ALEKSEJ
Ritornare nella casa in cui sono cresciuto ha acceso in me delle emozioni, che pensavo di aver ormai sepolto quando la verità della morte di mio padre è venuta fuori.
Ma camminando tra le pietre vecchie e costose di questa casa mi sono reso conto che i demoni del mio passato ancora mi seguono come un'ombra, che non mi lascia mai.
La verità è che anche dopo aver abbandonato la Russia la mia vecchia vita ha continuato a perseguitarmi, e ora tutto è ritornato là dove è iniziato.Ma con un'unica e bellissima differenza, adesso non sono più solo.
Questa dimora non susciterà in me piacevoli sensazioni, ma di sicuro le persone che ci vivono riempiono di gioia e affetto queste mura, rendendo la mia permanenza molto più accettabile.
Dopo cena mi sono allontanato da tutti per prendere una boccata d'aria fresca, e dopo aver osservato per diversi minuti il cielo stellato m' incammino verso la mia camera, ma nel farlo m'imbatto in una stanza che è ormai chiusa da anni.
La voglia di visitarla mi assale, e prima di fare ritorno dal mio amato Крокус (Croco), prendo la chiave e inserendola nella serratura spalanco la porta.
Il buio mi travolge e un odore di polvere mi pizzica le narici, non ho mai permesso a nessuno di entrare in questa stanza e né tantomeno di darle una ripulita.Avanzo dei passi e anche se resto nell'ombra sviluppo una vista che va oltre l'oscurità, tutto è rimasto uguale a quella notte.
Le lenzuola di raso sono stropicciate e tirate fino al pavimento dall'uomo che colto da un malore non è riuscito ad andare oltre il suo naso.
Avanzo nelle tenebre raggiungendo la poltrona che posizionata in una parte della stanza da una perfetta angolazione del letto, come quella notte mi accomodo su di essa.
Fisso gli occhi verso il materasso lasciando che il ricordo di quella notte si scaraventi nella mia mente, appoggio le mani sugli avambracci e calo le palpebre ascoltando il silenzio.Tutto tace, finché le orecchie non percepiscono l'affanno di chi stava per far visita al guardiano dell'oltretomba quella notte.
La mente mi trascina indietro nel tempo, e quando apro gli occhi vedo chiaramente tutto quello che successe quando mio padre morì, lo fisso mentre il dolore s'irradia nel petto maligno.
Con fatica prova ad alzarsi dal letto, ma le cosce sono deboli e non riescono a sostenere il peso del corpo, cosicché stanco per la vita che lo sta abbandonando si trascina giù dal letto, aggrappandosi alle lenzuola.
Con un tonfo si schianta sul pavimento, e come il lurido serpente che è, striscia per chiedere aiuto, e in quel preciso momento si rende conto della mia presenza.«Aleksej» Odo la sua voce che m'implora di aiutarlo, ma flemmatico mi protendo in avanti appoggiando i gomiti sulle cosce e raccogliendo le mani in un pugno.
«Padre che succede? Stai male?» Chiedo con quella calma che lo lascia affannare maggiormente.
«A-Aiutami Aleksej» Con la mano prova ad afferrarmi, ad avvicinarsi, a fare qualsiasi cosa che possa farlo sentire meglio, e nello stesso momento mi alzo lasciando che la bocca sospiri per l'aiuto che crede gli darò.
«Devo aiutarti?» Lo raggiungo in due falcate, e i suoi occhi virano verso i miei nel quale non s'intravede nulla se non tutto l'odio che provo per lui.
«Dovrei farlo perché tu hai smesso di frustarmi quando te l'ho chiesto? O perché l'hai fatto quando te l'ha chiesto Matvey?» placato mi piego sulle ginocchia per guardarlo diritto negli occhi, che prendono coscienza che non lo aiuterò mai e poi mai.
La bocca si dischiude per dire qualcosa che però viene sovrastato dall'infarto che sta quasi per trascinarlo all'inferno.«Cosa? Non ti sento» Gli porgo l'orecchio fingendo che m'interessi ciò che sta per dirmi.
«Se potresti alzare solo un tanto così la voce, forse potrei darti ciò che chiedi» Gli mostro con le dita quanto poco debba alzare la voce.
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Kpokyc 2 (Croco)
RomanceUna vita in fuga, un'anima che cerca redenzione e un cuore che vive di speranza. La speranza che un giorno possa ricongiungersi nuovamente a lei. Riuscirà Aleksej Sokolov a liberarsi di quel retaggio che gli è stato attaccato addosso fin dalla nasc...