L'appuntamento a quattro...

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"Andammo verso la sua macchina e chiacchierando chiacchierando lui mi sfiorò la mano come se me la volesse stringere ma non aveva il coraggio evidentemente anche la presenza di Ciro e Barbara non aiutava. Entrammo nella macchina, mi misi avanti accanto a lui. Era la prima volta che andavo in macchina con qualcuno che non era uno dei due miei migliori amici quindi mi sembrò strano, ma lui guidava molto bene ed era anche molto attento. Fermati ad un semaforo, lui aveva la mano sulle marce e quindi ne approfittai che nessuno dei miei due amici guardava avanti e misi la mia mano sopra la sua e lui capendo cosa volessi fare me le strinse

Sentire finalmente la sua mano mi fece capire che era tutto vero, che non stavo sognando; lui davvero era accanto a me e davvero mi aveva invitato ad un appuntamento e non c'era cosa più bella di quel giorno

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Sentire finalmente la sua mano mi fece capire che era tutto vero, che non stavo sognando; lui davvero era accanto a me e davvero mi aveva invitato ad un appuntamento e non c'era cosa più bella di quel giorno. Dopo un pò arrivammo nel luogo che aveva scelto Matias per l'appuntamento e vidi che era un bowling. Non so come aveva fatto ma aveva capito che a me piaceva molto e quindi anche se non era proprio l'appuntamento che mi ero aspettata era bello lo stesso perchè aveva pensato ad una cosa che mi piaceva. Entrammo dentro e prendemmo le scarpe, le indossammo e posammo le nostre nell'armadietto che ci avevano dato. Andammo così alla pista da bowling e dovevamo decidere le squadre

<<allora come vogliamo fare? le squadre intendo>> dissi io

<<beh ragazzi se permettete io vorrei stare con Lucrezia, e ovviamente se Lucrezia non hai altre preferenze>> disse Matias. Io lo guardai e stavo per rispondere quando ecco che rispose Ciro per me

<<no no non ha nessun'altra preferenza vero sorellona?>> disse e poi aggiunse:<< poi sei fortunato perchè Lucrezia è fortissima a bowling però una cosa te lo devo dire...>>

<<Ciroooo smettila>> dissi io

<<no dai Lucry fallo parlare>> disse Matias che per la prima volta mi chiamava con il mio diminutivo, ed io e Barbara ci guardammo e sorridemmo, nel frattempo io arrossii

<<che vuoi dire allora??>> dissi io rivolgendomi a Ciro

<<è un pò competitiva... un pò troppo>> disse Ciro

<<ma la smetti!!!>> dissi io

<<non c'è nulla di cui vergognarti anche io lo sono...>> disse Matias

<<aeeeej che bella coppia ahahahah>> disse Barbara ed io arrossii di nuovo. Dopo un momento imbarazzante cominciammo a giocare, le squadre erano belle e fatte io e Matias e Barbara e Ciro. Cominciarono prima i miei amici che fecero due strike uno dietro l'altro. Quindi quando toccò a me cominciai a far vedere la mia bravura, ma Matias invece non era così bravo come credevo e quindi cercai di spiegargli un pò le regole e come fare mettendomi vicino a lui e sfiorandogli le braccia per fargli capire come buttare la palla.

<<eh però se tu mi tocchi e mi soffi nell'orecchio è un pò difficile che io faccia bene>> disse lui un pò imbarazzato

<<ahahaha va bene scusa credevo di poterti aiutare invece stavo facendo peggio>> dissi io e ridemmo tutti e due. I miei due amici che non avevano sentito quello che mi aveva detto Matias non capirono cosa stava succedendo e quindi lo chiesero ma io dissi che non era nulla di importante. Prese la palla e lanciò e per la prima volta non andò nelle corsie laterali ma andò verso i birilli che caddero e così lui festeggiò ed io mi avvicinai a lui; ci fu un attimo in cui le nostre labbra erano così vicine, così ci fermammo nel festeggiare e ci staccammo dall'abbraccio e andai a prendere la palla perchè toccava a me. Passammo una bellissima serata, ci divertimmo e anche i miei amici legarono con lui. Capimmo che in fin dei conti era davvero un bravo ragazzo come lo aveva mostrato nei mesi che ci sentivamo e vedevamo dalla finestra. Il giorno dopo ci ritrovammo a casa di Ciro per un incontro straordinario dove parlammo proprio dell'appuntamento e di tutte le sensazioni che io avevo provato e tutte le considerazioni che i ragazzi avevano su di lui.

<<allora apro io la conversazione dicendo che si vede che è proprio un bravo ragazzo, oltre ad essere dolcissimo, ceh... dai il bowling, per non farci sentire a disagio nell'essere gli infiltrati... e poi quel momento quando avete festeggiato insieme ne parliamo awwww>> disse Barbara.

<<weee Barbara non la illudere troppo... deve stare con i piedi per terra>> disse Ciro che era quello più logico del gruppo ci teneva sempre con i piedi per terra quando io e Barbara fantasticavamo.

<<ma che ho detto? ho solo detto che per me è un bravo ragazzo e che è dolcissimo... ma li hai visti in quel momento?>> disse Barbara che prendeva questioni sempre quando era convinta di una cosa e tu non lo eri e non finiva fin quando tu non la pensavi come lei.

<<si l'ho visto anche io ma non la illudere... magari lui non ha provato quello che ha provato lei...>> disse Ciro

<<avete finito? posso parlare?>> dissi io cercando attenzione dai miei due migliori amici che battibeccavano. Si girarono verso di me e poi aspettavano che io parlassi

<<beh mi ha invitato un'altra volta, vuole un altro appuntamento raga... posso andare sola? voglio capire se lui vuole qualcosa di più... mi piace dannatamente tanto e so che voi mi volete proteggere ma io voglio andarci mi fido....>> dissi io guardando il telefono dove era appena arrivato un suo messaggio

<<ma...ma... se ce lo dici così che possiamo dire?>> disse Barbie (diminutivo di Barbara)

<<semplice no neanche per sogno>> disse Ciro

<<ma Ciro... credevo che avessi capito che era un bravo ragazzo?>> dissi io

<<si è un bravo ragazzo ma non mi fido ancora a lasciarvi da soli... sei la mia sorellona ma questo non vuol dire che i fratelli più piccoli non curano le proprie sorelle....>> disse Ciro

<<lo so e ti voglio bene ma credimi se ti dico che non ha nulla da nascondere...>> dissi io. Continuammo a parlare e io e Barbara cercammo di convincere Ciro che Matias era affidabile ma alla fine per la prima volta decisi solo io e risposi di si e dissi anche che quella volta sarei stata da sola.

*Bene dai mi fa piacere significa che ti fidi di me allora?* scrisse lui era così dolce quando mostrava le sue debolezze. Quando tornai a casa dopo un pò di litigi con Ciro per convincerlo, passai per il bar e lui era lì che puliva la teca dei cornetti, dalla mia finestra quando faceva questa cosa mi incantavo sempre, adoravo quel momento della giornata. Lui mi vide e mi sorrise, ricambiai il suo sorriso e volevo parlargli di quello che era successo a casa di Ciro ma venne il proprietario che gli chiese di fare una consegna e quindi non mi fermai andai avanti per la mia strada e girandomi indietro lo vidi entrare dentro con la pezza e lo spruzzo. Tornai a casa, mangiai, raccontai a mamma quello che avevo fatto a casa di Ciro e poi mi ritirai in camera mia, mi misi a sedere nel mio mitico divanetto sotto la finestra e cominciai ad aggiornare la mia storia, era da un pò che non lo facevo e dovevo scrivere molte cose, per esempio la sorpresa di Romeo e Giulietta e poi anche l'appuntamento al bowling, essendo impegnata in quelle giornate non ero riuscita a continuare a scrivere. Scrissi tutto nei minimi particolari, girando il mio sguardo ogni tanto al bar, dove c'era quel ragazzo a cui era dedicata quella storia che stavo scrivendo. Passarono poi giorni e arrivò finalmente il messaggio che tanto aspettavo, l'ora e il giorno del nostro secondo appuntamento. Questa volta mi chiese di vestirmi ne troppo elegante ne troppo sportiva una via di mezzo e fu difficile trovare qualcosa che mi potessi mettere quindi decisi per un vestitino. L'appuntamento era stranamente di mattina, di domenica mattina e mi disse di portarmi delle cose per il viaggio perchè ci sarebbe stata un pò di strada da fare. Questo mi incuriosì, ma nel contempo mi innervosii un pò, dove mi voleva portare? cosa voleva fare? e quindi i mille uno film mentali ecco che venivano a galla rovinando l'attesa di uno dei giorni più belli della mia vita..."

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