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<Vai a farti la doccia. Non ti preoccupare,
mio padre sta dormendo> mi dice a bassa voce James mentre scende le scale. Annuisco, poco convinta e terribilmente imbarazzata.

<Vado da mia sorella> mi dice tendono in mano gli assorbenti e dirigendosi nel bagno al piano terra. Lancio uno sguardo verso la televisione. Frozen si sta riproducendo da solo.

Emma è addormentata sul divano ed è avvolta da una coperta viola. Il gatto sistemato sui suoi piedi mi fissa con i suoi grandi occhi gialli.

<Non ti preoccupare, bello. Sono molto silenziosa. Non disturberò> gli dico prima di muovermi piano verso il piano di sopra. Mi affaccio su una porta aperta e con la luce accesa, vedendo il bagno non posso fare a meno di pensare che James abbia avuto la premura di farlo per farlo per farmi capire dove andare. Mi rinchiudo la porta dietro e mi sfilo i vestiti velocemente, mi lego i capelli in uno stretto chignon, tesa all'idea che il suo patrigno possa beccarmi e mi infilo nella doccia.

Inizialmente l'acqua fredda mi fa battere i denti ma quando diventa più calda mi rilasso, distendono i muscoli e passandomi il bagnoschiuma sul corpo. Accenno un sorriso, riconoscendo il profumo di James e non posso che gongolare nel pensare che lo avrò sulla mia pelle. Richiudo l'acqua ed esco dalla doccia, mi avvolgo con un asciugamano bianco e raccolgo i vestiti e le scarpe da terra. Apro la porta del bagno ed esco fuori solo con la testa. Mi guardo attentamente da entrambi i lati del corridoio e, assicurandomi che non ci sia nessuno, corro nella stanza di James.

<Mio Dio...> sospiro, sentendomi il cuore battermi nel petto. Lascio cadere le mie cose a terra e poi mi sciolgo i capelli. Mi fermo davanti allo specchio, rovistando nella cassettiera per trovare qualcosa da mettere. Devo mettermi qualcosa e poi mi farò accompagnare a casa mia. L'asciugamano scivola a terra, non ci dò molta importanza, essendomi messa le mutande prima di uscire dalla doccia.

<Lily...> salto spaventata, sentendomi chiamare. La felpa che aveva preso mi scivola da mano.
<Jamie! Mi hai spaventato, stavo cercando qualcosa da mettere> pigolo, piegandomi in avanti per recuperare la felpa. Dal riflesso dello specchio lo vedo avvicinarsi a me. Mi premo la maglietta contro il petto, rendendomi conto di essere nuda davanti a lui. Abbasso lo sguardo fissando le punte dei piedi.

<Coma sta tua sorella?> gli chiedo, mentre la sua mano si posa sulla fine della mia schiena, inizia a fare dei piccoli movimenti e io sento i brividi invadermi. Inarco la schiena.

<Sta bene. È andata a dormire, credo che non mi guarderà in faccia per i prossimi tre giorni> mi dice soprappensiero.
<Ho messo anche Emma a letto> continua, baciandomi il collo. Mi prende il mento e mi costringe a guardare in avanti, verso i nostri riflessi allo specchio.

<James...d-devo andare a casa> balbetto affaticata. La sua mano, da dietro la schiena passa in avanti, percorre tutto il mio stomaco e poi mi afferra un seno. Lascio cadere la felpa e il mio corpo diventa perfettamente visibile a entrambi. Mi spinge contro il suo corpo e mi fletto, sentendolo premere il suo pene contro il mio sedere. Fa un passo in avanti e mi ritrovo ad appoggiare le mani contro lo specchio per evitare di essere schiacciata contro di esso.

<James...> lo richiamo quando la sua mano ripercorre il mio corpo e i suoi baci mi mandano in fiamme la pelle. Giocherella con l'elastico dei miei slip.

<Mia sorella è ancora sveglia, fai piano> mi sussurra. La sua mano si infila nelle mie mutandine, gemendo mi spingo contro di lui.

My Fake Lover Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora