My Fake Lover

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<Vi sembra il luogo adatto per farlo?> chiedo esasperata ai due trogloditi che mi ritrovo davanti, ovvero Michael e Jason. Ci troviamo nel parcheggio della scuola e Michael sta insegnando a Jason come andare in moto; il quale vuole conquistare Diana, ho scoperto chiamarsi, la cheerleader dell'altro giorno. Da un lato quasi mi commuovo davanti agli sforzi che sta facendo; anche se di un solo anno rimane comunque il mio fratellino.

<E dove sennò? Se mamma lo scopre mette me in punizione e rinchiude Michael in casa> mi dice Jason esasperato. Indossa il casco ed è seduto sulla moto; sembra un pezzo di legno. La scena è resa ancora più comica dalla scioltezza di nostro fratello dietro di lui; se ne sta appoggiando con le mani sul bordo della moto.
<Vai Jas> gli dice Michael. Mi sistemo meglio sullo zaino di mio fratello che ho poggiato a terra per non sporcarmi e faccio partire il video preparandomi ad una caduta epocale. Jason mostra una faccia talmente concentrata che per un momento ho pensato stesse per cagarsi sotto, poi parte; vai avanti nel parcheggio procedendo a zig zag e infine sparisce dietro la curva.

<Non andare in strada coglione!> sento urlare da mio fratello.
<Signori e signore, questo è l'ultimo video prima della prematura scomparsa di Michael e Jason Parker> esclamo prima di staccare il video; mentre lo sto mandando sul gruppo sento il rumore di un autobus entrare nel parcheggio. Alzo lo sguardo confusa, solitamente si fermano al deposito. Lo vedo fermarsi a pochi metri da me. Il primo a scendere è un uomo sulla cinquantina, indossa una tuta nera e tiene una cartellina in mano.

<Ragazzina!> mi punto un dito contro, guardandomi intorno confusa.
<Sì, dico a te> mi alzo in piedi e mi avvicino, stranita.
<Ci puoi accompagnare al campo da football? Non so dove andare> dice uscendo.
<Forza giovani! Scendete> urla prima di fischiare ripetutamente e così mi ritrovo ben presto circondata da un'intera squadra di football.
<Lily, che ci fai qui?> mi chiede Derek sorpreso.
<Ci studio> gli rispondo tranquillamente.
<Piuttosto voi che ci fate qui> mi guarda stranito.
<Tuo marito non te lo ha detto? Allenamento congiunto>
<Che stimola il gioco di squadra e il FairPlay> mi dice Adam raggiungendoci.
<Mai sentita cazzata più grande...finiremo per suonarcele> Alex alza gli occhi al cielo, esasperato. Un fischio mi stordisce le orecchie.

<Non pensarlo nemmeno Adams! Il primo che alza le mani si ritroverà a dover pulire gli spogliatoi per una settimana dopo gli allenamenti > urla talmente forte da perforarmi l'orecchio.
<Coach, si può sapere perché urla sempre?> James scende dal bus, si porta una mano davanti alla bocca sbadigliando. I nostri sguardi si incontrano e sembra svegliarsi completamente.
Accenno un sorriso imbarazzato, salutandolo con la mano. Dopo la confidenza fatta alla festa non so bene come comportarmi.
<Ehi...come stai?> mi saluta avvicinandosi.
<Tutto bene> gli rispondo muovendo sulle punte.

<Ma avete litigato?>
<Oppure hanno scopato>
Alex tira uno schiaffo a entrambi.
<Ma la volete smettere? Mi sembrate due vecchie impiccione> sbotta mentre li trascina via.
<James, è lei la tua fidanzata?> chiede qualcuno a un certo punto, lui si limita ad annuire e mi ritrovo a dovermi presentare a circa una decina di ragazzi.
<Sisi, molto bello. Ora ci vogliamo muovere?> sbotta il coach.
<Non farci caso. È nato esaurito> mi sussurra all'orecchio.
<Sarebbe perfetto con la mia prof di matematica> ribatto. Mi ritrovo a dovermi caricarmi dello zaino e della chitarra di Jason; oltre che del mio.

<Suoni la chitarra?> mi chiede sfilandomela di mano, se la carica sulla spalla.
<Mio fratello...è partito all'avventura in moto e ha lasciato tutto qui>
<Fossi in te gliele lascerei qui> mi dice Alex prendendomi l'altro zaino.
<Poi ci parli tu con mia madre> ribatto. Arriviamo al campo in un paio di minuti. James e Alex mi ridanno le cose di mio fratello e un po' goffamente saluto tutti. Mi vado a sedere sugli spalti, dove c'è già Victor.