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Giovedì 04 Gennaio 2024

Chiara Afilani
Questo pomeriggio alle diciotto in punto la Juventus avrebbe giocato gli Ottavi di Finale della Coppa Italia e avrebbero giocato contro la Salernitana.
Nonostante la Salernitana sia una squadra poco temuta da tutti quanti i giocatori oggi erano particolarmente in ansia per questo ho deciso di finire di sviluppare le ultime cose che servono per la partita a casa mia mentre i ragazzi stanno facendo un po' di scarico alla Continassa.
Tuttavia mentre sono immersa nel lavoro mi arriva un messaggio da parte di Kenan che mi dice di aver finito e che sta venendo a casa mia, i suoi genitori sono a casa sua e per non disturbare ho pensato di restare a dormire a casa mia almeno finché i suoi non torneranno in Germania così da non dare fastidio.
Dopo aver risposto positivamente a Kenan spengo il cellulare e torno a concentrarmi sulle ultime cose che dovevo fare prima che il mio ragazzo mi avrebbe invaso casa, e ciò accadde esattamente dopo dieci minuti mentre io stavo finendo di salvare alcuni file su una chiavetta e stavo mandando altre cose al mister via mail come desiderava lui.
«Ciao amore mio» disse il turco venendo verso la sedia della cucina che stavo occupando mettendomi due braccia intorno al collo e dandomi una scia di baci che partirono dalla guancia fino a scendere sul collo.
Io in risposta tolsi gli occhiali che utilizzo quando devo stare per molto tempo al computer e mi alzai incrociando due braccia intorno al collo, diedi un bacio a stampo al ragazzo e lo sentì sorridere sulle mie labbra.
Dopodiché si staccò da me e dopo essermi accertata che avevo salvato e mandato tutto spensi il computer e chiusi alcuni fascicoli.
«Come mai oggi sei stata a lavorare qua a casa e non alla Continassa» mi domando lui mentre era steso sul divano.
«Eravate molto agitati oggi e ho preferito restare a finire delle cose per stasera qui a casa» dissi io e lui annuì.
«Hai già mangiato» mi domanda lui ma nego con la testa.
«In realtà ancora no, cosa vuoi mangiare» domando al calciatore andandomi a sedere di fianco a lui sul divano.
«Qualcosa di leggero vedi tu» mi disse lui ed io annuì allontanandomi dal soggiorno per andare in cucina.
Aprendo il frigo avevo deciso di cucinare due fettine di pollo a testa e poi avrei condito un po' di insalata, perciò mi legai i capelli in una coda bassa e presi dal cassetto la piastra per cucinare il pollo.
La feci riscaldare e dopo averci messo su un pochettino di olio per non far attaccare le fettine le misi a cucinare e in meno di dieci minuti erano già pronte, una volta messe nel piatto avevo messo sopra di esse un pizzico di sale ed un filo di olio per non farle risultare troppo stoppacciose e poi in una ciotola abbastanza grande misi l'insalata sia per me che per il turco, la condì anche questa con un po' di sale e un giro d'olio e la misi a tavola insieme ai piatti dove c'erano le due fettine di carne, richiamai Kenan e poi ci mettemmo a mangiare nel pieno della tranquillità.
«Ti do una mano» mi disse lui mettendo il suo piatto nella lavastoviglie dopo averlo sciacquato, feci la stessa cosa anche io e poi azionai la lavastoviglie.
«A che ora mi passi a prendere» chiesi.
«Noi a che ora dobbiamo stare all'Allianz» domanda lui e controllo i messaggi vecchi che mi aveva invitato il mister.
«Alle tre e mezza andiamo alla Continassa dove io devo recuperare alcune cose in ufficio quindi credo di andare un po' prima e poi alle quattro e un quarto partiamo per andare allo stadio dove arriveremo si e no per le cinque meno un quarto e in tutto quel tempo voi farete riscaldamento e poi alle cinque e mezza il mister vi annuncerà la formazione» gli dissi io elencando ciò che avremmo dovuto fare.
«Quindi ti passo a prendere per le tre e venti» mi domanda lui
«Sei proprio sicuro di volermi venire a prendere, dopo dovresti anche riportarmi a casa e in macchina hai anche i tuoi genitori» gli dico io ma lui scuote la testa in segno negativo mentre se la ride sotto i baffi.
«Che cosa ti ridi, dai fai il serio» gli dissi io dandogli una piccola pacca sul braccio che però non gli fece nulla.
«Non ti star a preoccupare i posti in macchina ci sono per tutti e poi non dai fastidio, quindi alle tre e venti fatti trovare pronta sotto al palazzo perché ti vengo a prendere» mi dice lui e sorrido, mi avvicino al turco e gli metto entrambe le mani sulle guance e poi gli lascio un bacio abbastanza casto sulle labbra che lui approfondisce ulteriormente, una volta che ci siamo staccati lui esce di casa tornando alla sua per stare ancora un po' con i suoi genitori mentre io mi preparo per questa sera.
