Capitolo 12

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Tait aprì lentamente la porta del suo appartamento con il timore di scoprire qualcosa di brutto ma quasi subito notò il ragazzo biondo che era seduto tranquillamente sul divano con un computer portatile sulle gambe.

-dov'è Estelle?- chiese attirando quindi l'attenzione del ragazzo che prima si mise un dito sulle labbra per fargli segno di non parlare e poi indicò al suo fianco. Tait lo guardò confuso ma avvicinandosi notò come Estelle fosse letteralmente sdraiata sul divano e con la testa sul braccio del biondo usandolo come cuscino. Il moro non era riuscito a notarla prima solo e soltanto perché il bracciolo del divano la copriva e rimase completamente immobile: come diavolo aveva fatto quel ragazzo a far si che Estelle si fidasse così tanto di lui in una sola serata?

-come hai fatto?- non riuscì a non chiedere al biondo perché davvero non riusciva a capacitarsene.

-le avevo detto di essere bravo con i bambini- si vantò leggermente Jaden accarezzando la testolina riccia di Estelle -visto che si è addormentata quasi subito ne ho approfittato per lavorare un po' sul pc non sapendo quale fosse la sua camera per portarla-

-la metto a letto io- disse serio Tait avvicinandosi al divano e prendendo delicatamente in braccio Estelle per poi scomparire verso la zona notte. Jaden li osservò per un momento prima di alzarsi dal divano e riporre il suo pc nello zaino. In realtà sarebbe tranquillamente rimasto a chiacchierare con Estelle per tutta la serata ma a buon ragione la bambina era crollata per la stanchezza. -quindi sei davvero un babysitter- disse per prima cosa Tait quando ritornò in soggiorno senza giacca visto che ne aveva approfittato per poter lasciare la stessa nella sua camera considerando il caldo che faceva -se vuoi mantenere questo lavoro devi essere sempre disponibile- disse poi in direzione di Jaden che si era già messo lo zaino sulla spalla.

-a parte qualche volta che non dipende dalla mia volontà posso essere disponibile quando vuole-

-e sentiamo da cosa dipenderebbe?-

-sono un ricercatore e ogni tanto mi chiamano per delle conferenze alle quali non posso assolutamente dire di no- spiegò Jaden, non che volesse spargere troppo la voce ma se voleva continuare a vedere Estelle doveva essere sincero almeno su quello -anche all'estero-

-ah, e ti serve fare da babysitter?- domandò sinceramente confuso Tait che credeva che i ricercatori come il ragazzo che aveva difronte non avessero minimamente bisogno di fare altri lavori ma che venissero pagati per le loro ricerche.

-si, sai non si guadagna tanto come la gente realmente crede- borbottò Jaden capendo in parte i pensieri del moro visto che erano anche i pensieri che tutti quelli che non facevano parte di quel mondo di ricerca facevano.

-comunque ne devo parlare meglio con Estelle ma per il momento sei l'unico con il quale è riuscita a stare tranquilla quindi se non trovo nessuno di meglio dovrai essere disponibile la maggior parte delle volte e poi hai detto che ti serve il lavoro- Jaden annuì anche perché delle entrate in più non gli dispiacevano per niente e anzi avrebbe potuto pagare il nuovo appartamento che doveva assolutamente cercarsi in quella città.

-avviserò ovviamente con molto preavviso quando ci saranno le conferenze-

-bene- sussurrò Tait passandosi una mano tra i capelli e sospirando pesantemente per la stanchezza -è stata una giornata pensate vieni a firmare il contratto di riservatezza- e Jaden lo seguì fino a quello che intuì fosse lo studio del ragazzo che iniziò a rovistare tra varie cartacce fino a quando non trovò quello che voleva e glielo pose davanti. Jaden non ci pensò due volte prima di firmare quel contratto e poi darlo al loro degno proprietario.

-ottimo, in che via si trova il tuo appartamento? Giusto per capire le tempistiche del tuo arrivo qui ogni volta che ti chiamerò, anzi dovrai lasciarmi anche il tuo numero perché ho contattato tanti di quei babysitter che la maggior parte dei numeri non li ho salvati-

-al momento non ho un appartamento- rispose ancora una volta sinceramente il biondo -sono di Callaway e devo ancora trovare casa qui ad Orlando, mi appoggerò in qualche pensione o ostello fino a quando non troverò un appartamento-

-eh?- quasi sbottò Tait scrutandolo da testa a piedi come se fosse qualcosa di anomalo.

-cosa vuole?- domandò sospirando Jaden -sa che non tutti hanno i soldi che ha lei?- chiese poi retorico -con le finanze delle quali dispongo non potrei mai prendermi un appartamento qui vicino e nemmeno nelle zone limitrofe-

-si tratta, anche in caso di ostelli o pensioni, di minimo un'ora di metro per arrivare qui- ringhiò tra i denti Tait -ho bisogno che tu sia qui velocemente e smettila di darmi del lei, non credo che abbiamo troppi anni di differenza- aggiunse poi guardando attentamente il biondo e forse grazie anche all'alcol che aveva ingerito in parte quella sera iniziava a vedere quanto fosse in realtà molto carino ma non aveva nessuna intenzione di riferire la cosa al diretto interessato.

-lo so ma non posso fare diversamente-

-se ti pagassi di più potresti...-

-no- Jaden scosse la testa -non intendo prendere soldi al di fuori di quelli che sono nella norma, non fraintendermi ma davvero non ci riesco, mi sentirei in colpa- e Jaden era serissimo, non era mai stato nella sua natura accettare qualcosa in più se non se lo era veramente meritato e lui sapeva che stava davvero barando con il fare da babysitter ad Estelle visto che era il padrino della bambina e che ovviamente la stessa sarebbe stata tranquilla in sua presenza. In realtà Jaden aveva avuto la mezza idea di dire la verità su quel campo al moro che aveva difronte ma poi scoprendo da Estelle quello che aveva chiesto Nicole non aveva il cuore di andare contro la volontà della sua migliore amica.

-e va bene, per il momento ci arrangeremo in questo modo- si arrese Tait -come ti chiami?-

-Jaden-

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