Hai riportato l'amore in me...

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(Lucrezia's pov's)

" L'emozione quando vidi quel libro che tanto avevo sognato tra le mie mani, non si poteva spiegare. Con la casa editrice avevo lavorato nei minimi particolari, prediligendo le mie idee e portandole fino alla fine e così era stato. Quando poi uscì in libreria, tutte le persone che mi conoscevano lo comprarono e mi taggavano nelle storie ed ero molto felice. Ecco che poi annunciarono le date degli instore, dove presentavo il mio libro e successivamente chi voleva faceva una foto con me e poi autografavo il libro. La prima data fu proprio nella mia città, neanche a dirlo i miei familiari e i miei amici vennero tutti, ovviamente fecero finta di non conoscermi e aspettarono tutta la fila per farsi autografare il libro. Venne anche Francesco, ma io non me ne accorsi, avendo sempre la testa china sul libro firmavo e poi facevo le foto, quando chiesi a chi fosse dedicato lui mi rispose *Matias* quindi sentendo la voce ma anche il nome che si era dato capii subito che era lui, gli risposi che aveva un bellissimo nome e poi facemmo la foto insieme. Dopo finito tutto lo strillai per quell'imboscata ma poi ci mettemmo a ridere insieme ed era la cosa più bella. Gli altri instore non andarono bene come quello della mia città, le persone erano poche e questa cosa mi dispiacque, non pensavo che questo libro interessasse a così poche persone. Ma nel pubblico di uno degli instore c'era un produttore cinematografico che era molto interessato al progetto e mi diede il suo biglietto da visita per poter chiacchierare di poter trasformare il libro in un film che avrebbe dato più visibilità anche al libro. Ogni data degli instore però le persone aumentavano, si passavano la voce e questo mi riempì un pò l'autostima, non volevo che quello che avevo scritto e che quindi quello che mi era successo rimanesse all'interno di un libro, volevo che le persone capissero che la vita per quanto dura da affrontare se c'era qualcuno al tuo fianco era più bella e soprattutto di approfittare di ogni occasione che ti veniva concessa. Il tour fu abbastanza lungo per fortuna perchè piano piano ci contattavano le librerie per poter fare presentazioni in base alla richiesta del libro e così rimasi due mesi in giro per la nazione e fu bello da una parte ma dura dall'altra perchè non vedevo Francesco. Certo lo sentivo tutti i giorni, anche se era distrutto cinque minuti me li dedicava, il mio sospetto era più che fondato : aveva paura che ci fosse un Giovanni come nel sogno ma io proprio per evitare che succedesse una cosa del genere non avevo chiesto ne un autista ne un bodyguard, le persone tanto non mi riconoscevano ed io ero abbastanza tranquilla. Rassicuravo tutti i giorni Francesco che non avevo nessuno che mi proteggesse e lui ogni giorno era più tranquillo. Anche io però avevo le mie preoccupazioni, lui comunque era un bellissimo ragazzo, era a contatto con tanta gente specialmente quando lavorava e questo si che mi ingelosiva. Avevo anche paura che Dario l'amico che non mi sopportava approfittando che io non ci fossi poteva condurlo sempre più vicino a Veronica, quindi anche io misi le mie spie. Ciro e Benedetta senza farsi vedere quando avevano tempo facendo i turni lo tenevano d'occhio e poi mi riportavano tutti i suoi movimenti. Passarono poi dei mesi e ritornai alla mia normalità, pur essendo una scrittrice che ogni tanto veniva riconosciuta. Arrivò poi l'anniversario con Francesco, volevo organizzare una cosa speciale. Poichè era estate inoltrata e poichè amavamo entrambi il mare decisi di organizzare un pic nic ma non era un semplice pic nic perchè portai con me dei quadretti, dei pennelli e dei colori in modo tale che dovessimo fare dei dipinti ispirati dal mare. Lui fu meravigliato da questa mia sorpresa, e gradì molto. Entrambi non eravamo dei grandi disegnatori però decidemmo di fare un paesaggio che era la cosa più semplice da fare. Con la pittura poi ci pasticciammo tutti, ci dipingemmo il viso, le mani persino i vestiti allora decidemmo di svestirci, tanto sotto avevamo i costumi e ci buttammo a mare. Fu bellissimo e romanticissimo, finalmente facemmo un bagno insieme cosa che non avevamo fatto perchè l'estate prima ero sulla sedia a rotelle e poi perchè ancora era all'inizio del nostro rapporto e non si porta chiunque al mare ma una persona speciale e lui dopo un anno si che lo era stato. La giornata però non finì così perchè lui dopo questo mi portò a casa, e mi disse di vestirmi elegante e che mi veniva a prendere dopo un'ora. Allora andai nel mio armadio e con l'aiuto di mia madre decisi il vestito che dovevo indossare. Passò quell'ora interminabile, lui bussò, quando scesi lo vidi, aveva una camicia bianca e un pantalone classico blu, con la camicia lo avevo visto raramente e potevo dire che gli donava molto. Pur non essendo molto alto con la camicia sembrava più slanciato ma poi era davvero bellissimo. Andammo verso la macchina e partimmo. Quando arrivammo mi mise davanti agli occhi una benda sussurrandomi all'orecchio *adesso fidati di me*. Aspettai quindi che mi venisse a prendere perchè non vedevo nulla e così fece, aprì la portiera, mi diede la mano e scesi dalla macchina. Camminammo un pò poi credo entrammo dentro un'ascensore, e quando arrivammo nel nostro piano mi tolse la benda e vidi che eravamo su un terrazzo, in cima ad un grattacielo e a terra c'erano delle candele che illuminavano quel terrazzo. Al centro c'era un tavolo apparecchiato, vicino c'era un dondolo con dei cuscini e delle coperte. Era tutto bellissimo

<<wow amore è bellissimo>> dissi io 

<<volevo farlo stamattina quando c'era la luce che si vedeva meglio la città... ma poi tu mi hai portato al mare e non potevo interrompere quella bellissima sorpresa...>> disse lui 

<<ma... ma cucciolo me lo dicevi... lo potevamo fare anche un'altra volta...>> dissi io sentendomi in colpa

<<ma tranquilla lo avevo prenotato per tutta la giornata quindi ora possiamo goderci la cena vedendo quanto è bella la nostra città...>> disse lui prendendomi per un fianco e stringendomi. Così mi fece sedere scostandomi la sedia e cominciarono ad arrivare camerieri. Qualcuno ci versava il vino, qualcuno portava il cibo e altri suonavano. Io mi preoccupai perchè per fare questa cosa aveva speso tanto e lui non aveva questa liquidità e quindi senza freni inibitori glielo dissi:<<amore ma ... come fai a pagarli ora?>> 

<<cucciola tranquilla tu goditi la serata ok?>> disse lui con aria tranquilla. 

<<non posso essere tranquilla se tu per farmi questa bellissima sorpresa ti devi dissanguare>> dissi io 

<<va bene te lo dico... con il fatto che mi state continuando a pagare voi l'università ed io vi continuo a ringraziare per questo... i soldi che guadagno dal lavoro una parte li uso per pagare le bollette e una parte per un anno l'ho conservata, per ogni emergenza e poichè volevo festeggiare il nostro primo anno in modo perfetto ho usato questi soldi conservati per renderti principessa per un giorno...>> disse lui e cominciò ad arrossire

<<ma... awww amore mio... mi dispiace che tu abbia speso questi soldi per me>> dissi io sentendomi in colpa, sapevo i sacrifici che lui faceva e quindi sapere che lo aveva fatto prendendo i soldi che gli servivano per le emergenze certo che mi sentivo in colpa.

<<ma amore adesso pensa alla serata ok? io l'ho fatto perchè volevo farlo perchè tu hai riportato l'amore dentro di me e quindi in questo giorno quando le nostre labbra si sono incontrate è stato la cosa più bella della mia vita...ti amo Lucrezia...>> disse lui 

<<amore bello ti amo anche io... e ti ringrazio per questo e per tutto quello che hai fatto in questo anno insieme>> dissi io accorgendomi che per la prima volta dopo un anno c'eravamo detti ti amo, lo baciai e proseguimmo la serata. Dopo mangiato ci mettemmo sul dondolo con le coperte perchè cominciava a far un pò più freschetto lì su, restammo a chiacchierare un pò di qualsiasi cosa e poi ad un certo punto a mezzanotte suonarono le campane e insieme a quelle cominciarono i fuochi d'artificio.

<<questi sono tutti per te amore mio>> disse lui. Rimasi incantata e quando tornammo a casa lo ringraziai per la bellissima serata che mi aveva fatto passare e lui mi ringraziò per la mattinata che gli avevo fatto passare. Dopo quello che aveva fatto capii che lui era la cosa più bella che il destino mi aveva fatto conoscere..."

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