-io non ti sopporto più- sbottò Pim guardando male Tait mentre quest'ultimo era concentrato sul suo pc.
-non capisco cosa avrei fatto adesso di male per farti innervosire in questo modo- disse sorpreso il moro distogliendo il suo sguardo azzurro dallo schermo e posandolo su quella che era la figura del suo ragazzo anche se fu per pochissimo tempo visto che dalla cameretta aveva appena fatto la sua comparsa Estelle appena sveglia dal pisolino pomeridiano. All'inizio Tait si era preoccupato di quei pisolini ma dopo che sia Lars che Jaden gli avevano detto che era forse anche meglio che la bambina riuscisse a dormire di pomeriggio senza problemi aveva deciso di non preoccuparsi più.
-tutto bene cucciolina?- domandò il ragazzo alla bambina che annuì andandosi a sedere sul divano al suo fianco e lanciando solo un'occhiataccia veloce a Pim, che il ragazzo ricambiò in pieno, e si avvicinò ancora di più a quello che era lo zio.
-quando arriva Jaja?- domandò la mora guardando l'altro moro con occhi da cucciolo e Tait le sorrise chiedendosi per la millesima volta in quelle due settimane nelle quali Jaden era diventato ufficialmente il babysitter di Estelle come fosse possibile che la bambina si fosse affezionata così tanto. Gli sembrava davvero qualcosa di assurdo anche per il fatto che gli aveva dato un soprannome cosa che invece on aveva ancora fatto con Roan e Lars che comunque gli stavano simpatici.
-tra qualche minuto tesoro- le rispose sinceramente Tait -lo sai che è parecchio distante-
-vado in camera, avvisami quando arriva- fu il commento della mora che scese dal divano e andò nuovamente a rinchiudersi nella sua cameretta con Tait che si trovò a sospirare.
-non ti sopporta- disse poi il moro in direzione del suo ragazzo che stava guardando in cagnesco ancora nella direzione nella quale era scomparsa Estelle. Estelle che non aveva mai fatto finta di non sopportare Pim ma lo aveva reso sempre palese fin da quando si erano incontrati il primo giorno.
-e la cosa è assolutamente reciproca- rispose a tono Pim quasi finendo per ringhiare nuovamente.
-non capisco davvero questo tuo odio per lei-
-e non hai chiesto a lei il motivo? Ha iniziato quell'essere che non fa altro che chiamarti papà anche se avete messo ben in chiaro che non sei suo padre anche se siete imparentati-
-non ha iniziato lei ma tu guardandola male fin dal primo giorno e non provando minimamente a capirla-
-cosa dovrei capire? Ha letteralmente distrutto quello che era il nostro equilibrio comparendo dal nulla. Non posso più fare niente con te in questa casa perché c'è lei, non possiamo uscire se quel maledetto babysitter non si presenta e comunque tu stai in ansia tutta la serata come se quella li fosse veramente tua figlia. Dovevi lasciarla in qualche comunità e non prenderti la responsabilità di crescerla-
-Pim ora stai davvero esagerando- sbottò Tait -è una mia parente non posso davvero lasciarla a se stessa solo perché non è mia figlia. Ha cinque anni e ha bisogno di qualcuno visto che la madre ha avuto la geniale idea di lasciarla completamente da sola con me. E poi credo che lo abbia notato anche tu il fatto che ultimamente sono più tranquillo anche a lasciarla la notte e non guardo il telefono in continuazione- quella era una cosa che Tait aveva imparato a fare con il tempo ma solo e soltanto perché poco alla volta aveva capito, compreso, che poteva fidarsi di lasciare Estelle completamente da sola con Jaden anche perché la bambina con lui non faceva mai storie. Jaden stranamente era stata davvero una fortuna per lui e ogni tanto si dava davvero dello stupido per aver pensato anche per un solo momento che l'altro potesse avere qualche secondo fine come tutti gli altri ragazzi che si erano presentati nel periodo precedente.
-già ma quello li arriva sempre in ritardo, non mi piace minimamente- ringhiò ancora Pim -per non parlare che non l'ho mai visto in faccia-
-è per questo che hai deciso di salire oggi? Perché vuoi vedere com'è?- domandò davvero stupito Tait realizzando quello che era il vero intento del suo ragazzo. Sembrava a momenti come se l'altro non avesse minimamente intenzione di fidarsi di lui.
-esatto, è un ragazzo che piace a quella cosa li e che passa molto tempo con te. Potrebbe provarci spudoratamente credendoti libero-
-Jaden sa perfettamente che mi sto frequentando con te e sarebbe un cavernicolo se non ne fosse a conoscenza visto che la cosa è diventata ormai di dominio pubblico- gli fece notare in un primo momento Tait abbassando lo schermo del pc capendo che non avrebbe minimamente potuto continuare a lavorare quei pochi minuti che mancavano all'arrivo di Jaden. -e poi viene qui per lavorare e non per provarci con me e questa è una cosa che ha sempre dimostrato più volte quindi credo che si anche l'ultima cosa della quale ti devi minimamente preoccupare Pim-
-non mi fido comunque di tutti i ragazzi che ti girano intorno e non capiscono che sei proprietà mia-
-non sono un oggetto Pim- sussurrò Tait alzando gli occhi al cielo per le parole dell'altro ma decise di non continuare quel litigio perché non voleva minimamente rovinarsi la serata per colpa di una cosa del genere. Nonostante ciò però Pim sembrava voler ribattere ma furono salvati dal suono del campanello con Tait che si alzò di colpo per andare ad aprire consapevole che poteva essere solo una persona. Infatti si trovò poco dopo ad osservare Jaden che sembrava come se avesse appena finito di correre una maratona per il fiatone.
-hai fatto di corsa?- gli chiese Tait facendolo entrare in casa e subito Pim si mise a scrutare il biondo con aria minacciosa anche se l'altro pareva non essersi minimamente accorto della cosa.
-l'ascensore era occupato quindi sono salito a piedi, dov'è Estelle?- chiese velocemente Jaden poggiando il suo zaino a terra vicino l'ingresso.
-nella sua camera-
-ottimo, buona serata allora- continuò il biondo salutando quindi anche Pim con un cenno della testa e dirigendosi verso la camera di Estelle.
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Padre per caso
RomanceTait da un giorno all'altro si troverà a dover badare ad Estelle che da quando lo ha visto non fa altro che chiamarlo "papà".