Capitolo 9

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-tutto bene tesoro? Ti vedo stanco?- Tait sorrise in direzione della madre quando lo raggiunse e fu lui a colmare le distanze per lasciarle un bacio sulla guancia per salutarla.

-sto bene mamma- le disse Tait cercando di non far vedere realmente la sua stanchezza ma la donna lo guardò con un sopracciglio alzato facendogli capire che non avrebbe minimamente creduto alla sua bugia.

-tesoro...sei arrivato in ritardo, hai avuto una settimana non proprio liscia come l'olio e vedo le tue occhiaie da chilometri di distanza nonostante credo tu abbia provato a coprirle con un po' di correttore-

-è un momentaccio- sussurrò il moro -credimi non vuoi saperlo-

-Tait sono tua madre-

-andiamo lontano da orecchie indiscrete- sussurrò Tait e lui e la madre uscirono dalla sala conferenze per dirigersi verso una delle enormi piscine all'aperto presenti in quell'hotel dove in quel momento non c'era anima viva. -una settimana fa una bambina è arrivata alla mia porta chiamandomi papà-

-cosa?- la donna lo guardò tra il confuso e il sorpreso -è tua figlia?-

-no mamma- sussurrò Tait -lo sai che sono gay e poi abbiamo fatto anche il test e non è mia figlia- Tait chiuse un momento gli occhi -ma è una mia parente stretta-

-ma chi? Non hai zii quindi impossibile che sia tua cugina e...-

-mamma probabilmente papà ha messo incinta una delle ragazze con cui esce e non so per quale motivo hanno preso di mira me-

-potrebbe anche non essere tuo padre il problema-

-e chi mamma?- Tait incrociò le braccia al petto -è l'unica soluzione possibile anche perché Estelle ha gli occhi azzurri-

-quindi è da te?-

-si, ho deciso di tenerla con me per il momento perché...perché voglio capire bene come sono andate le dinamiche e perché la madre le abbia detto che io sono suo padre. Poi cercherò di incastrare papà e fargli sputare il rospo. Non ne posso più del suo maledetto comportamento-

-quindi sei in ritardo perché ti stai occupando di lei- ragionò la donna sorridendo poi al figlio -la gente ti definisce sempre egoista ma continui a smentirli anche se lo fai solo quando nessuno ti vede. Com'è la bambina?-

-sembra Nicole da piccola- non riuscì a non dire Tait -ti giuro a volte mi sembra di essere tornati a quando eravamo piccoli-

-Nicole- sussurrò la donna -potrebbe essere Nicole la madre e tu hai...-

-mamma la bambina ha detto il nome della madre e non è Nicole. Mia sorella mi odia e lo sai anche tu- aggiunse passandosi una mano tra i capelli osservando attentamente l'acqua della piscina -non credo mi rivolgerà mai più la parola-

-io sono certa che dovete parlarvi invece-

-è lei quella che se ne è ancata di casa mamma, è lei quella che ha rotto i rapporti con me perché mi crede dalla parte di papà quindi io non farò nessun passo per primo. Deve essere lei quella che si deve fidare nuovamente di me e se preferisce restare nascosta che lo facesse pure-

-sono preoccupata per lei Tait- rivelò allora la donna mentre il suo sguardo nero di adombrava.

-perché? È una donna adulta ormai, può fare le sue scelte e poi sono passati nove anni da quando è andata via di casa-

-già ma...ho fatto un sogno qualche giorno fa- disse lei dopo un po'. Era una cosa che l'aveva resa felice ma in parte l'aveva anche turbata tanto da farle venir voglia di non farne parola con nessuno ma in quel momento sentiva il bisogno di confidarsi con il suo primo figlio.

-cosa mamma?- domandò curioso Tait voltandosi per osservare la donna negli occhi.

-tua sorella. ho sognato Nicole che mi diceva quanto mi voleva bene- la donna fece un profondo respiro -che era felice della sua vita e che stava bene. Era cresciuta, era come se avessi difronte le lei di adesso e il suo sorriso era davvero genuino come i primi tempi quando la nostra famiglia sembrava ancora unita e mi ha abbracciato. È stato un abbraccio così reale che io...per un momento ho creduto di avere davvero tra le braccia la mia bambina. Quando ci siamo staccate dall'abbraccio il suo sguardo era triste anche se stava ancora sorridendo-

-Nicole non amava essere abbracciata-

-già- la donna ridacchiò -però era così reale. La cosa che mi ha lasciato più sorpresa è che si è messa a ridere dicendomi di avvisarti che ti aveva battuto su qualcosa-

-cosa?-

-non lo ha detto a voce ma si è messa entrambe le mani sulla pancia come se...come se fosse incinta-

-Nicole? Quella che odiava i bambini? Che sogno assurdo era?- Tait davvero non riusciva a capire quel sogno della madre ma allo stesso tempo comprendeva perché la donna volesse credere che fosse reale: le mancava Nicole così come mancava a lui.

-non lo so Tait, so solo che sono stata felice di vederla ma che mi ha reso anche triste perché quando mi ha salutata lo ha fatto insieme a un ragazzo che non avevo mai visto prima e aveva le lacrime agli occhi-

-cavolo mamma così mi fai star male- sussurrò Tait al quale era venuto un brivido a quelle parole.

-sono rimasta molto sconvolta da questo sogno Tait perché sembrava come volermi dire che fosse successo qualcosa di brutto e lei sembrava così vera- la donna prese le mani del figlio per poi stringerle -so che non vuoi parlare con tua sorella perché ti senti ferito dalla vostra discussione ma potresti almeno cercarla? Questo sogno mi ha davvero preoccupata e vorrei sapere che la mia bambina è al sicuro-

-mamma io...io non so minimamente dove poterla cercare e come-

-andiamo conosci tua sorella meglio di me, siete sempre stati molto legati e parlavate di tutto-

-questo non significa che i suoi interessi non siano cambiati. Gli piaceva il mare e la biologia marina ma potrebbe aver completamente cambiato idea. So che voleva fare biologia al college ma sai in quanti college potrebbe essere andata? Per non parlare del fatto che molto probabilmente avrà anche cambiato il suo nome per non farsi riconoscere. Non so davvero dove potrebbe essere mamma-

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