Anche questa sera farà abbastanza freddo visto che siamo entrati nel pieno dell'inverno e le temperature qui a Torino si sono notevolmente abbassate senza che neanche me ne accorgessi.
Andai nel bagno dopo aver sistemato casa e mi iniziai a lavare e fare una doccia calda.
Avevo optato per dei jeans chiari e larghi e sopra la solita maglia dello Staff che dovevamo obbligatoriamente portare per farci riconoscere ma essendo che la maglietta è a maniche corte ne metto una nera sotto di essa per cercare di alleggerire il freddo e sopra metto anche il giacchetto che ci hanno dato a inizio stagione.
Mi sistemo i capelli asciugandoli e piastrandoli leggermente per elimare un po' di gonfiore e poi mi do una leggera truccata con correttore, blush, mascara e un balsamo labbra per evitare le labbra screpolata a causa del freddo che c'è fuori.
Per fortuna oggi anche se faceva abbastanza freddo non avrebbe piovuto ed era un sollievo per tutti poiché con ciò le probabilità di ammalarsi erano davvero minime.
Alle tre e venti scesi giù al palazzo con in spalla la mia solita borsa, una volta scesa la Jeep bianca di Kenan è già davanti il portoncino in modo che io potessi entrare subito dentro la macchina e sentire meno freddo, ci scambiammo un bacio e poi con le canzoni a tutto volume arrivammo alla Continassa dove parcheggiamo ed entriamo dentro la struttura.
Kenan andò nella sala relax dove c'erano già alcuni ragazzi mentre io andai nella mia saletta dove recuperai alcuni fogli e alcune modulazioni da dare al mister per la formazione, dopodiché andai anche io nella sala relax e mi misi seduta sulle gambe di Kenan mentre parlavo con i giocatori che erano già presenti.
Alle tre e mezza il mister entrò dentro la sala ricreativa e andai subito a dare i vari fogli che gli sarebbero serviti e li mi annuncio anche che quella sera sarebbe toccato a me dire la formazione che in parte era già pronta.
Alle quattro e un quarto in punto il pullman era già posteggiato nel grande parcheggio del Centro Sportivo e tutti man mano salimmo sopra di esso che partì dopo nemmeno cinque minuti.
«Amore» mi richiama Kenan mentre sto guardando fuori dal finestrino.
«Mmh» gli mugugno io girandomi e dando tutta la mia attenzione al turco.
«Come la vedi la partita di questa sera» mi domanda lui e ci rifletto per qualche secondo.
I ragazzi si sono preparati bene e non vedo perché non dovrebbero vincere perciò sono quasi certa che questa partita andrà bene.
«Vi siete allenati tanto per questa Coppa e credo che questa partita andrà bene, anzi ne sono certa che andrà bene» gli dico io e lui sorride, un tipico sorriso che ogni volta che lo guardo mi fa sciogliere.
Si sporge verso di me per darmi un bacio e mentre sento le sue labbra sopra le mie un flash mi acceca.
«La prossima volta che ci vuoi fare una foto magari levi il flash che dici Dus» dico dopo aver staccato le mie labbra da quelle di Kenan.
«Dus sei proprio un coglione ma dico io puoi mai fare una foto con il flash attivato» lo rimprovera Cambiaso che era seduto vicino a lui.
«Poi mandamela» gli dico io mentre Dusan sta ridendo per la figura che ha fatto.
Arriviamo per fortuna allo stadio dove ci sono già alcuni tifosi che acclamano i giocatori che non ci pensano due volte a fare qualche firma e qualche foto e dopo devono necessariamente andare dentro altrimenti si farebbe troppo tardi.
Proprio mentre i ragazzi sono in spogliatoio a cambiarsi sono costretta ad entrare dentro di esso perché devo chiamare due giocatori che devono esser intervistati prima della partita, perciò per non avere brutte sorprese busso alla porta e dopo alcuni accenni postivi entro dentro.
«Mi servono Mckennie e Miretti» dico individuando i due che mi seguono fino alla sala stampa dove stanno intervistando mister e giocatori.
«Quando avete fatto andate direttamente in campo e cercate me per farvi recuperare il riscaldamento che perderete per fare questa intervista» dico io e loro annuiscono entrando dentro la stanza.
Nel frattempo io torno in spogliatoio dove il mister mi chiede gentilmente di andare a sistemare cinesini e coni per il riscaldamento e così faccio.
«Amore, se adesso hai cinque minuti di pausa potresti andare a vedere se i miei sono arrivati» mi chiede Kenan prima di entratre in campo, io annuisco e gli lascio un bacio sulla guancia.
