Capitolo 27

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-da un po' Pim- fu Tait a rispondere -è più comodo per me visto che alcune volte ho bisogno di andare subito a lavoro e non voglio lasciare Estelle completamente sola-

-ma...ma non può!-

-perché non potrebbe?- domandò serio Tait incrociando le braccia al petto -è casa mia e decido io- e Tait davvero non aveva nessuna intenzione di continuare a discutere con quello che di li a breve sarebbe diventato il suo ex. Certo gli dava fastidio il fatto che Pim si fosse presentato da lui a casa interrompendo lui e Jaden ma quella era anche un'ottima possibilità per rompere definitivamente con lui e avere Jaden tutto per se senza che il biondo si preoccupasse di ogni minima cosa.

-di questo ne dobbiamo parlare- ringhiò Pim per poi voltarsi verso Jaden -prendi quella cosa e va via di qui-

-come scusa?- domandò confusissimo Jaden non capendo minimamente cosa volesse il fidanzato di Tait.

-mi hai sentito devo scopare con il mio ragazzo e di certo non voglio te in casa e nemmeno quella cosa che da quando è arrivata non ha fatto altro che rovinare la vita di Tait. Se te la porti anche lontano è meglio-

-Pim...-

-sta zitto tu, non scopiamo da troppo tempo e sono stufo delle tue scuse insulse sulla cosa. Hai un babysitter no? Quindi fagli fare il suo lavoro mentre noi scopiamo-

-va bene- sussurrò Jaden senza lasciare il tempo a Tait di dire la sua e il biondo andò in camera di Estelle per prendere la sua figlioccia tra le braccia e ritornare in soggiorno. Ormai Estelle era diventata parecchio grande e Jaden non riusciva più a tenerla tranquillamente in braccio senza sforzarsi troppo cosa della quale Tait si accorse immediatamente.

-aspett...-

-andate via ora!- ma Tait non riuscì a dire niente perché venne sovrastato dalla voce di Pim e Jaden non ci pensò due volte prima di uscire da quella casa con Estelle ancora, e per fortuna, addormentata tra le sue braccia. Jaden si mise a pigiare con foga il tasto dell'ascensore mentre delle lacrime iniziavano a rigargli il viso cosa della quale inizialmente non si era accorto. Ma sapeva perfettamente a cosa erano dovute quelle lacrime: aveva davvero creduto alla sincerità delle parole di Tait ed ecco che il moro lasciava fare a Pim quello che voleva.

Quando Jaden sentì il tin dell'ascensore che arrivava al piano terra si asciugò velocemente le lacrime per poi dirigersi verso Donald.

-Donald posso mettermi su uno dei divanetti?- domandò indicando in direzione dei divanetti che erano posti nell'ingresso e che di solito servivano per quando c'erano occasioni importanti.

-certo ma...cos'è successo?- domandò preoccupato l'uomo -Tait vi ha cacciati?- e Jaden scosse la testa.

-lui e Pim hanno bisogno della loro intimità- disse semplicemente Jaden sistemandosi meglio Estelle tra le braccia -giuro di non dare fastidio- e dopo aver detto ciò si diresse su uno dei divanetti e si sdraiò mettendo anche in una posizione più comoda Estelle su di lui iniziandole ad accarezzare i capelli.

-oh tesoro tuo zio mi farà davvero del male se continuo a restare con voi- sussurrò certo che la bambina e nessun altro l'avrebbe sentito.

Tait nel mentre stava guardando davvero furente Pim.

-si può sapere cosa cazzo hai in testa? Ti ho appena detto che è la mia casa e mie sono le regole Pim-

-andiamo sono io il tuo ragazzo e davvero non sopporto il fatto che tu conviva con quello li e non con me- ringhiò Pim -mi ignori da giorni per colpa di quella cosa che non è nemmeno tua figlia e non ne posso più-

-prima di tutto Estelle non è una cosa ma una mia parente stretta e secondo io non convivo con te perché so che la nostra relazione non sarà mai qualcosa di veramente serio-

-ah no?-

-no- confermò Tait -te l'ho detto dal primo istante in cui ci siamo messi insieme che non saremmo durati molto visto che avevamo poche cose in comune e tu lo stai dimostrando sempre di più giorno dopo giorno per come tratti Estelle-

-quella bambina ti sta rovinando! Ti ricordo che i giornalisti non fanno altro che parlare di qualche enorme segreto che tieni dentro solo perché hai messo quei maledetti annunci in cerca di babysitter e tu non hai mai fatto niente per dire qualcosa-

-sono fatti miei come gestisco i giornalisti non tuoi e no Estelle non mi sta rovinando- Tait non ne poteva davvero più.

-sono il tuo ragazzo-

-ci stavamo frequentando non ti ho mai definito del tutto mio ragazzo- gli fece notare ancora Tait -senti...io non voglio qualcuno che non faccia altro che andare contro a tutto quello che io decido per non parlare del fatto che non fai altro che chiedermi le carte di credito per comprarti roba del tutto inutile. A volte sembro più la tua banca che il tuo ragazzo Pim-

-è così che dovrebbe essere-

-per anni sono stato circondato da persone che volevano solo i soldi, prima quelli di mio padre e adesso quelli che io mi sono guadagnato duramente lavorando e credimi sono stufo di questa situazione- e Tait chiuse un momento gli occhi -non ho nessuna intenzione di considerarti ancora il mio ragazzo-

-se mi lasci per colpa di quella bambina giuro che dirò a tutti i giornalisti quello che è successo. Dirò loro che una bambina si è presentata davanti alla tua porta chiamandoti papà e ups...è tua figlia veramente. Vuoi ancora lasciarmi?- Tait osservò Pim maledicendosi mentalmente per non aver accettato mesi prima di lasciare quel pazzo e trovarsi qualcun altro velocemente. In quel momento però non aveva nessuna intenzione di perdere la possibilità di avere Jaden tutto per se anche se si trattava di dover svelare le carte molto prima del previsto.

-non sei più il benvenuto in questa casa Pim- disse serio Tait e vide come lo sguardo dell'altro cambiò drasticamente segno che non si era minimamente aspettato che avrebbe scelto di essere mandato in pasto ai giornalisti.

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