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Kenan Yildiz
Era appena salita nella mia auto con il mio aiuto e non mi sembrava per niente nelle migliori condizioni, perciò, preoccupato gli chiesi se fosse davvero tutto apposto ma lei per la seconda o terza volta mi rassicurò, ripetendo sempre le stesse cose che mi aveva detto già precedentemente.
Appena misi in moto la macchina lei si era addormentata poggiata con la testa sul finestrino della mia macchina, gli misi la mia giacca sopra per evitare che prendesse freddo e guidai fino a casa sua seguendo l'indirizzo che mi ero fatto inviare da Federico Chiesa.
Dopo circa quindici minuti arrivammo e salutai Sara la segreteria che ha quanto ho capito era molto amica con la ragazza che stava dormendo dentro la mia auto.
Non sapevo bene come svegliarla perciò decisi di non farlo e di prenderla in braccio tipologia principessa, suonai il campanello di casa sua e mi apri una ragazza alta più o meno quanto lei, capelli neri e occhi di un verde scuro, doveva sicuro essere la sua coinquilina di cui ci parlava tanto.
«Ciao, piacere sono Kenan, ho portato Chiara perché come vedi è collassata per il troppo sonno» dissi dandogli una spiegazione veloce e lei capendo mi fa entrare e mi mostra la stanza della ragazza.
Poggio delicatamente Chiara sul suo letto e mi siedo di fianco a lei cercando di svegliarla per fargli mettere qualcosa di più comodo per dormire.
«Mmh Ken lasciami dormire» mi mugola davanti ma con parole dolci e pacate la convinco a fargli mettere il pigiama e a farla  struccare al volo.
Era buffa, sembrava una bambina piccola che non reggeva il sonno dopo le nove e mezza di sera, non appena mi fui assicurato che era sistemata per bene mandai un messaggio a Fede e feci per andare via, quando un mano mi sfiorò il braccio e mi constrinse a girarmi nuovamente verso di lei.

Chiara Afilani
Ero frastornata dal sonno e non sapevo che cosa stessi facendo e non sapevo tantomeno come ero arrivata nel mio letto, sentii solo una presenza vicino di me che dopo non molto si stava allontanando perciò d'stinto gli toccati il braccio e in meno di due secondi si riposiziono di fianco a me seduto sul letto.
«Ken se vuoi restare con me mi fa piacere, non voglio che ti metti ad andare fino a casa tua a quest'ora, sono quasi le quattro di mattina, domani non hai allenamento perciò potresti restare, sempre se ti fa piacere» gli dico cercando di essere il quanto più sveglia possibile e mentre pronunciavo quello che avevo appena detto mi è sembrato di vedere una specie di luccichio negli occhi del giovane calciatore.
«Certo mi farebbe piacere, anzi forse è anche meglio» mi dice lui e sorrido.
Volevo andare ad avvisare Diletta del fatto che Kenan sarebbe rimasto a dormire da me, ma entrando nella sau stanza notai che stava già dormendo infatti non la svegliai.
Domani mattina a differenza mia e di Kenan lei si sarebbe dovuta alzare presto dato che sarebbe dovuta andare in Università perciò non mi pareva per niente il caso di disturbarla.
Tornai nella mia stanza dove mi stava aspettando Kenan con dei pantaloncini ed una maglietta che Fede aveva lasciato qua parecchio tempo fa e che mi ero palesemente scordata di riportargli indietro.
«Sono di Fede, in teoria dovrebbero starti» gli dico porgendogli e facendogli vedere dove sta il bagno per farlo cambiare, mi ringraziò per poi rinchiudersi in bagno, nel frattempo mi butto sul letto e guardo il soffitto pensando a cosa mi stesse succedendo, una cosa davvero  surreale.
Dopo non meno di due minuti vedo Kenan tornare in stanza a mettersi dall'altra parte del letto affiancandomi.
«Grazie» mi sussurra e mi giro verso di lui per potergli guardare quei suoi bellissimi occhi che man mano sono sempre più magnetici.
«Voglio solo la salute per i miei ragazzi» gli dico e lui sorride per poi inziare a chiude gli occhi e stessa cosa faccio io, sento poi mentre cerco di addormentarmi una mano che mi stringe forte e a quel contatto inizialmente sono rigida come un tronco poi man mano divento sempre più sciolta e tranquilla.

io per te, tu per me ; Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora