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Kenan Yildiz
É passato un'anno da quando la mia vita è cambiata del tutto.
In così poco tempo sono successi così tanti fatti che mi hanno destabilizzato.
È stato un susseguirsi di episodi che non sono riuscito a reggere e per questo mi è venuta una sorta di depressione che grazie al calcio è orami una ricordo lontano anzi lontanissimo.
La vittoria della Coppa Italia mi ha fatto gioire così tanto che non ci potevo credere e non ci credo tutt'ora.
Avrei voluto scambiare la mia felicità con qualcuno che, ahimè, è ormai un ricordo lontano e forse troppo.
Chiara, lei si che poteva farmi passare tutti i problemi che stavo riscontrando in quel periodo.
Ma la su volontà di restare a Roma ha vinto contro la nostra relazione e infatti le cose non stavano andando bene, e ci siamo lasciati.
Io però nel profondo del mio cuore so che io resterò per sempre suo, perché ancora oggi se mi viene nominata nei miei occhi si riaccende una luce diversa che non si vedeva da un sacco di tempo.
La stagione è finita e siamo andati abbastanza bene ma speriamo di andare ancora meglio quando rinizierà.
Anche l'estate man mano sta andando avanti, infatti sono tornato a Torino da qualche giorno, avendo passato un mese in Turchia insieme ai miei genitori e a tutti i miei amici più cari.
A mia insaputa la squadra ha organizzato una serata in discoteca ma non ad una qualunque hanno deciso di prenotare il privè in una discoteca a Roma, perché hanno detto che è una delle più affollate tra le città più vicine e poi perché a Torino non c'è né sono note che soddisfano i loro voleri.
Andare a Roma significherebbe andare ancora più vicino al mio passato ed è una cosa che mi mette inquietudine, ma grazie a Dusan che mi ha convinto ho deciso di accettare, c'è una bassa probabilità che Chiara vada a ballare quella sera e per giunta nella stessa discoteca dove stiamo andando a noi, perciò come un cretino mi sono lasciato convincere.
«Kenan, torna tra di noi» mi dice Cambiaso sventolando una mano davanti i miei occhi.
«Eccomi» dico io.
«Ci stiamo organizzando per come andare a Roma, inoltre abbiamo anche prenotato un'albergo infatti ripartiremo dopo pranzo per far si che la sbornia sia passata del tutto» mi comunica ed io annuisco.
«Quindi come ci dividiamo» domando
«Abbiami pensato di organizzarci con tre macchine, tu non guiderai ci rammolliresti il cervello con le canzoni depresse che senti per la mancanza di una certa Chiara, perciò ti abbiamo messo in macchina con West, così sicuramente non ti deprimerai, e poi insieme a voi ci saranno anche Dusan, Fede e Fabio» mi dice ed annuisco.
Dopo aver sentito come arrivare a Roma cerco di mantenere alta l'attenzione verso quello che i miei compagni stanno dicendo anche se non è molto facile anzi direttamente tutto il contrario.
Dopo aver organizzato tutto ognuno si va a fare i fatti propri ed io decido di andare a vedere le storie di Instagram, la prima che mi capita è proprio di Chiara che ritrae lei in una foto con una bambina che non ha più di due anni, per un'attimo sbianco e il telefono mi cade dalla mani attirando l'attenzione di tutti gli altri.
«Ken, che cosa è successo» mi domanda Miretti mettendomi una mano sulla spalla.
«Ha una figlia» dico io tutto d'un fiato.
«Ma chi» domando ancora Miretti.
«Chiara» dico in un piccolo sussurro.
«Ma no è impossibile» mi dice Federico raccogliendo il mio telefono e guardando la storia.
«Dopo gli scriverai» afferma deciso Cambiaso ed io nego con la testa.
«Non fare così, tu devi capire se lei è andata così avanti quanto pensiamo noi perché se così fosse anche tu devi andare avanti quindi dopo gli scriverai per chiedergli questa benedetta cosa» mi continua a dire Andrea e allora annuisco.

Chiara Afilani
Stasera andrò a ballare.
Mi sono fatta convincere dalle mie amiche, perché ha detta loro era troppo tempo che non mi svagavo ed avevo bisogno di farlo.
Perciò hanno prenotato nella discoteca più rinomata di tutta Roma.
Per le dieci e mezza devo essere pronta dato che la serata inizia alle undici e per andarci ci vuole un'ora di macchina da casa mia.
Ci siamo ovviamente divise in due macchina e per fortuna io non guido quindi mi posso permettere di bere qualche drink un più.

KENAN YILDIZ
ha risposto alla tua storia

Hai una figlia?

Perché mi fai questa domanda?

Voglio solo sapere se tu
sei andata così tanto avanti e sono
io lo stupido che sta ancora sperando che tu
torni

No Ken, non ho una figlia, lei è mia
nipote, la figlia di mia sorella,
e non sono andata avanti, mi mancate tutti anche tu, non riuscirei mai ad andare avanti in così poco tempo

E allora perché non torni??

Perché non posso farlo,
lo vorrei ma non posso.
visualizzato

Dopo questa conversazione mi serve ancora di più andare a ballare per scordarmi di questa conversazione fin troppo delicata per i miei gusti.
Era ancora presto prima di prepararmi perciò decido di fare una dormita per ricaricarmi al meglio.
Infatti decido di impostare una sveglia per non rischiare di fare tardi.
Avverto mia mamma dicendogli di non prepararmi nulla da mangiare perché avrei mangiato qualcosa di veloce che mi sarei preparata io e poi posso finalmente farmi una dormita.

19.30 p.m.

La sveglia è suonata per la bellezza di cinque volte e cinque volte l'ho rimandata di un quarto d'ora perché avevo un sonno che andava oltre il voler andare a ballare.
La quinta volta aprì leggermente gli occhi per vedere l'orario e non appena notai che era davvero tardi mi alzai di scatto.
Mi lego i capelli in una coda bassa e scendo per andare in cucina dove mia madre sta già levando i piatti per la cena.
«Mamma aspetta faccio io, mangio qualcosa al volo e poi metto tutto in lavastoviglie» dico io e lei annuisce andando in salotto.
Apro il frigorifero e cerco qualcosa di veloce che posso cucinare e mangiare, e tra le tante cose decido di farmi due teneroni con un po' di pomodori.
Così mentre scaldo i due teneroni nella pentola taglio e condisco i pomodori e poi mi metto a mangiare.
Mangio in fretta e poi metto nella lavastoviglie quello che ho utilizzato e la aziono, do un bacio sulla guancia a mia mamma che è stesa sul divano a vedere un film mentre mio padre è in giardino a leggere uno dei suoi tanti amati libri e poi salgo di nuovo in camera.
Prendo tutte le cose che mi servono per andare a fare la doccia ed entro nel bagno lavandomi sia il corpo che i capelli.
Dato che voglio fare delle onde morbide sui capelli li asciugo subito e inizio a fare le onde con la piastra.
La mia unica fortuna questa sera per non fare ulteriormente tardi è aver scelto già cosa indossare e so anche che scarpe mettere.
Sono le nove e venticinque, non ci credo che ci ho impiegato così tanto ha fare sia la doccia i capelli.
Ma visto che non mi voglio vestire subito passo al trucco.
Faccio infatti una full-face e per farla ci impiego un bel po' di tempo.
Proprio perché sono in ritardo appena finisco di mettermi il rossetto mi chiama la mia migliore amica dicendomi che è sotto casa e che devo scendere immediatamente.
Mi affretto a vestirmi mettendo un vestito argentato cosparso di paiette, con uno scollo aperto sul seno e sulla schiena, lasciando anche intravedere il mio tatuaggio che ho fatto meno di cinque mesi fa.
Come scarpe decido di mettere dei tacchi non tanto alti con la particolarità di avere una farfalla sulla parte davanti e poi metto tutti i vari gioielli abbinati, prendo la borsetta che ho deciso di portare e scendo giù salutando anche i miei genitori che mi raccomandano di stare attenta.
«Era ora, ma quanto tempo ci hai messo» mi rimprovera Elena non appena salgo in macchina.
«Ho rimandato cinque volte la sveglia e ho fatto tutto di corsa, è già tanto se sono riuscita a fare trucco e capelli decenti» dico io facendo mettere a ridere tutte le presenti in auto.
E dopo aver detto ciò Margherita collega il suo telefono al bluetooth mettendo tutte le canzoni.

@chiaraafilani's story

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