Capitolo 28

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KYLA 

All'apparenza Aleksej Sokolov può sembrare un uomo imperturbabile, con una forte resistenza fisica, un carattere solido, capace di sopire le paure, le insicurezze. Una roccia inossidabile, una montagna insormontabile, un uomo difficile da abbattere e impossibile da distruggere.

E sicuramente Sokolov lo è, è un uomo arduo, temerario, una vera macchina da guerra pronta a schiacciare chiunque si trovi sul suo cammino.
Ma Alek? Alek è altro.
Tutti si soffermano su ciò che mostra all'esterno, e nessuno guarda l'altra faccia della medaglia.
Tutti, tranne me.

Ormai per me è un libro aperto che leggo e rileggo con estrema facilità, conosco il vero Alek, e so che è un uomo forte, ma al contempo estremamente fragile.
Un uomo fatto di paure, ansie, timori, desideri e una sensibilità che destabilizza.
Sebbene sia duro e debole allo stesso tempo, riesce comunque a bilanciare la sua essenza trovando un equilibrio dentro di sé, che gli lascia portare avanti con autorità e coraggio questa maledetta crociata. 
Malgrado sia un arcano del quale ne comprendo il mistero, c'è qualcosa in lui al quale ancora non riesco a dare una soluzione.

Non so il perché la mia mente ricade verso questo pensiero, forse sarà intuito femminile? Una sensazione?
Non saprei proprio come definirlo, ma il fatto sta, che c'è una piccola parte di Aleksej Sokolov che non riesco ancora a toccare con mano, qualcosa dentro di me mi suggerisce che qualche pensiero turbi con insistenza la sua anima.
Un'anima che spero posa ritrovare la serenità e realizzare i propri desideri al più presto.

Starmene tutto il giorno a fare niente mi lascia navigare troppo con la mente.
Forse mi pongo quesiti che neanche esistono, o forse il dolce far niente tiene la mente libera dalla frenesia della vita, che nota anche i più piccoli dettagli.
Ma non voglio premere il dito su un tasto che forse farà scattare il sistema d'allarme di Alek, voglio che mi dica quando si sentirà pronto, se effettivamente, qualcosa gli angoscia le giornate.
Certo, ovviamente al momento molte cose potrebbe portare inquietudine nella sua vita. Ma sono certa che c'è altro dietro a tutto il caos che ci circonda.

Mi sembra di essere ritornata indietro nel tempo, rinchiusa in una casa a rimurginare su miliardi di pensieri che mi occupano la mente, mentre Alek se ne sta fuori quasi tutto il giorno per procedere verso il piano che lo aiuterà a ritornare al potere. 
Ammetto che mi sento inutile e insignificante, ho come l'impressione di non avere alcun senso in tutto questo.
Cosa sto facendo esattamente per far sì che lo scopo che vogliamo raggiungere fluisca verso il mare giusto?

Nulla.
Assolutamente nulla.
Rivolgo ancora una volta lo sguardo alla piccola sveglia appoggiata sul comodino, è passato molto tempo, la sera è calata e Alek, Artyom e Matvey ancora devono fare ritorno. 
Dalla finestra di questa camera posso ammirare il vento che strappa via dagli alberi le foglie dorate, un gelido soffio S'intrufola nella stanza e mite mi accarezza la guancia, dove un brivido mi lascia tremare.
Chiudo la finestra che avevo spalancato stamattina per lasciar entrare i raggi caldi del sole, l'atmosfera è grigia, sembra quasi morta e la natura è un lamento contorto che spaventa.
Tiro le tende per allontanare la mia vista dalle nubi informi che minacciano una tempesta che mi suscita ansia.
Il cielo stasera mi da una cupa sensazione, e di certo la ragione è il temporale che a momenti verrà giù.

Mi siedo ai piedi del letto sperando che Alek ritorni al più presto, perché solo se sarò legata al suo corpo la pioggia non romperà con il suo scrosciare la sensibilità del mio animo.
Il vento s'intensifica, va a sbattere contro la lastra della finestra e la natura si agita producendo dei suoni che sembrano un bisbiglio che invoca il mio nome.
Il cuore mi sale in gola e incomincia a galoppare come un cavallo selvaggio, chiudo gli occhi e inspiro e espiro cercando di allontanare dai miei timpani i suoni inquietanti.
Mi concentro su altro, su tutto ciò che mi circonda tra queste mura, e funziona.
Il brutto tempo diviene un eco lontano, il silenzio giunge nelle orecchie, mi culla e mi rilassa la mente.
Tutto tace, la quiete oscilla nella casa e ritrovo un equilibrio mentale.
Vago nella pace, finché un rumore, quasi impercettibile attira la mia attenzione.

Kpokyc 2 (Croco)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora