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<Mio Dio!> mi padre quasi cade a terra, portandosi una mano al petto. Alzo gli occhi al cielo, mentre lo supero e mi dirigo in cucina.
<Cosa ti sei fatta?> mi viene dietro mentre apro il frigo per prendere un succo.
<È una maschera, papà> gli spiego annoiata, cercando una cannuccia; apro il cassetto delle posate e le trovo lì.
<E a cosa serve?> certe volte mi stupisco della stupidità a cui il genere maschile può arrivare.
<Per purificare il viso...vuoi fartela anche tu?> gli propongo con un sorriso.
<No, grazie. Ma perché la stai facendo? Devi andare da qualche parte?> mi chiede mentre apre una confezione di biscotti.
<Stasera vado a una festa>

<Tua madre lo sa?> mi chiede attento. John Parker potrà anche essere un poliziotto ma quando si tratta di sua moglie non può non temerla.
<Certo! Guarda che non sono mica Jason>
<Stronza!> il diretto interessato entra in cucina e mima un calcio volante.
<Cretino!> gli rispondo.
<Ragazzi! Linguaggio!> ci riprende nostro padre.
<Devi andare a una festa con il tuo fidanzatino?> mi dice Jason divertito. Gli tiro un calcio nelle palle e corro via.
<Spostati!> urlo a Robin mentre entro velocemente nella mia stanza. Faccio appena in tempo a girare la maniglia che Jason tira un pugno contro la porta.
<Sei una stronza! Queste mi servono!> mi urla. Io rido, ben protetta dalla mia stanza.

<Jason! Non osare parlare più in quel modo a tua sorella> lo sgrida mio padre, rido ancora più forte
<Lily, aprimi> mi dice poi calmo, mi spavento e spero che non decida di non mandarmi alla festa. Apro la porta e mio padre entra. Mi vado a sedere sul letto mentre lui si guarda intorno, come se fosse la prima volta che ci entra.
<Hai fatto i compiti?> mi chiede vedendo i libri sulla scrivania.
<Sì, dovevo fare un tema libero per inglese>
<Oh, posso leggerlo?> mi chiede allungando il
collo verso la scrivania. Mi stringo nelle spalle.
<È un tema sui social e sugli effetti che hanno sui giovani; potresti addormentati> lo avverto, accenna un sorriso alle mie parole.
<Ultimamente stai uscendo spesso. Ti trovi bene con le tue amiche?> annuisco.
<Sono fantastiche> lui sembra riflettere qualche secondo alle mie parole.
<Stasera alla festa ci saranno anche loro? Oltre a questo fidanzatino> avvampo.

<Papà!> dico sconvolta. Vorrei che un buco nero mi inghiottisse.
<Beh...ormai sei grande, anche Robin ha una fidanzata...>
<Non ho un fidanzato! Jason stava solo scherzando prima> quasi urlo. Mio padre, che aveva assunto una strana colorazione rossastra, si lascia scappare a un lungo sospiro.
<Davvero? Meno male...non sono pronto a vedere la mia bambina nelle braccia di qualche sbarbatello che guida come un pazzo> sbianco, perché ha sorprendentemente descritto James. Sistemo i cuscini sul letto non sapendo cosa fare.
<Devo accompagnarti alla festa o ti vengono a prendere?>
<Viene Taylor, una mia amica> dico velocemente.

Questa sera verrà a prendermi James e poi andremo alla festa, come fanno tutte le coppie normali.
<Va bene. Mi raccomando> mi dice poi lanciandomi uno sguardo che dice più di mille parole. Annuisco, un po' scocciata e imbarazzata.
<Non sono più una bambina. Non preoccuparti> poi esce dalla mia camera chiudendosi la porta dietro. Mi lancio sul letto di schiena e afferro il telefono. James mi ha scritto un messaggio.

Dici che dobbiamo vestirci coordinati? Daisy e Adam lo fanno spesso

Sei serio? Assolutamente no

Okok, ma che metti stasera?

Se te lo dicessi dopo ti metteresti qualcosa abbinato

Tranquilla, nessuno ti ruberà la scena. Era solo curiosità

Un vestito rosso? Tu?

My Fake Lover Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora