<Ehi, Oliver, alla fine ieri com'è andata?> gli domando finita la lezione.
<Mi hanno preso in squadra, ma come mai Victor non è venuto? Anche ieri era assente> mi dice mentre usciamo dalla classe.
<Non si sente bene...comunque complimenti! magari con te in squadra mi verrà voglia di guardare qualche partita> scherzo ma lui si imbarazza a quelle parole.
<Se ti sentisse tuo fratello si offenderebbe> mi dice, rido a quelle parole.
<Mio fratello è la persona più permalosa che conosco, si offenderebbe anche se
respirassi troppo rumorosamente>
<Allora me lo segno, non ho intenzione di attirare l'odio del capitano>
<Tranquillo! Tu non dirgli di essere mio amico e ti adorerà> continuo ironicamente, lui mi lancia uno sguardo poco convinto. Non deve essere una persona molto ironica.<Va bene, comunque devo andare o perdo il bus> mi dice.
<Okay! A domani> lui mi saluta con la mano e poi si incammina a passo svelto verso il parcheggio degli autobus. Quando arrivo alla macchina di Marcus, trovo solo lui.
<Il tuo amichetto dov'è andato?> gli domando ironicamente, sedendomi al lato passeggero.
<Se ne andava con Chloe. Non te lo ha detto?> mi stringo nelle spalle.
<Non mi parla da ieri> dico, riferendomi in particolare a quando gli ho detto di essere una persona di merda. Marcus annuisce senza fare domande. I fratelli Morrison sono un po' come il giorno e la notte, se Victor ti riempie di domande, Marcus si limita ad annuire, Victor è socievole e Marcus è più riservato. Sotto molti aspetti io e lui siamo molto simili.Abbiamo un rapporto particolare, siamo amici di infanzia ma anche lui, come mio fratello, da quando ha iniziato il liceo si è distaccato; quindi certe volte mi sento a disagio a stare da sola con lui. Si è creata una grande distanza tra noi due e sembriamo essere legati solo dai nostri fratelli ora.
<Mi fermo a prendere un frullato a Victor; papà mi ha detto che non si sentiva bene. Ti prendo una ciambella?> mi domanda mentre entra nel
parcheggio della yougurteria.
<Sì, grazie, al cioccolato se c'è, altrimenti vaniglia> gli dico mentre tira il freno a mano. Raccoglie qualche monetina dalla macchina e poi esce, lo vedo entrare e sparire. Mi appoggio allo schienale sospirando. Marcus non sa niente, Victor mi ha chiesto di far finta di nulla. Mi ha detto che quando suo padre lo ha visto ieri si è preoccupato a morte, gli ha detto che sono stati dei ragazzi che hanno provato a derubarlo. Sento qualcuno bussare contro il finestrino della macchina. Alzando lo sguardo incontro il viso familiare di Alex.<Ciaoo, che ci fai qui?> gli chiedo abbassando il
finestrino.
<Ho comprato dei muffin, sono i più buoni che abbia mai mangiato> mi dice, mostrandomi la scatola chiusa.
<Hai provato le ciambelle? Sono una droga>
<No, ma lo farò. Sei con tuo fratello?> mi chiede incuriosito.
<Oggi il capitano non mi ha degnato della sua presenza, sono con il fratello di Vic. Stiamo andando da lui> Annuisce a quelle parole.
<L'ho sentito prima, si è svegliato alle undici e ha detto che voleva cucinare dei biscotti>
<L'ultima volta che ha provato a cucinare qualcosa la cucina stava prendendo fuoco...ti farò sapere se ha fatto esplodere casa> ride alla mia battuta, poi il suo sguardo viene catturato da qualcuno altro.
<Alexander> Marcus lo saluta freddamente prima di mettersi in macchina, mi lancia un'occhiata confusa.<Morrison, tutto bene?>
<Alla grande> ribatte freddo. Alzo gli occhi al cielo davanti a quella scenetta, poi la mia attenzione viene catturata da qualcuno alle spalle di Alex. È un poliziotto con i capelli brizzolati, appena mi vede mi sorride e si avvicina verso di noi.
<Ehilà> Alex si gira a guardarlo e lo vedo sbiancare, deve averlo riconosciuto.
<Papà sei venuto ad arrestare i waffle?> gli chiede Marcus divertito. Suo padre prende un sorso della bibita che sta bevendo.
<Attento a come parli o ti arresto per oltraggio a pubblico ufficiale> gli dice serissimo, anche se so che sta scherzando.
<Zio John non lo lascerebbe accadere> rido a quelle parole. Mio padre stravede per Marcus, penso che lo consideri come un sesto figlio.
<C'è sempre bisogno del poliziotto cattivo e del poliziotto buono> gli risponde. L'attenzione di mio zio si concentra su Alex.
<Sei un amico di mio figlio? Io sono Cole, piacere> gli dice allungandogli la mano.
<Piacere, Alexander> ricambia imbarazzato. Rido interamente davanti a questa scena. Devo raccontarlo a Victor appena lo vedo.
<Papà non è un mio amico, ci conosciamo perché giochiamo a football. Alex gioca alla North High> specifica Marcus.
<Ah davvero? Ho notato che parlava con Lily prima> dice spostando lo sguardo su di me.
<Sì, ci siamo conosciuti da poco; mi stava raccontando di essere venuto a comprare i muffin> gli spiego brevemente.
<I muffin di Lizzie, la cuoca, sono i migliori!> gli dice.
<Sì, sono buonissimi non ne ho mai mangiati di così buoni> risponde Alex. Vedendo la sua espressione non posso fare a meno di pensare che mio zio potrebbe anche dirgli che la maionese è buona sulla fragole e gli darebbe comunque ragione. Infatti, poi ride di questo e gli dà qualche pacca sulla schiena, non credo abbia usato troppa forza ma vedo il suo viso mutare in un'espressione di dolore.
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My Fake Lover
Roman d'amourLily Parker è una classica ragazza americana, timida e con pochi amici. La sua caratteristica peculiare è quella di avere quattro fratelli, tutti bellissimi e popolari. Infatti, suo fratello Robin è il capitano della squadra di football della sua sc...