Jaden sospirò pesantemente prendendo coraggio e decidendo di entrare a passo spedito all'interno dell'enorme palazzo che aveva difronte. Se solo avesse aspettato qualche secondo in più si sarebbe voltato e sarebbe quindi scappato a gambe levate. Nemmeno lui sapeva come mai aveva deciso di andare fin li solo dopo aver visto l'annuncio che Tait Harper cercava una babysitter. Era rimasto sorpreso dalla cosa ma poi aveva realizzato che quella poteva essere anche una possibilità per potersi riavvicinare ad Estelle e controllare che la bambina stesse realmente bene.
-buon pomeriggio- salutò al portinaio del palazzo che lo osservò attentamente con un sopracciglio alzato.
-buon pomeriggio, per chi è qui?-
-Tait Harper- rispose cercando di sembrare sicuro mentre diceva quelle parole ma non ci era riuscito visto come lo stava scrutando attentamente l'altro.
-per cosa?- gli chiese serio il portinaio.
-sono il babysitter- e Jaden fu certo che l'altro ci credesse davvero poco alle sue parole.
-è il dodicesimo piano- gli disse poi indicando l'ascensore e Jaden gli sorrise prima di dirigersi verso lo stesso e quindi cliccare il tasto giusto. Quasi gli venne da ridere per il nervoso quando realizzò che stava per trovarsi a faccia a faccia con il ragazzo più ambito di tutto e lui non era minimamente pronto alla cosa. L'unica cosa che poteva realmente fare era concentrarsi esclusivamente sulla sua stellina che era certo sarebbe stata felice di rivederlo dopo tutto quel tempo.
Una volta raggiunto il giusto piano uscì dall'ascensore e controllò il cognome sul campanello che aveva alla sua destra prima di suonarlo e aspettare che qualcuno gli aprisse.
E fu così che Jaden si trovò per la prima volta faccia a faccia con Tait Harper che lo superava di quindici centimetri buoni in altezza. Jaden era completamente immobile, in parte anche per la soggezione, nel mentre che Tait lo osservava parecchio confuso.
-tu saresti?- domandò allora Tait che era in estremo ritardo e non voleva minimamente perdere tempo.
-il babysitter- disse prontamente Jaden sperando che l'altro lo facesse entrare.
-non credo proprio-
-se vuole le faccio vedere la chat dove mi ha mandato indirizzo e orario- continuò Jaden con una sicurezza che non credeva realmente di avere.
-maledetto me che ho risposto a tutti- borbottò il moro passandosi una mano tra i capelli -senti se sei qui solo perché vuoi provarci puoi anche andartene, non ho tempo da perdere-
-sono qui per il lavoro non per provarci- rispose a tono Jaden che non se ne sarebbe minimamente andato di li senza vedere Estelle almeno una volta.
-oh guarda da quando ho messo quell'annuncio tutti i ragazzi he si sono presentati volevano solamente provarci e io davvero non ho tempo da perdere- Tait era serissimo e Jaden si trovò a sospirare per calmarsi.
-non vorrei smontare il suo ego personale ma sono qui realmente solo per il lavoro e non ho nessuna intenzione di provarci con lei visto che non è minimamente il mio tipo- e Jaden incrociò le braccia al petto mentre pregava che l'altro lo facesse entrare visto che non aveva voglia di discutere sul pianerottolo.
-sei etero?- domandò quasi sorpreso Tait.
-no ma non è il mio tipo. Posso entrare e fare il mio primo giorno di lavoro?-
-sei sospetto- borbottò Tait assottigliando gli occhi -e sei arrogante. Chi ti dice che resterai? Sai nessuno resiste più di un giorno qui-
-ci so fare con i bambini- non era propriamente vero quel particolare ma Jaden confidava nel fatto che Estelle sarebbe stata felice di vederlo e quindi che non sarebbe stato cacciato via di li tanto velocemente.
-certo- Tait quasi ridacchiò -se veramente vuoi provare a sopravvivere fallo- aggiunse poi serio -ma ti devo chiedere di firmare un contratto di riservatezza che ti impedisce di dire a chiunque a chi stai facendo da babysitter-
-va bene- concesse tranquillamente Jaden anche perché non aveva nessuna intenzione di dire al mondo intero che invece di scrivere il paper come aveva chiesto il professor Chase stava facendo da babysitter per Tait Harper.
-lo firmerai quando torno perché adesso non posso visto che sono in ritardo- e finalmente Tait lo lasciò entrare in casa chiudendo la porta alle sue spalle. Jaden rimase immobile all'ingresso nel vedere come l'abitazione fosse enorme. Solo l'ingresso era grande come l'appartamento che aveva preso in affitto -Estelle- richiamò Tait mentre si sistemava la giacca del completo. La bambina fece capolino dal corridoio alla destra di Jaden prima osservando solo con la testa e poi camminando con calma verso i due -lui sarà il tuo babysitter per questa sera, ti prego resisti fino a quando non torno- e Tait si avvicinò alla bambina per lasciarle un bacio sulla fronte -per qualunque cosa chiama Donald- aggiunse in direzione di Jaden prima di lasciare i due completamente da soli. Fu allora che Estelle osservò attentamente e quasi con apatia il suo nuovo babysitter. Ci mise poco ad accorgersi chi fosse realmente e sgranò i suoi occhi azzurri.
-JAJA- urlò la bambina e Jaden si abbassò per essere alla sua stessa altezza aprendo le braccia nelle quali prontamente la mora si fiondò. Jaden ritornò a respirare con quell'abbraccio e cercò principalmente di non scoppiare a piangere, non poteva farsi vedere triste dalla sua stellina.
-come stai stellina?- le domandò staccandosi leggermente dall'abbraccio e accarezzandole una guancia.
-zio Tait mi tratta bene- sussurrò la bambina -anche se all'inizio non mi voleva in casa- aggiunse distogliendo leggermente lo sguardo.
-non ti voleva?- e la bambina scosse la testa.
-la mamma mi ha detto di chiamarlo papà e di far finta di essere sua figlia per un po' per fargli uno scherzo quindi non l'ha presa bene-
-aspetta quindi non gli hai detto che è tuo zio?- domandò sorpreso Jaden.
-no, la mamma mi ha chiesto di fargli lo scherzo e di mantenere la cosa fino a quando non se ne accorgerà e io...io voglio che la mamma sia fiera di quello che sto facendo-
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Padre per caso
RomanceTait da un giorno all'altro si troverà a dover badare ad Estelle che da quando lo ha visto non fa altro che chiamarlo "papà".