-Tait è all'asta di beneficenza organizzata dal padre che diavolo vuoi andarci a fare a casa sua Roan?- domandò Lars spazientito mentre si appoggiava alla parete dello spogliatoio facendo cenno all'ultimo dei suoi compagni di squadra di anticiparlo per l'allenamento mentre lui continuava a parlare al telefono con il suo ragazzo.
-appunto perché è costretto ad andare all'alta che poi tanto di beneficenza non lo è, e lo sai bene anche tu, che voglio andare a casa sua. Devo parlare con Jaja e la mostriciattola- disse serio Roan mentre guidava tranquillo verso casa di Tait ringraziando di essersi ricordato di collegare il suo cellulare al bluetooth dell'auto altrimenti i carabinieri che aveva incontrato poco prima lo avrebbero fermato e multato nonostante fosse uno degli Chef più conosciuti di tutta Orlando.
-vuoi davvero interrogare la bambina sulla madre adesso? Tait sta già facendo tutto da solo quando ha tempo, ti ho già detto di non forzarla-
-non voglio forzarla voglio solo provare a fare un po' di conversazione con lei senza Tait nei paraggi e lo sai che potrebbe dire qualcosa in più se non c'è. Ti ricordo anche che non sto andando li anche per lei-
-cosa vuoi fare con Jaden adesso?- Lars si stava davvero chiedendo come mai il suo ragazzo aveva sempre le idee peggiori quando lui era bloccato ad un allenamento o una partita tanto che non poteva persuadere il suo ragazzo da fare cazzate perché al telefono, ormai lo sapeva benissimo, non sarebbe riuscito a convincerlo.
-ti ricordi che ti ho detto che ieri Tait è corso via quando gli ho detto di provarci spudoratamente con il babysitter?-
-si, dopo che gli hai fatto rivelare che gli guarda il culo- confermò Lars che era la quinta volta forse che sentiva quella storia in nemmeno un giorno visto quanto si era vanto il suo ragazzo della cosa.
-voglio capire cosa ha fatto e per farlo, visto che so che Tait non mi direbbe niente, voglio parlare con Jaja. Sono certo che mi risponderà sinceramente per non parlare del fatto che noi il babysitter del mostriciattolo non l'abbiamo ancora conosciuto e voglio proprio capire perché Tait si è innamorato- concluse il discorso Roan -ti devo salutare amore, buon allenamento- e nemmeno il tempo di sentire la risposta dell'altro che Roan aveva già chiuso la chiamata lanciando le chiavi della sua macchina a uno degli addetti di parcheggiarle del palazzo di Tait per poi entrare al suo interno.
-signor Roan il signor Harper non è qui-
-lo so Donald- sorrise Roan in direzione del portinaio -ma devo comunque andare su, buona giornata- e così dicendo prese l'ascensore per poi trovarsi pochi minuti dopo davanti la porta dell'appartamento di Tait suonando il campanello.
Ad aprirgli la porta fu un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi castani che si stava anche tenendo una mano, la destra precisamente, con l'altra.
-si?- domandò lui guardandolo scettico.
-sono Roan, tu devi essere Jaden immagino- disse tranquillo Roan avanzando e facendo si che il biondo indietreggiasse per farlo entrare -sono il miglior amico di Tait- aggiunse poi vedendo l'aria spaesata del biondo.
-oh, Tait non è qui e...-
-è all'asta di beneficenza del padre lo so- confermò tranquillamente Roan guardandosi intorno -dov'è il mostriciattolo- come richiamata da quel nome Estelle uscì di corsa dal bagno senza accorgersi in un primo momento di Roan.
-Jajaaaaaa dov'è zi...- la bambina si bloccò di colpo vedendo Roan -zipop?- concluse poi guardando verso Jaden con il terrore che Roan potesse fare qualche domanda scomoda.
-non lo so tesoro- rispose Jaden ringraziando che la bambina si fosse fermata in tempo prima di dire "zio Tait", in quel caso infatti avrebbe mandato tutto letteralmente a quel paese ed era certo Jaden che Estelle volesse far restare tutto com'era fino al suo compleanno.
-chi è zipop?- domandò curioso Roan.
-il mio peluches- inventò la bambina ancora incrociando le braccia al petto anche se sulla sua faccia le si stava formando un sorriso ricordandosi di un particolare: -Roan mi devi fare la torta!-
-quale torta?- chiese Roan confuso mentre anche Jaden si ricordava dove aveva già sentito il nome del castano: era quello che Tait aveva nominato quando Estelle gli aveva chiesto di andare all'acquario per il suo compleanno.
-papà aveva detto che ti avrebbe chiesto la torta- disse mogia la bambina con sguardo triste -non l'ha fatto?-
-ehm...quale torta?- chiese ancora preoccupato Roan.
-quella per il suo compleanno- si intromise allora Jaden vedendo che Estelle stava per scoppiare a piangere.
-ah quella torta- disse Roan facendo finta di sapere della cosa, non voleva che Estelle scoppiasse a piangere perché non sapeva cosa fare in quel caso e mentire gli sarebbe stato più utile in quel momento -ma certo me ne ero momentaneamente scordato ma Tait mi ha avvisato- continuò e vide chiaramente che anche se la bambina ci aveva creduto Jaden aveva capito fin troppo bene che stesse mentendo -però sai mostriciattolo vorrei che mi facessi un disegno della torta così te la preparo proprio come vuoi- ed Estelle a quelle parole sorrise mentre gli occhi le si illuminavano e scompariva nella sua camera probabilmente a prendere i fogli e le matite colorate.
-grazie- gli disse Jaden.
-tranquillo ho paura di quando piangono i bambini e poi credo che a Tait sia solo passato di mente di dirmelo e che non l'abbia fatto a posta veramente- e Roan era sincero, sapeva quanto Tait aveva iniziato a tenere a quella bambina.
-grazie comunque per averle detto di si, credo che nemmeno io sarei riuscito a tranquillizzarla- e mentre diceva quelle parole Jaden si spostò una ciocca di capelli con la mano destra e Roan sgranò gli occhi.
-come cazzo ti sei bruciato?-
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Padre per caso
RomanceTait da un giorno all'altro si troverà a dover badare ad Estelle che da quando lo ha visto non fa altro che chiamarlo "papà".