Epilogo

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Tait osservò il mare calmo che aveva difronte con un senso di malinconia che ormai era parte di lui da tredici anni. Aveva pensato ovviamente che con il tempo il mare non gli avrebbe più dato quella sensazione ma era stato costretto a ricredersi: gli aveva portato via una delle persone più importanti della sua vita e ancora non riusciva ad accettare la cosa del tutto.

-sei ancora qui- Tait spostò lo sguardo per incrociare gli occhi castani di Jaden che lo stava osservando in parte preoccupato con le braccia incrociate al petto.

-lo sai che io non riesco a...ogni volta che veniamo qui è sempre la stessa storia Jaja- riuscì a dire poco dopo raggiungendo il biondo le baciandolo sulle labbra -mi hai aspettato?-

-no, mi sono accorto a metà strada che eri rimasto immobile e sono venuto a chiamarti- rispose sinceramente Jaden accarezzandogli una guancia -credo che Estelle si sia già buttata in acqua- borbottò poi Jaden guardando verso le prive file della spiaggia in cerca di una chioma ribelle mora e la vide, al terzo ombrellone, mentre la ragazza ormai diciannovenne si stava togliendo il vestito per restare in costume e quindi buttarsi in acqua.

-vuole prendersi il brevetto da sub- sussurrò con voce strozzata Tait -e vuole fare anche biologia marina-

-lo sapevi che sarebbe andata a finire così Tait- gli fece notare Jaden -anch'io lo avevo capito da tanto-

-ma è la mia nipotina e lei...ho paura Jaden. Cerco di non farglielo vedere ma ho davvero tanta paura per lei- disse serio Tait. Certo proprio come aveva detto Jaden aveva sempre saputo che la nipote aveva intenzione di ripercorrere la strada dei genitori ma aveva sperato sotto sotto che la ragazza cambiasse idea crescendo. Invece Estelle non lo aveva fatto e quell'inverno, all'alba dei suoi diciannove anni, avrebbe iniziato a frequentare il college di biologia marina proprio li a Callaway.

-anch'io ho paura amore ma non possiamo rinchiuderla in una gabbia. È quello che vuole fare e glielo faremo fare solo che questa volta cercherò di insistere di più se vorrà buttarsi in qualcosa di troppo pericoloso- disse serio Jaden -andiamo?- e Tait annuì seguendo quello che era diventato solo dieci anni prima suo marito. Era stato in realtà solo merito di Estelle se alla fine ci aveva messo tre anni e non di più a chiedere a Jaden di sposarlo e se solo la bambina se ne fosse accorta prima forse ci avrebbe messo anche meno tempo.

-oh eccovi. Siete dei pigroni- disse Estelle incrociando le braccia al petto e guardando storto i suoi zii. Tait le sorrise felice che la nipote sembrasse quasi una copia sputata di Nicole.

-siamo vecchietti no? Abbiamo bisogno di tempo stellina- le disse proprio il moro mentre la ragazza alzava gli occhi al cielo per quel soprannome.

-il tempo che quel ragazzo laggiù ha impiegato per chiedermi di uscire e io di rispondergli di si- disse secca Estelle -vado a farmi un bagno-

-aspetta un attimo signorina quale ragazzo ha cercato di...-

-Tait- rise Jaden nel vedere l'espressione iperprotettiva di Tait nel mentre che diceva quelle cose senza essere minimamente ascoltato da Estelle che si era definitivamente buttata in acqua -lo sai che protestare in questo modo non serve a niente-

-tu dovresti essere dalla mia parte Jaja- borbottò Tait -e per questo verrai punito- Jaden non ebbe minimamente il tempo di capire cosa volesse dire l'altro che venne letteralmente preso in braccio e poi lanciato in acqua dal marito tra le risate di Estelle e Tait, risate che poco dopo contagiarono anche Jaden.

Padre per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora