6

1.5K 33 0
                                    

<Ehi, Oliver, alla fine ieri com'è andata?> gli domando finita la lezione.
<Mi hanno preso in squadra, ma come mai Victor non è venuto? Anche ieri era assente> mi dice mentre usciamo dalla classe.
<Non si sente bene...comunque complimenti! magari con te in squadra mi verrà voglia di guardare qualche partita> scherzo ma lui si imbarazza a quelle parole.
<Se ti sentisse tuo fratello si offenderebbe> mi dice, rido a quelle parole.
<Mio fratello è la persona più permalosa che conosco, si offenderebbe anche se
respirassi troppo rumorosamente>
<Allora me lo segno, non ho intenzione di attirare l'odio del capitano>
<Tranquillo! Tu non dirgli di essere mio amico e ti adorerà> continuo ironicamente, lui mi lancia uno sguardo poco convinto. Non deve essere una persona molto ironica.


<Va bene, comunque devo andare o perdo il bus> mi dice.
<Okay! A domani> lui mi saluta con la mano e poi si incammina a passo svelto verso il parcheggio degli autobus. Quando arrivo alla macchina di Marcus, trovo solo lui.
<Il tuo amichetto dov'è andato?> gli domando ironicamente, sedendomi al lato passeggero.
<Se ne andava con Chloe. Non te lo ha detto?> mi stringo nelle spalle.
<Non mi parla da ieri> dico, riferendomi in particolare a quando gli ho detto di essere una persona di merda. Marcus annuisce senza fare domande. I fratelli Morrison sono un po' come il giorno e la notte, se Victor ti riempie di domande, Marcus si limita ad annuire, Victor è socievole e Marcus è più riservato. Sotto molti aspetti io e lui siamo molto simili.

Abbiamo un rapporto particolare, siamo amici di infanzia ma anche lui, come mio fratello, da quando ha iniziato il liceo si è distaccato; quindi certe volte mi sento a disagio a stare da sola con lui. Si è creata una grande distanza tra noi due e sembriamo essere legati solo dai nostri fratelli ora.


<Mi fermo a prendere un frullato a Victor; papà mi ha detto che non si sentiva bene. Ti prendo una ciambella?> mi domanda mentre entra nel
parcheggio della yougurteria.
<Sì, grazie, al cioccolato se c'è, altrimenti vaniglia> gli dico mentre tira il freno a mano. Raccoglie qualche monetina dalla macchina e poi esce, lo vedo entrare e sparire. Mi appoggio allo schienale sospirando. Marcus non sa niente, Victor mi ha chiesto di far finta di nulla. Mi ha detto che quando suo padre lo ha visto ieri si è preoccupato a morte, gli ha detto che sono stati dei ragazzi che hanno provato a derubarlo. Sento qualcuno bussare contro il finestrino della macchina. Alzando lo sguardo incontro il viso familiare di Alex.

<Ciaoo, che ci fai qui?> gli chiedo abbassando il
finestrino.
<Ho comprato dei muffin, sono i più buoni che abbia mai mangiato> mi dice, mostrandomi la scatola chiusa.
<Hai provato le ciambelle? Sono una droga>
<No, ma lo farò. Sei con tuo fratello?> mi chiede incuriosito.
<Oggi il capitano non mi ha degnato della sua presenza, sono con il fratello di Vic. Stiamo andando da lui> Annuisce a quelle parole.
<L'ho sentito prima, si è svegliato alle undici e ha detto che voleva cucinare dei biscotti>
<L'ultima volta che ha provato a cucinare qualcosa la cucina stava prendendo fuoco...ti farò sapere se ha fatto esplodere casa> ride alla mia battuta, poi il suo sguardo viene catturato da qualcuno altro.
<Alexander> Marcus lo saluta freddamente prima di mettersi in macchina, mi lancia un'occhiata confusa.

<Morrison, tutto bene?>
<Alla grande> ribatte freddo. Alzo gli occhi al cielo davanti a quella scenetta, poi la mia attenzione viene catturata da qualcuno alle spalle di Alex. È un poliziotto con i capelli brizzolati, appena mi vede mi sorride e si avvicina verso di noi.
<Ehilà> Alex si gira a guardarlo e lo vedo sbiancare, deve averlo riconosciuto.
<Papà sei venuto ad arrestare i waffle?> gli chiede Marcus divertito. Suo padre prende un sorso della bibita che sta bevendo.
<Attento a come parli o ti arresto per oltraggio a pubblico ufficiale> gli dice serissimo, anche se so che sta scherzando.
<Zio John non lo lascerebbe accadere> rido a quelle parole. Mio padre stravede per Marcus, penso che lo consideri come un sesto figlio.
<C'è sempre bisogno del poliziotto cattivo e del poliziotto buono> gli risponde. L'attenzione di mio zio si concentra su Alex.
<Sei un amico di mio figlio? Io sono Cole, piacere> gli dice allungandogli la mano.
<Piacere, Alexander> ricambia imbarazzato. Rido interamente davanti a questa scena. Devo raccontarlo a Victor appena lo vedo.
<Papà non è un mio amico, ci conosciamo perché giochiamo a football. Alex gioca alla North High> specifica Marcus.
<Ah davvero? Ho notato che parlava con Lily prima> dice spostando lo sguardo su di me.
<Sì, ci siamo conosciuti da poco; mi stava raccontando di essere venuto a comprare i muffin> gli spiego brevemente.
<I muffin di Lizzie, la cuoca, sono i migliori!> gli dice.
<Sì, sono buonissimi non ne ho mai mangiati di così buoni> risponde Alex. Vedendo la sua espressione non posso fare a meno di pensare che mio zio potrebbe anche dirgli che la maionese è buona sulla fragole e gli darebbe comunque ragione. Infatti, poi ride di questo e gli dà qualche pacca sulla schiena, non credo abbia usato troppa forza ma vedo il suo viso mutare in un'espressione di dolore.


My Fake Lover Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora