L'operazione...

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(Matias' pov's)

"Dopo il dolce sistemammo le cose e poi andammo a letto, la abbracciai da dietro e continuai ad accarezzarle la pancia, anche se era ancora piccolina, l'idea che dentro c'era un esserino che era mio figlio o mia figlia mi rendeva così felice. Passarono i giorni e vidi Lucrezia sempre più strana, invece di ingrassare per via della gravidanza, dimagriva sempre di più ma poi era sempre più bianca e si prendeva vitamine ogni minuto, specialmente quando vomitava, questa cosa mi preoccupava molto ma comunque cercavo di non farla stancare molto. Decidemmo poi di invitare le nostre famiglie e Ciro e Barbara con i propri fidanzati per dire che ci sposavamo e che Lucrezia era incinta e quindi organizzammo una cena. Ad aiutarci vennero Ciro con Ilenia (la sua fidanzata) e poi Barbara con Fabio( il suo fidanzato), le ragazze diedero una mano a Lucrezia a prepararsi e a preparare la cena, mentre Ciro e Fabio diedero una mano a me per sistemare la camera da pranzo. Sarebbe venuto anche mio fratello Agustin e questo mi rese molto felice perchè non lo vedevo spesso lavorando lui fuori, era più grande di me ma ci tenevo alla sua opinione e quindi già sapeva di Lucrezia, ma non sapeva del matrimonio e del bambino o bambina in arrivo. Quando tutto fu pronto aspettammo i nostri ospiti che furono puntuali, quando vidi mio fratello fui felicissimo, lo abbracciai forte e lo presentai a Lucrezia. Mangiammo un pò e poi mi alzai, cominciai a dire che ci saremmo sposati e poi che Lucrezia era incinta furono tutti felicissimi e ci abbracciarono e chiesero come lo avevamo scoperto queste cose qua, all'improvviso però Lucrezia si alzò di scatto e andò in bagno credo a vomitare, volevo andare io a darle una mano ma si alzarono all'unisono Barbara e Ciro che mi dissero di non preoccuparmi che sarebbero andati loro. 

<<tranquillo Matias è normale, le donne incinte vanno ogni tanto a vomitare sapessi Clelia quando era incinta di Lucrezia era una continuazione specialmente i primi mesi>> disse Alberto che cercò di tranquillizzarmi per la faccia che avevo 

<<si lo so ma non so se vedete, invece di ingrassare dimagrisce questa cosa non mi convince ma poi sta sempre a prendere integratori>> dissi io 

<<mmm in realtà me ne sono accorta anche io che è sempre più magra, ma sta mangiando?>> disse Clelia che ovviamente si preoccupava per la figlia

<<si ovvio... però purtroppo vomita subito dopo quindi è come se non assimilasse quasi nulla>> dissi io. Passò un pò di tempo e finalmente ritornarono a tavola i tre amici, Lucrezia si mise a sedere mentre Ciro e Barbara andarono a prendere il resto della roba

<<amore tutto bene?>> sussurrai alla  mia promessa

<<si si tranquillo amore sono solo un pò stanca>> disse lei quasi per abbreviare il discorso, presi in consegna le sue parole ma sapevo che c'era qualcosa che non andava, ormai la conoscevo e per rimanere ferma sulla sedia sicuramente c'era qualcosa che non andava. Quasi a fine cena quando uscì il dolce, Lucrezia cercò di alzarsi a stento dalla sedia e disse una cosa che mai mi sarei aspettato, disse che era malata, che aveva un tumore al cervello e per non uccidere il bambino con la chemioterapia doveva farsi un'operazione dopo tre giorni. Rimanemmo ovviamente tutti sconvolti, però mentre gli altri organizzavano su come fare per andare in quella città dove doveva fare l'operazione io rimasi senza parole, la guardai tutto il tempo e mi sentii piccolo, come avevo fatto a non capire che non stesse bene? ero così concentrato dal matrimonio e dal piccolo scricciolino che aveva nella pancia che non avevo notato che lei non stava bene. Le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso e per non farmi vedere corsi via dalla camera da pranzo andando in camera da letto, lì mi misi ai piedi del letto e piansi con le mani sul mio viso. Arrivò qualcuno non vedevo, ma quando aprì bocca capii subito chi fosse

<<amore... non piangere ti prego mi fai sentire peggio... supererò anche questo e vivremo felici e contenti come abbiamo promesso di fare ti va?>> disse Lucrezia che mi accarezzò il collo e i capelli 

<<a...more.. scusami... non mi sono accorto...di niente.. ma che marito... sono... mi sono ..concentrato sul bambino o bambina... e non ti ho... proprio pensata... capisco se non mi vuoi con te...>> dissi io singhiozzando e alzando la testa, lei non disse nulla mi prese e mi poggiò sul suo petto

<<tranquillo amore mio... l'ho fatto a posta a non dirtelo, volevo che ti godessi la bella notizia e non ti concentrassi su quella brutta, ma purtroppo mancano pochi giorni non potevo non dirti nulla anche perchè non sapevo cosa inventarmi visto che ora mi dovranno rasare tutti i capelli>> disse lei

<<cosa?>> dissi io alzandomi dal suo petto

<<eh si amore come mi operano con i capelli?... tranquillo ricresceranno, quello che mi importa è che io guarisca e soprattutto che il piccolino o la piccolina qui dentro non muoia per colpa mia>> disse lei che si toccò per la prima volta la pancia da quando io sapevo che era incinta. Mi calmai un pò parlando con lei che davvero aveva una forza incredibile io non so come facesse ma divenne anche la mia di forza che mi fece alzare da quel letto e ritornare in camera da pranzo. Organizzammo per partire il giorno prima dell'operazione eravamo tanti e quindi cercammo di dividerci in gruppetti in modo tale che non fossimo troppi in ospedale. Decidemmo che saremmo partiti io, la famiglia di Lucrezia, Ciro e Barbara e che poi dopo l'operazione se c'era bisogno di qualcuno per la notte sarebbero venuti anche gli altri che però sarebbero venuti lo stesso in quella città per stare più vicini a noi. Arrivò il giorno prima dell'operazione e partimmo tutti quanti avevamo prenotato delle camere nell'hotel che aveva preso la casa editrice di Lucrezia durante l'instore perchè era più vicino all'ospedale. C'era il pre operatorio da fare, la prima cosa fu la più dura dover tagliare i meravigliosi capelli di Lucrezia. Lei mi volle per forza con se ma fu davvero duro per tutti e due piangemmo come due cretini con le persone che non riuscivano a capire il motivo. La portai a mangiare qualcosa per farla distrarre ma non voleva perchè non voleva mostrarsi così, soprattutto se ci fossero stati in giro dei suoi fan, le comprai allora un foulard da mettersi in testa e così si convinse ad andare a mangiare qualcosa che però dopo poche ore vomitò. Arrivò il giorno dell'operazione eravamo tutti agitati, ma facevamo i forti per lei, anche lei si vedeva che era agitata come era anche normale. Con un pò di ritardo la presero per portarla in sala operatoria, la baciai e la salutai facendo il gesto della forza, lei mi sorrise e poi si allontanò da me. L'attesa fu estenuante, non sapevamo niente, ne ci dicevano niente, io legalmente non ero nessuno per lei quindi i dottori parlavano con i genitori, che poi riportavano a me, Ciro e Barbara che erano tesi come delle corde di violino come me. Ecco che poi arrivò il dottore che ci disse che l'operazione era andata bene e che le successive ore sarebbero state fondamentali, perchè in quel momento era in un piccolo coma, se si fosse svegliata questo era positivo perchè significava che non erano stati danneggiate alcune cose vitali. Dovemmo quindi aspettare ancora, rimasi in camera con lei tutta la notte ma lei non si svegliò. Il giorno dopo, mi svegliò il bip del suo cuore che stava per smettere di battere, chiamai subito un dottore che arrivò con il defibrillatore, mi cacciarono dalla camera e rimasi a vedere la mia fidanzata morire senza poter fare niente, riuscirono però prima che morisse definitivamente prendere il feto e trasferirlo in un'incubatrice dove rimase fino al nono mese..."

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