«Mister, mi assento per una diecina di minuti, il tempo che Miretti e Mckennie finiscono l'intervista e torno per farli riscaldare» informo il mister che annuisce sorridendo e tornando ai ragazzi.
Vado verso l'entrata degli spalti e mi dirigo verso la parte vip e riservate alle mogli dei calciatori.
Faccio vedere il mio pass come membro dello staff e cerco di individuare i genitori del mio ragazzo che vedo poco distanti da me, anche loro mi riconosco e con passo spedito e sorridenti vengono verso di me.
Scambiamo due parole e poi devo necessariamente tornare giù in campo perciò li saluto e mentre vado verso l'uscita del settore vengo fermate dalle voci di Lucia e India che sono sedute a qualche poltrona di distanza rispetto a me, vado verso di loro e le saluto con due baci sulla guancia.
«Scusa ma quelli non sono i genitori di Kenan» mi domanda India ed annusico.
«Vi spiegherò, adesso devo tornare giù» dico a loro che mi salutano e poi vado velocemente in campo per far riscaldare i due che sono tornati dalle interviste.
Alle cinque e mezza sono tutti di nuovo dentro lo spogliatoio seduti ai loro posti, mentre io sono fuori ad attendere che il mister mi dia la formazione, entro dentro poco dopo con in mano il foglio che poggio sopra una tavolata che c'è al centro dello spogliatoio.
«Formazione per questa sera abbiamo un 3-5-2:
In porta abbiamo Perin.
Zona difesa c'è a sinistra Gatti, al centro Rugani mentre a destra Danilo.
Passiamo al centrocampo dove abbiamo Cambiaso a sinistra seguito da Miretti a centrocampo abbiamo Locatelli e poi subito dopo Loca c'è Rabiot mentre come esterno destro c'è Iling.
Mentre in attacco abbiamo Milik e Chiesa» dico indicando i vari giocatori mentre sto esponendo loro la formazione, tutti annuiscono e poi scendono in campo.
Quelli che non sono stati schierati dal primo minuto si mettono seduti ai propri posti e Kenan mi stringe la mano mentre entrambi guardiamo attentamente la partita.
La partita non è iniziata nei migliori dei modi poiché al primo minuto la Salernitana segna il primo goal e un po' demoralizzati i ragazzi continuano a giocare fino al dodicesimo dove Miretti segna il goal del pareggio e fa risollevare l'umore di molti sia in campo che fuori.
Al trentaquattresimo Cambiaso segna il goal del vantaggio per noi.
Il primo tempo finisce poi senza ulteriori goal ma con la nostra difesa che non osa far passare nessun giocatore.
In questi quindici minuti sotto indicazione del mister faccio scaldare i giocatori da lui indicati tra cui Kenan che non smette di guardarmi e sorridermi.
Finita la pausa si riprende a giocare e dopo dieci minuti dalla ripresa Rugani segna il terzo goal facendo salire il nostro vantaggio.
E dopo altri dieci minuti il mister vuole iniziare a fare i cambi infatti al sessantaseiesimo il mister fa uscire Chiesa e al suo posto fa entrare Kenan che vuole dare tutto se stesso in questa partita.
Al settantacinquesimo la Salernitana subisce un brutto autogol che ci fa andare ancora di più in vantaggio e in quel preciso momento in campo entra anche Dusan al posto di Milik.
Ottantottesimo Kenan ha il pallone tra i piedi e con esso supera due giocatori della Salernitana per poi superarne subito un'altro, si trova adesso in traiettoria con la porta, si prepara al tiro e senza pensarci due volte tira con la sua potenza che ha fra i piedi spiazzando il portiere e facendo finire il pallone in porta.
Corre subito ad esultare sotto la curva dei tifosi con la solita esultanza alla Del Piero con la lingua di fuori e dopo aver abbracciato qualche compagno viene verso la panchine lasciandomi un bacio a stampo e facendomi ridere a causa dell'imbarazzo.
E l'ultimo goal lo segna Weah mentre in corso c'è il primo minuto di recupero.
La partita termina dopo cinque minuti ed i ragazzi vanno a festeggiare per un pochino sotto la loro curva e poi vanno direttamente sotto la doccia per poi uscire dopo quasi quaranta minuti, torniamo al pullman e mi complimento con tutti, arriviamo alla Continassa e riprendiamo la macchina mentre dietro i sedili posteriori salgono anche i genitori di Kenan che si complimentano con lui lasciandogli baci e abbracci, per concludere la giornata il turco mi lascia sotto casa e dopo essermi struccata e messa il pigiama cado direttamente nel mondo dei sogni.

io per te, tu per me ; Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora