Capitolo 58

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ALEKSEJ

I muscoli sono tesi, intorpiditi, non dormo bene ormai da un bel po'.
Troppe cose sono successe, troppe informazioni da scoprire, troppe cose da risolvere e troppo poco sembra il tempo a nostra disposizione.

Ho bisogno di diminuire lo stress, di lasciar fluire i pensieri e di allentare la tensione che mi crea il piano di Kyla.
E il modo migliore per farlo è combattere contro i miei uomini, anche se oggi si è voluto associare al combattimento anche Sean.
Quindi più che una distensione di nervi il tutto è risultato un insegnamento nel quale ci sto andando veramente cauto, non vorrei usare troppa forza e non vorrei procurare degli ematomi al padre dell'amore della mia vita.
Di sicuro Sean se la cava in una scazzottata, ma per essere eccellente in uno scontro corpo a corpo non c'è bisogno solo della forza fisica.

La prima cosa essenziale quando si scende in campo è imparare ad usare tutti i sensi a nostra disposizione, perché quando siamo di fronte a un aggressore è bene sapere che quest'ultimo farà di tutto per avere la meglio su di noi.
E se ad esempio ci colpisce in modo vile agli occhi dovremo imparare ad attivare tutti gli altri sensi, per non lasciarci annientare.
Questa è la prima lezione che voglio insegnare a Sean, perché è così che ho iniziato con Matvey e Maksim.

«Non capisco Alek a cosa ti serve coprirmi gli occhi?» Mi chiede mentre lo bendo.

«Attivare i sensi Sean» Maksim gli suona una campanella nei timpani lasciandolo scattare con il capo in direzione del suono.

«Se fai affidamento solo su questi allora sei morto in partenza» Dico afferrandogli il bicipite che ammetto, nonostante la sua età è abbastanza vigoroso.

«Non pensavo che un uomo come te andasse in palestra» Gli dice Isaak notando dalla T-shirt attillata che non è messo male fisicamente.

«Che significa un uomo come me? Credi che a cinquantacinque anni non si possa più curare il proprio corpo? Mi stai dando del vecchio?» Risentito muove il capo cercando di capire in che direzione si trova Isaak.

«No! Non mi permetterei mai, solo non immaginavo fossi tipo da palestra» Sorrido per la faccia buffa che assume Isaak.

«Sono un'anestesista, ho studiato medicina e ci tengo alla mia salute» Aggiunge sempre più offeso.

«D'accordo iniziamo? O litighiamo sul fatto che Sean si gonfia di steroidi perché vuole a tutti i costi un fisico da ragazzino?» Sfotte Matvey, dove Maksim e Akim ridono sonoramente e Isaak trattiene la risata.

«Stronzo tu prendi gli steroidi. E che cazzo ridete voi due?» Si punta nella direzione opposta a quella dove si trovano il ghepardo e Maksim, e gli premo le mani sulle spalle per lasciarlo voltare nella direzione giusta.

«Sono da questa parte»

«Sei pronto nonnino?» Infierisce Isaak parandosi davanti a lui.

«Fancullo Isaak» Risponde offeso.

«Il tuo radar principale è fuori uso, ma ricorda hai ancora udito e olfatto. Usali» Gli sussurro nell'orecchio e subito dopo con una piccola spinta lo lancio nel mezzo del branco, che lo circondano come belve affamate. 

«Alla mia prima lezione ho preso belle mazzate. Sei pronto Sean?» Chiede Maksim.

«Prontissimo» Piegando di poco le ginocchia assume una postura di combattimento utile per schivare i colpi e muoversi agilmente.
E i ragazzi non gli danno neanche il tempo che il cervello si abitui alla situazione e attivi al meglio gli altri sensi, che meschini partono alla carica.
Matvey lo colpisce con un cazzotto nello stomaco che lo lascia soffocare un rantolo di dolore, e senza avere l'opportunità di riprendersi Maksim lo spintona lasciandolo fuoriuscire dal cerchio nel quale l'avevo buttato.

Kpokyc 2 (Croco)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora