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I WILLIAM'S POV I

L'avevo guardata come si guardava il touchdown decisivo dell'ultima partita del campionato, il punto che avrebbe portato alla vittoria della squadra.

L'avevo guardata come avevo sempre fatto dal liceo fino a qualche mese prima.

E non capivo come avessi fatto a perderla, come mi fosse sfuggita dalle mani in un lampo. Non capivo come fosse riuscita ad andare avanti così in fretta.

Era bella, anzi, era bellissima.

I capelli mori voluminosi svolazzavano ogni volta che il vento faceva capolinea davanti a quel maestoso tribunale, i suoi occhi si rimpicciolivano ogni volta che sorrideva e il suo sorriso lasciava qualsiasi ragazzo a bocca aperta.

Non sapevo bene come, ma trovai il coraggio di avvicinarmi a lei non appena Noah sfrecciò via con la sua moto. Non appena rimanemmo da soli.

La vidi infilarsi le mani dentro le tasche dei jeans a vita bassa, osservandomi sfrontata e con un sorrisino in volto mentre mi avvicinavo.

«Ho sentito che ti sposi con Miller.» mi morsi il labbro inferiore, maledicendomi per non aver trovato una frase migliore con cui iniziare la nostra prima – e forse ultima – conversazione dopo almeno un anno di lontananza.

Con un cenno del capo si spostò i capelli fluenti dietro la spalla e scrollò le spalle.

«Sì.» annuii, chinando il capo per non mostrare la delusione nei miei occhi. «Stiamo ancora organizzando, manca ancora tutto.» notai dell'imbarazzo nel suo tono di voce.

«Allora congratulazioni.» le sorrisi, dondolandomi sul posto e non sapendo bene dove e cosa guardare. «Pensi di invitare tutti?» provai a sondare il terreno, schiarendomi subito dopo la voce.

«Intendi quelli che erano qui oggi?» annuii. «Beh, penso di sì. Era da tempo che non ci si vedeva e credo che un matrimonio sia un evento molto più felice che un processo di scarcerazione. Per quanto possa essere andato bene.» ghignai, notando un fondo di verità nelle sue parole.

«Se sono compreso anche io, penso tu possa capire se dovessi in qualche modo rifiutare l'invito.» mi ritrovai a dire, non collegando pienamente il cervello con la bocca a causa del moto di rabbia e delusione che mi stava colpendo in quel momento.

Forse sarebbe stato meglio non avvicinarsi.

Forse sarebbe stato meglio non avviare mai nessuna conversazione con lei, avrei dovuto sapere che non mi avrebbe portato da nessuna parte.

«Non penso che ti manderei comunque l'invito William.» quello fu un colpo al cuore decisamente non richiesto, e soprattutto imprevedibile. «Sai com'è fatto Aiden e già sarà tanto se potrò invitare Noah e i ragazzi.» rimasi di stucco di fronte a quella rivelazione.

Che lei non mi invitasse perché non se la sarebbe sentita, potevo anche capirlo. Immaginavo l'imbarazzo che si sarebbe creato e non sarebbe stato giusto per lei. Ma che lei non mi invitasse per far contento Miller era spregevole.

Non era più l'Alayna di un tempo.

Forse anche in questo Allyson aveva avuto ragione.

Esemplificai il mio stato d'animo con una smorfia, poi mi voltai per incamminarmi il più lontano possibile. Fu lì che notai Logan aspettarmi, mordicchiandosi le unghie e alzando gli occhi al cielo stanco, appoggiato contro il cofano della sua auto.

E ancora più divertente fu vedere Theo seduto comodamente sul cofano mentre parlava a vanvera, intavolando probabilmente una conversazione con Logan ma da cui non avrebbe ottenuto nessuna risposta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20 ⏰

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