La storia...

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(Lucrezia's pov's)
"Quando finalmente riuscii a camminare fu il periodo più bello della mia vita, oltre al fatto che finalmente avevo la mia indipendenza ma poi soprattutto ero molto ispirata e completai la storia che avevo iniziato prima dell'incidente su Francesco. Era diversa dalle altre, c'erano diversi plot twist e poi era completamente la narrazione della nostra storia a parte la fine che speravo avvenisse. Quando quindi feci il giro per un pò di case editrici presentai tutte le mie storie ma ovviamente quella la mettevo in primo piano perchè era quella che aveva dei bei messaggi e volevo davvero che venisse presa da qualcuno e così come nel sogno una casa editrice prese in considerazione la storia su Francesco. La storia si chiamava *Dalla mia finestra* avevo deciso di darle il nome che avevo sognato ed ero fiera di me e di come era uscita. Mi misi d'accordo con la casa editrice che valutavo l'offerta, io volevo già accettare ma volevo prendermi quel tempo per parlarne con Francesco e soprattutto per chiedergli se potessi pubblicarla, non era detto che quello che c'era scritto era d'accordo che venisse pubblicato. Poichè però nel frattempo erano passati un pò di mesi e Francesco si apprestava agli esami decisi che dopo il suo primo esame glielo avrei detto. Essendo ormai parte di me, decisi di sostenerlo perchè sapevo che significava l'ansi pre esame e poi sapevo l'esame che stava per affrontare perchè anche io neanche a farlo apposta lo avevo affrontato per primo quindi andai per la prima volta a casa sua. Era davvero piccola come la descriveva, era giusto due camere: cucina-soggiorno dove dormiva e poi c'era il bagno. Essendo online ci sedemmo vicino al tavolo l'uno di fronte all'altro e ci divideva il computer, lui ovviamente era davanti allo schermo mentre io dietro che lo guardavo con grande ammirazione perchè ero tanto fiera di lui. Quando finì l'esame ed ebbe un bellissimo voto mi abbracciò e mi ringraziò non solo per il sostegno, mi disse che mi ringraziava anche per come lo avevo guardato in quel momento con grande ammirazione, disse che non era mai stato guardato in quella maniera. Io gli dissi che sempre lo avrei fatto e poi mi scappò amore mio invece che Francesco, mi corressi quasi subito ma lui aveva sentito e mi disse che gli piaceva se lo avessi chiamato così e quindi da quel momento lo chiamai in quel modo perchè sì da un mese più o meno a questa parte era divenuto il mio amore. Dopo aver mangiato qualcosina, respirai profondamente e cominciai a dirgli il fatto della storia

<<amore mio... dobbiamo parlare...>> dissi io alzandomi dalla sedia e andando nella mia borsa per prendere la storia che avevo stampato per lui

<<oddio cucciola così mi spaventi... mi vuoi lasciare?>> disse lui che però si fermò quando vide che io presi una risma di fogli dalla borsa

<<ma no... amore sei scemo?... vedi questi fogli... beh è una storia che ho scritto io... un pò prima dell'incidente... e un pò dopo...vorrei che tu la leggessi... pensa che questa cosa è importantissima per me... solo Barbara e Ciro sanno le mie storie... ma dall'incidente ho capito che ogni cosa che arriva se non ne approfitti viene persa e quindi ho cercato qualche casa editrice che volesse qualche mia storia mettendo in luce questa che è la più importante... perchè parla di noi due...e c'è una casa editrice che sarebbe interessata a pubblicarla ma io ho chiesto del tempo per parlarne con te perchè voglio sapere se sei d'accordo che questa storia venga pubblicata...>> dissi io

<<oh mio Dio cucciolaaa che bella notizia che mi stai dicendo...dammi la leggerò e ti farò sapere ma sicuramente ti dirò di sì... perchè ho sognato quanto tu sia brava quindi non mi basta sapere altro>> disse lui che prese i fogli che gli porgevo e cominciò a leggere in quel momento. Fu dura vedere le sue espressioni, perchè mi facevano capire cosa stesse provando. Arrivò al decimo capitolo quindi decisi di tornare a casa perchè si stava facendo tardi e non volevo arrivare troppo tardi

<<amore aspetta ti accompagno... comunque se posso dirlo fino a questo momento mi sta piacendo molto questa storia è davvero descritta nei minimi particolari>> disse lui mentre mi accompagnava a casa e mi disse che gli piacevano i personaggi, il nome Matias che gli avevo dato nel sogno e anche prima che lo conoscessi e tutto anche il senso di protezione che i miei due migliori amici avevano per me. Fu bello sentire che non era proprio arrabbiato per quello che gli avevo nascosto e anzi era così orgoglioso di me. Tornai a casa con uno spirito diverso e aspettai tanto l'incontro con i miei due migliori amici per parlare di quella storia anche con loro. Era la prima volta che gli nascondevo una storia e avevo paura della loro reazione ma ero anche emozionata di sapere cosa pensassero dei capitoli che gli avevo dedicato. Scrissi quindi sul gruppo che dovevamo fare un incontro speciale, quando infatti uno dei tre doveva fare un annuncio convocava una riunione speciale e gli altri due dovevano disdire ogni cosa che avevano organizzato. Per esempio quando Barbara riuscì finalmente a fidanzarsi con Fabio convocò una riunione speciale per dircelo stessa cosa fece Ciro quando si fidanzò con Ilenia. Questo era un evento importante degno di una di quelle riunioni speciali. Organizzammo a casa mia in modo tale che non dovessi stampare altre due volte la storia ma semplicemente gliel'avrei mandata.

<<allora Lucrezia non ci girare intorno cosa ci vuoi dire?>> disse Ciro che anche nella realtà era il più diretto non solo nel sogno

<<è vero Lu siamo curiosi ora...>> disse Barbara 

<<allora vi ho nascosto una cosa... e questo non me lo perdonerò mai... però ora se Francesco mi darà il placet sarà di ordine pubblico e voglio che voi siete i primi a saperlo...>> dissi io

<<cosa hai detto prima a Francesco?>> disse Ciro che iniziò ad essere geloso

<<lui lo sa dal giorno dell'esame quindi non tanto prima di voi... comunque da quando ho visto Fran dalla finestra per la prima volta ho cominciato di nuovo a scrivere, finalmente dopo un periodo di blocco, quel ragazzino del bar mi aveva dato nuova ispirazione e quindi cominciai a scrivere una nuova storia... che però ho tenuto per me... non l'ho detto mai a nessuno... era troppo privata in quel momento visto che non sapevo nemmeno il suo vero nome, poi beh sono stata in coma, ho sognato quello che ho sognato... e quando mi sono svegliata non avevo l'uso delle gambe ma ho vissuto più in quel periodo che in tutta la mia vita, chi mi aveva salvata era proprio quel ragazzo che avevo visto dalla finestra e soprattutto aveva sognato anche lui di me, e si era innamorato di me... e quindi ho deciso di continuare quella storia che avevo sospeso e l'ho finita pochi giorni fa e ho cominciato a girare per le case editrici... si Ciro lo so non ci puoi credere ma ho fatto come mi consigliavi tu... e ho trovato una casa editrice che vuole pubblicare proprio questa storia... io volevo subito accettare ma dovevo prima chiedere a Francesco se andava bene se potevo farlo e quindi eccoci qui... vorrei che voi leggesse questa nuova storia sperando che vi piaccia e soprattutto che non vi siate offesi perchè voi siete la mia seconda famiglia e non posso fare nulla senza di voi ricordatevelo ragazzi>> dissi io tutto d'un fiato prima che mi potessero interrompere. Loro non mi dissero niente, si presero la storia dal mio computer e tornarono a casa e ogni capitolo che leggevano come sempre me lo commentavano su whats app ovviamente privatamente in modo che non si spoilerassero parti delle storie. In pochi giorni ebbi le tre risposte che mi interessavano e tutte tre erano positive. Volevano che io pubblicassi quella storia. Allora contattai la casa editrice e risposi alla sua richiesta di pubblicazione. Nei giorni successivi andai spesso lì alla casa editrice perchè volevano farmi vedere cosa si dovesse correggere e cosa andava bene, fui però molto ferma su una cosa la storia non doveva cambiare, come l'avevo scritta così doveva rimanere e per fortuna furono coerenti con quello che mi avevano promesso. Francesco era più impaziente di me ogni giorno chiedeva quando ci vedevamo come stesse procedendo ed ero felice che l'avesse accolta bene. Presenziai anche ad altri due suoi esami nel corso dei mesi che passavano e fu come sempre bravissimo. Decisi poi che dovevamo andare a festeggiare e lo facemmo con i miei due migliori amici e i loro fidanzati. Dopo qualche altro mese finalmente lui mi presentò invece ai suoi amici. C'era uno che molto spesso vedevo dalla finestra che lo andava a trovare, era più alto e in carne rispetto a lui e non mi aveva mai convinto, lui non mi piaceva e nemmeno lui mi poteva vedere ma per amore di Francesco cercavo di andarci d'accordo per quanto mi fosse possibile. Insomma tutto andava per il verso giusto e arrivò anche il giorno che ricevetti la prima copia del libro..."

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