridente, firmava un autografo per un giovane fan e posava per una foto, ma non riusciva a trattenere un sorrisetto soddisfatto osservando Bakugo.
«Sapevo che ce l’avrebbe fatta, lo sapevo!» disse sottovoce, con un sorriso raggiante, mentre stringeva la mano a un altro fan.
Todoroki, con la solita espressione impassibile, firmava un quaderno senza mai distogliere lo sguardo da Bakugo. «Che idiota...» sospirò piano.
Kirishima annuì entusiasta, scompigliando i capelli di un bambino che gli chiedeva un autografo. «Finalmente, dopo tutto questo tempo, ha fatto un passo avanti. È enorme per lui.» Il suo tono era un misto di ammirazione e felicità genuina. Era sempre stato uno dei più grandi sostenitori di Bakugo, convinto che dietro quel carattere spigoloso si celasse una persona capace di grandi gesti. E ora, più che mai, ne era certo.
Todoroki alzò un sopracciglio, osservando di nuovo Bakugo, che continuava a camminare ignorando la folla attorno a lui. «Forse,» mormorò meno convinto. «Ma non posso fare a meno di chiedermi cosa stia passando per la sua testa. Non l’ho mai visto così distante.»
Kirishima scosse la testa, ancora sorridendo. «Sta solo cercando di capire come affrontare tutto questo. Ma, fidati, è un grande passo. Non abbiamo mai visto Bakugo così calmo, così... concentrato. Questo significa che tra lui e Deku è successo davvero qualcosa di importante.»
Todoroki restò in silenzio, continuando a osservare la figura di Bakugo che si allontanava. Era vero, qualcosa era cambiato in lui, ma Todoroki non era certo che fosse del tutto positivo. Non era preoccupato nel senso tradizionale, ma c’era una vaga sensazione di incertezza che non riusciva a scacciare. Bakugo non era mai stato il tipo da esitare, eppure quella calma apparente gli sembrava fuori luogo.
«Spero che tu abbia ragione,» disse infine Todoroki, firmando un altro autografo. «Perché se ci sbagliamo su questo, potrebbe finire male.»
Kirishima rise, dando una pacca sulla spalla a un fan entusiasta. «Todoroki, devi avere più fiducia in lui. Non dimenticare chi è Bakubro. Quando decide di fare qualcosa, lo fa fino in fondo.»
Todoroki gli lanciò un’occhiata di sfuggita, occhi sempre attenti, come se stesse cercando di cogliere ogni sfumatura. «Lo so,» ammise infine.
Kirishima non poté fare a meno di sorridere. «Stavolta non c’è nulla di cui preoccuparsi, te lo garantisco. Lo vedrai tu stesso.»
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𝐹𝑖𝑒𝑟𝑦 𝐽𝑜𝑢𝑟𝑛𝑒𝑦 //𝐵𝑎𝑘𝑢𝑑𝑒𝑘𝑢// ~[Omegaverse]~
FanfictionQuando il pensiero si rivolge al fuoco, si evoca immediatamente la passione ardente e il calore che avvolge la pelle, con significati intrinsecamente positivi. Tuttavia, nel contesto di un "viaggio infuocato" - titolo avvincente di questa narrazione...