Capitolo 31

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-vorrei presentarti almeno a mia madre- disse dopo un po' di silenzio Tait verso Jaden che alzò lo sguardo per poter guardare gli occhi azzurri di Tait e scrutarli nel profondo.

-stiamo insieme da un mese ufficialmente Tait-

-lo so ma tu sei diverso dagli altri e poi non ti vedranno mai ufficialmente alle cene o agli eventi ai quali sono sempre invitato quindi almeno a mia madre vorrei presentarti- continuò tranquillo Tait mentre Jaden si limitava ad annuire leggermente. No, non era minimamente pronto a un possibile confronto con la madre di Tait, anche perché era certo che molto probabilmente in quel caso sarebbe crollato e avrebbe rivelato tutta la verità su Estelle.

-a proposito degli eventi a cui vai ho notato che parecchi ragazzi ti ronzano intorno-

-è normale visto che mi credono nuovamente singol anche se ho detto loro che sono fidanzato. Sei geloso?-

-infastidito più che geloso- rispose sinceramente Jaden -so che ti ho tutto per me quindi non ho paura che tu possa assecondarli, mi da fastidio che ti ronzino intorno come se tu fossi un fiore e loro delle api-

-e io che speravo fossi geloso almeno un po' Jaja-

-mi fido di te- continuò sincero il biondo e mai si sarebbe aspettato di dire una cosa del genere ma ormai conosceva per bene il ragazzo che aveva accanto. Jaden chiuse un momento gli occhi, per niente interessato al film che stavano vedendo insieme e del quale ormai aveva perso il filo narrativo, e iniziò a pensare che forse era arrivato il momento di rivelare tutto a Tait. Ci aveva pensato per settimane, distruggendosi dentro, se farlo oppure no ma alla fine era arrivato alla conclusione che il moro doveva sapere: doveva sapere cos'era successo alla sorella. -Tait- lo richiamò ancora ma nuovamente venne interrotto e quella volta fu qualcuno che aveva suonato al campanello.

-aspettavi qualcuno?- gli chiese Tait curioso mentre Jaden si alzava dal divano per andare ad aprire.

-no, non dovresti essere tu quello che aspetta gente?- chiese proprio il biondo trovandosi poi faccia a faccia con quello che non ebbe problemi a riconoscere come Edmund Harper e il sangue gli si gelò nelle vene.

-e spostati- gli disse scostandolo malamente ed entrando anche in casa palesando quindi la sua presenza anche a Tait.

-PAPA'- protestò il ragazzo guardando preoccupato verso Jaden -che cazzo ci fai qui e chi ti da il permesso di entrare!-

-entro in casa tua quando vogli e di al tuo domestico di farmi passare la prossima volta-

-è il mio ragazzo- ringhiò Tait fulminando il padre -e tu non sei il benvenuto qui quindi va via-

-papà, Jaja che succede....- Estelle era appena arrivata dalla sua cameretta nella quale si era momentaneamente rintanata per disegnare e lasciare soli i due sul divano ma si pietrificò di colpo quando riconobbe quello che a tutti gli effetti era suo nonno e lei sapeva esserlo.

-è lei l'abominio?- domandò Edmund guardando male la bambina mentre Jaden letteralmente si fiondava su Estelle per stringerla a se e nasconderla dalla vista dell'uomo. Sapeva che Nicole aveva sempre parlato male del padre anche difronte ad Estelle tanto che la bambina ne era letteralmente terrorizzata.

-non dire questo di Estelle pezzo di merda. Esci da questa casa- tentò di dire Tait preoccupato dalla reazione che stava avendo Estelle.

-chi è tua madre mostro? Perché non ha abortito quando poteva?- domandò serio Edmund mentre gli occhi di Estelle si riempivano di lacrime a quelle parole e Jaden digrignava i denti.

-chi cazzo sei tu per decidere cose del genere? Per presentarti a casa mia e far spaventare Estelle?- urlò allora Tait maledicendo chiunque avesse fatto salire suo padre li, probabilmente non era il turno di Donald quel giorno -va via-

-sono tuo padre e posso fare quello che voglio-

-Estelle non è un tuo problema ma mio- urlò allora Tait -non ti permetterò di mettere parola su quello che faccio perché so prendermi da solo le mie responsabilità diversamente da qualcun altro. Esci da questa casa e non tornare mai più- Edmund guardò il figlio sconvolto e ferito nell'orgoglio lanciò un ultimo sguardo di odio in direzione di Estelle prima di andare via così come era arrivato.

-stellina mia tranquilla- cercò di sussurrare Jaden abbracciando la bambina -sono qui-

-voglio la mamma- scoppiò definitivamente a piangere Estelle lasciando di stucco Tait, che mi l'aveva sentita fare una richiesta del genere prima, e Jaden che tentò di non piangere a sua volta in quel momento.

-ci sono io tesoro e c'è Tait- cercò di dirle accarezzandole la schiena ma Estelle sembrava davvero un fiume in piena.

-voglio la mamma!-

-Estelle se mi dici dove posso trovare la tua mamma ti porto subito da lei- si avvicinò ai due Tait ma Estelle lo guardò quasi terrorizzata.

-NO!- e si strinse di più a Jaden -tu hai portato l'uomo cattivo qui, nonno è cattivo!- urlò la bambina tremando -non vi voglio vedere!-

-Estelle tesoro hai bisogno di calmarti- sussurrò Jaden cercando di far tranquillizzare la bambina.

-Estelle io non volevo portalo qui e l'ho cacciato via-

-pensi le sue stesse cose!- continuò la bambina -non mi vuoi qui e io voglio la mamma-

-Estelle cosa stai dicendo io...-

-TAIT- urlò Jaden bloccando il suo ragazzo e guardandolo quasi con occhi lucidi -Estelle ha bisogno di calmarsi e non credo che la tua presenza qui al momento l'aiuti-

-Jaja cosa diavolo stai dicendo!-

-sto dicendo di lasciare me e Estelle da soli per un po' così vedo di aiutarla-

-sono io il suo parente stretto non tu Jaden- sbottò Tait -perché sembra come se si fidi più di te che di me?-

-Jaja è buono tu no- gli rispose Estelle facendogli sgranare gli occhi.

-Estelle...-

-bene, restate da soli quanto volete- disse furente Tait prima di uscire di casa sbattendo la porta con forza.

Padre per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora